Dissertations / Theses on the topic 'Accelerometrics'
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1
Gentile, Alessandro. "Algoritmi per l'analisi modale di strutture da rilievi accelerometrici." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.
Find full textAbstract:
Il monitoraggio strutturale svolge un ruolo fondamentale nell’ingegneria civile. L’obiettivo dell’elaborato proposto è l’implementazione di algoritmi di analisi modale in strutture, per la predizione del danno, sulla base di rilievi accelerometrici acquisiti sul campo.
2
Enttsel, Andriy. "Rilevatori di anomalie basati su Autoencoder per segnali accelerometrici." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/22275/.
Full textAbstract:
Nei contesti di monitoraggio secondo condizione e di monitoraggio strutturale, i segnali vibrazionali e soprattutto quelli accelerometrici, sono il tipico output dei sistemi adottati in questi processi. Grazie allo sviluppo dei paradigmi come IoT e Big Data, è possibile avere a disposizione una quantità di segnali tale da permettere l’uso dei metodi data-driven nello studio dei loro comportamenti anomali. L’algoritmo che ormai si è affermato e che costituisce la base di questo approccio è chiamato Analisi delle Componenti Principali (PCA); esso definisce un metodo robusto nella rilevazione di anomalie, ma che comunque presenta delle limitazioni dovute alla sua natura lineare. Questo lavoro tesi, si fonda su un'altra possibile soluzione, data dalle reti neurali. In particolare, si studia la rete di Autoencoder, il cui principio di funzionamento può essere visto come una estensione non lineare della PCA e che quindi può rappresentare un metodo di rilevazione di anomalie potenzialmente più prestazionale.
Il flusso di lavoro inizia con l’analisi dei segnali propri di una particolare applicazione di monitoraggio strutturale, a partire dalle cui caratteristiche vengono generate anomalie compatibili con l’applicazione. Dopo l’allenamento dei modelli di Autoencoder, le loro prestazioni in termini di rilevazione di anomalie vengono confrontate con quelle della PCA.
Inoltre, si esaminano dei metodi alternativi di costruzione dei rilevatori, il cui funzionamento si basa sulla rilevazione di anomalie a partire dagli spazi latenti della PCA e degli Autoencoder: come il predittore dello score e il classificatore binario supervisionato. Questi ultimi approcci possono essere particolarmente interessanti, grazie alla riduzione della quantità di dati che sia necessario trasmettere, nel caso in cui la parte che effettua la compressione debba essere implementata direttamente sul nodo sensore del sistema di monitoraggio e il rilevatore venga realizzato sul cloud.
3
Schifini, Gabriele. "Analisi spettrale di segnali acquisiti con accelerometri MEMS." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13603/.
Full textAbstract:
L'approccio più comune nel monitoraggio dell'integrità delle strutture (SHM) consiste nell'esecuzione di misure accelerometriche della risposta delle strutture monitorate a stimoli naturali o artificiali. Tali misure possono essere usate, in particolare, per effettuare un'analisi modale, ovvero estrarre i modi di oscillazione principali e confrontarli con quelli relativi allo stato iniziale di integrità dell'edificio. I sensori maggiormente utilizzati in ambito di SHM sono gli accelerometri piezoelettrici e i MEMS capacitivi. Questi ultimi hanno un costo notevolmente inferiore rispetto ai primi, ma presentano anche un'elevata rumorosità intrinseca, la quale richiede tecniche di analisi spettrale più sofisticate. In questo lavoro di tesi ho considerato due casi reali e ho confrontato i risultati forniti da un modello autoregressivo (AR) tradizionale che utilizza il metodo di Burg con quelli offerti dal modello AR+noise, nel quale viene considerato un errore di osservazione additivo. Il primo set di dati è stato raccolto simultaneamente da un accelerometro MEMS capacitivo e da un accelerometro piezoelettrico percuotendo una trave reticolare in alluminio con un martello ed effettuando 10 ripetizioni dello stimolo. Il secondo set di dati, invece, è stato acquisito ponendo un accelerometro MEMS capacitivo all'interno della torre presente nella facoltà di ingegneria di Bologna e misurando così le oscillazioni causate dal vento. All'interno della tesi sono discussi i vantaggi ed i limiti nell'applicazione dei suddetti modelli ai due casi di studio.
4
Capuano, Rocco. "Determinazione di parametri di combustione da analisi accelerometrica del blocco motore." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5242/.
Full text
5
Delise, Riccardo. "Caratterizzazione sismica di tre siti della rete accelerometrica nazionale (ran) mediante elaborazione di terremoti e rumore ambientale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8249/.
Full textAbstract:
Il lavoro di questa tesi ha previsto l'acquisizione e l'elaborazione di dati geofisici al fine di determinare la risposta sismica di tre siti della Rete Accelerometrica Nazionale (RAN), collocandosi all'interno del progetto sismologico S2-2014 Constraining Observations into Seismic Hazard gestito dal Dipartimento di Protezione Civile Nazionale e dall’Istituto Nazionale di Geofisica e di Vulcanologia. Tale necessità nasce dal fatto che il più delle volte le informazioni per la corretta caratterizzazione geofisica dei siti ospitanti le stazioni accelerometriche risultano essere insufficienti, rendendo così i dati acquisiti non idonei per l'utilizzo in sede di calcolo delle leggi di attenuazione dalle quali successivamente vengono derivate le mappe di pericolosità sismica a livello nazionale e locale. L'obbiettivo di questo lavoro di tesi è stato quello di determinare l'eventuale presenza di effetti di sito o effetti di interazione suolo-struttura, per tre stazioni ubicate in Friuli-Venezia Giulia (codici stazioni MAI, TLM1 e BRC), capaci di amplificare il moto del terreno nella parte di suolo compresa fra il bedrock sismico (inteso come strato che non amplifica) e il piano campagna. Le principali tecniche utilizzate sono le seguenti: HVSR ossia rapporto spettrale della componente orizzontale su quella verticale da misure di rumore ambientale acquisite e EHV ovvero rapporto spettrale della componente orizzontale su verticale da registrazione di terremoti scaricate dal database accