Academic literature on the topic 'Accordi di scelta del foro'

Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles

Select a source type:

Consult the lists of relevant articles, books, theses, conference reports, and other scholarly sources on the topic 'Accordi di scelta del foro.'

Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.

You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.

Journal articles on the topic "Accordi di scelta del foro"

1

Góraj, B., M. Kopytek, and J. Alwasiak. "L'ultrasonografia nella diagnostica dei tumori cerebrali." Rivista di Neuroradiologia 2, no. 2 (June 1989): 135–40. http://dx.doi.org/10.1177/197140098900200205.

Full text
Abstract:
Gli autori presentano le loro esperienze sull'utilizzazione dell'ecografia intracranica (US) in una casistica di 52 pazienti affetti da tumore cerebrale. L'esame veniva effettuato attraverso una finestra ossea da craniotomia o da foro craniotomico allargato. Sono stati presi in considerazione due gruppi di malati. Nel primo l'ecografia è stata impiegata, nell'ambito del controllo post-operatorio dopo l'escissione del tumore cerebrate, alto scopo di un primo apprezzamento della sede operatoria o, più tardi, at fine di riconoscere l'eventuale recidiva del tumore. Il secondo gruppo era costituito da malati con tumori cerebrali non operabili, accertati con TC, nei quali è stato prelevato materiale per l'esame citologico con biopsia US-guidata. Sulla base dei risultati veniva scelta l'ulteriore terapia. L'ecografia ha costituito nel corso degli esami ii metodo fondamentale di apprezzamento delle condizioni intracraniche, con particolare riguardo all'individuazione del tessuto patotogico. Nei 17 malati del secondo gruppo l'US ha concesso un preciso e sicuro prelievo del materiale per l'esame citologico e una conseguente scelta dell'ulteriore trattamento medico.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Saturno, Jacopo. "INTERFERENZA INTERLINGUISTICA NELL’ACQUISIZIONE DELL’ACCORDO DI GENERE IN ITALIANO L2." Italiano LinguaDue 13, no. 2 (January 26, 2022): 13–34. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/17127.

Full text
Abstract:
Questo lavoro è dedicato agli errori di accordo di genere nell’italiano L2 parlato da studenti la cui L1 è il polacco. L’articolo si concentra sui sostantivi il cui genere differisce tra la L1 e la L2 (es. It. casa[F] vs. Pol. dom[M] ‘casa’). L’ipotesi della ricerca è che in tali condizioni, l’accordo può verificarsi nella forma di genere richiesta non dalla lingua di destinazione, ma dalla L1. La configurazione linguistica scelta è particolarmente appropriata per rispondere alla domanda di ricerca perché le due lingue presentano sistemi di genere parzialmente sovrapposti (It. M/F, Pol. M/F/N) e modelli di accordo simili (aggettivi, pronomi, alcune forme verbali). Diciassette studenti universitari polacchi appendenti l’italiano L2 hanno tradotto oralmente nella lingua di arrivo una serie di frasi in lingua polacca contenenti modelli di accordo di genere. Metà dei sostantivi target differivano per genere tra la L1 e la L2, mentre l’altra metà presentava un genere identico. Le frasi target sono state progettate per indagare ulteriormente il potenziale effetto del POS (aggettivo vs. articolo definito vs. verbo) e del genere del nome nella L2. I dati confermano l’ipotesi iniziale ed evidenziano un ruolo significativo per tutte le variabili considerate, anche se di diversa entità. Interlingual interference in the acquisition of gender agreement in Italian L2 This work is devoted to gender agreement errors in L2 Italian as spoken by L1 Polish learners. The paper focusses on nouns whose gender differs between the L1 and the L2 (e.g. It. casa[f] vs. Pol. dom[m] ‘house’). The research hypothesis is that in such conditions, agreeing elements may occur in the gender form required not by the target language, but by the L1. The chosen language configuration is particularly appropriate for investigating the research question because the two languages exhibit partially overlapping gender systems (It. m/f, Pol. m/f/n) and similar agreement patterns (adjectives, pronouns, some verb forms). Seventeen L1 Polish university students of L2 Italian orally translated into the target language a set of Polish sentences containing gender agreement patterns. Half of the target nouns differed in gender between the L1 and the L2, while the other half exhibited identical gender. Target sentences were designed to further investigate the potential effect of POS (adjective vs. definite article vs. verb) and noun gender in the L2. The data confirm the initial hypothesis and highlight a significant role for all the variables considered, although of varying magnitude.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Dissertations / Theses on the topic "Accordi di scelta del foro"

1

BENINI, CATERINA. "La legge applicabile agli accordi di scelta del foro nel Regolamento Bruxelles I bis." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2022. http://hdl.handle.net/10280/117008.

Full text
Abstract:
La presente tesi indaga il regime sostanziale degli accordi di scelta del foro nello spazio giudiziario europeo. Data l’importanza di tali accordi per la pianificazione del contenzioso internazionale, è essenziale che il regime applicabile agli stessi sia certo e prevedibile. In questo senso va la regola di conflitto di cui all’art. 25 regolamento Bruxelles I bis, la quale stabilisce che la validità sostanziale di un accordo di scelta del foro va valutata ai sensi del diritto del giudice designato, norme di conflitto incluse. Tale regola favorisce l’armonia internazionale delle soluzioni, in quanto la validità sostanziale dell’accordo viene ad essere regolata allo stesso modo da parte di qualunque giudice chiamato a pronunciarvisi, così ponendo rimedio all’assenza di regole di conflitto uniformi applicabili agli accordi di scelta del foro e di regole europee di diritto contrattuale. La tesi si propone di ricostruire l’ambito applicativo della regola in questione. Se interpretata alla luce degli obiettivi per cui è stata adottata, essa deve intendersi come riferita a tutte le condizioni da cui dipende la validità sostanziale di un accordo di scelta del foro: capacità delle parti di concludere l’accordo; attitudine del rappresentante a vincolare il rappresentato nei confronti di terzi; esistenza ed integrità del consenso delle parti; formazione dell’accordo; permanenza degli effetti dell’accordo e loro imputabilità soggettiva a seguito di trasferimento dell’accordo stesso o di successione nelle posizioni giuridiche da esso previste.
This thesis investigates the substantive regime of choice of court agreements in the European judicial space. Given the importance of such agreements for the management of international disputes, it is of crucial importance that their legal regime is certain and predictable. The conflict rule provided for under Article 25 Brussels I bis Regulation goes in this direction. This rule provides that the substantive validity of a choice of court agreement is to be assessed in accordance with the law of the designated court, including the conflict of law rules of this legal order. This rule promotes international harmony of solutions, since the substantive validity of the agreement is regulated in the same way by any court called to rule on it, thus remedying the absence of uniform conflict rules applicable to choice of court agreements and of European rules of contract law. This thesis seeks to reconstruct the scope of application of the rule in question. When interpreted in the light of the objectives for which it has been adopted, the rule on the substantive validity is to be understood as referring to all conditions from which the substantive validity of a choice of court agreement depends: capacity of the parties to conclude the agreement; ability of the representative to bind the represented party vis-à-vis third parties; existence and integrity of the parties' consent; formation of the agreement; permanence of the effects of the agreement and their subjective effectiveness following the transfer of the agreement or succession in the legal positions provided for thereunder.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

PAILLI, GIACOMO. "Accordi sulla giurisdizione tra Europa, Inghilterra e Stati Uniti." Doctoral thesis, 2013. http://hdl.handle.net/2158/806886.

Full text
Abstract:
La tesi analizza in chiave comparata il fenomeno delle clausole di scelta del foro (o accordi sulla giurisdizione) dal punto di vista della civil law (prendendo in considerazione soprattutto l'esperienza europea) e dal peculiare punto di vista della common law.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

ROMAGNOLI, Valentina. "La gestione dei resi dei clienti come strumento per lo sviluppo del commercio elettronico delle aziende: il caso Santoni S.p.A." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251107.

Full text
Abstract:
Il settore del commercio elettronico è un settore in sempre più ampio e rapido sviluppo. Le motivazioni possono essere molteplici ma sono sicuramente legate al cambiamento dello stile di vita delle persone e alla possibilità di accedere all’acquisto di beni che altrimenti sarebbe stato pressoché impossibile acquistare. La disciplina riguardante questo settore è anch’essa stata elaborata mano a mano che questo settore si è evoluto, per rispondere di volta in volta alle diverse necessità che si sono presentate. La disciplina è tutt’oggi ancora in evoluzione, soprattutto a causa del fatto che in questo settore ci sono molteplici forme contrattuali che vengono utilizzate per creare accordi commerciali dei più vari tipi, e ognuno dei quali prospetta problematiche diverse. In questo lavoro si parte dalla nascita e dallo sviluppo del commercio elettronico per analizzare l’evoluzione della disciplina associata. Dopodiché si analizza il tipo di contratto posto in essere tra la Santoni S.p.A. (noto marchio di calzature di alta gamma) e la Filoblu s.rl. (società veneta che si occupa della creazione e gestione di piattaforme e-commerce) per valutarne i punti cruciali. Dopo aver analizzato in dettaglio gli aspetti sopra citati, viene illustrata la disciplina delle denunce per difetto di conformità del bene e come queste vengono gestite dalla Santoni S.p.A., per passare poi all’analisi delle denunce per difetto di conformità degli ultimi 3 anni. Questo perché, come si noterà, questo è un campo in cui le problematiche sono controverse e gran parte della gestione viene lasciata alle ditte produttrici che si trovano di volta in volta di fronte alla scelta su come gestire il caso per rendere il cliente soddisfatto del servizio. La disciplina segue i suoi sviluppi e cerca di prevenire (per quanto possibile) situazioni sgradevoli sia per il fornitore del bene che per l’acquirente. L’entusiasmo mostrato dagli acquirenti per la comodità e la facilità dell’acquisto on-line, viene molto spesso smorzato dall’impossibilità di vedere e toccare con mano il bene oggetto della transazione, creando un senso di inquietudine legata alla qualità del bene che si sta acquistando. Per questo motivo, nel momento in cui un acquirente denuncia un difetto di conformità sul bene acquistato on-line o semplicemente la sua insoddisfazione su determinati aspetti del bene (colore, calzata, forma, ecc.), si attiva un meccanismo volto a valutare la presenza o meno di un eventuale difetto sul bene e di risolverlo nel modo più soddisfacente per l’acquirente. Dopotutto per un’azienda, gestire un negozio on-line equivale ad avere una vetrina di sé stessa attiva 24 ore su 24 e visibile a chiunque abbia un accesso al mondo di internet, e per questo motivo gestire i clienti che utilizzano questo tipo di servizio significa migliorare o peggiorare, in maniera esponenziale rispetto a quanto può avvenire in un negozio fisico, l’immagine percepita da ogni singolo acquirente. C’è però da dire che, in molti casi registrati, nonostante una perizia tecnica effettuata da operai specializzati sul prodotto venduto, la poca conoscenza dei processi di produzione dei singoli clienti, mette i venditori in situazioni difficili da gestire, in quanto il cliente non riesce a capire che quello che lui percepisce come un difetto in realtà non lo è, e che quindi non è imputabile all’azienda quello che lui crede che lo sia. Generalmente in questi casi, sempre per cercare di limitare degli inevitabili danni d’immagine, si offrono al cliente soluzioni alternative come resi gratuiti, omaggi di piccoli prodotti complementari o buoni sconto su acquisti successivi, ma sarebbe sicuramente necessaria una normativa completa e definitiva, che indichi in maniera risoluta come gestire casistiche particolari che si presentano frequentemente nella fase post-vendita. Viste le innumerevoli problematiche che si riscontrano frequentemente in questo ambito, la normativa a tutt’oggi presente non risulta essere sufficientemente soddisfacente per lo scopo a cui è stata creata. Come detto precedentemente, tutto il meccanismo che viene messo in atto all’interno di ogni azienda dopo una denuncia di difetto di conformità, si innesca per risolvere il problema ed evitare un inevitabile danno d’immagine, quindi si può concludere che, nonostante la presenza di una normativa (anche se ancora in via di sviluppo), l’arma migliore che un consumatore on-line può mettere in atto e che spaventa di più i venditori è sicuramente il danno d’immagine. Una cattiva recensione su un blog, un social network, o semplicemente un racconto di una brutta esperienza derivante da un acquisto on-line, può vanificare tutti gli sforzi fatti dal venditore per raggiungere una buona percezione del proprio marchio, e innestare un meccanismo a catena che non giova all’immagine aziendale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Books on the topic "Accordi di scelta del foro"

1

De Pamphilis, Matteo. Rinegoziazione e default rule. Bononia University Press, 2020. http://dx.doi.org/10.30682/alph03.

Full text
Abstract:
"Nella lunga vita di molti contratti, possono verificarsi eventi imprevisti che incrinano l’equilibrio, soprattutto economico, delle reciproche prestazioni. Il discorso intorno al diritto-dovere di rinegoziare gli accordi esposti a sopravvenienze è ormai un tema classico del diritto civile, che rispunta ciclicamente in occasione di eventi di rilevanza mondiale capaci di compromettere la tenuta di innumerevoli contratti in corso. La pandemia di COVID-19 è solo l’ultimo esempio in ordine di tempo. Questa ricerca si propone di individuare il miglior approccio giuseconomico per affrontare il dilemma della rinegoziazione, in prospettiva strutturale, cercando di coniugare le soluzioni proposte dagli interpreti del diritto civile con i contributi di analisi economica del diritto, nella prospettiva della riforma del codice civile italiano e della progressiva armonizzazione del diritto privato europeo e internazionale. In questo percorso, l’individuazione di una regola di default stabile e duratura per un contesto mutevole e multiforme è forse la contraddizione in termini che più vale la pena affrontare. Matteo de Pamphilis, dopo la laurea in Giurisprudenza e il conseguimento del dottorato di ricerca in Diritto civile nell’Università di Bologna, collabora con la stessa Alma Mater come professore a contratto e tutor didattico in materie privatistiche. Negli ultimi anni è stato docente degli insegnamenti in lingua inglese Planning and public intervention in the lifestyle and health sector e Public and private action for the development of services nel corso di laurea magistrale in Wellness culture: sport, health and tourism. È socio aggregato dell’Associazione Civilisti Italiani e svolge la professione di avvocato nel Foro di Bologna, prevalentemente nel settore civile, commerciale e concorsuale."
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
We offer discounts on all premium plans for authors whose works are included in thematic literature selections. Contact us to get a unique promo code!

To the bibliography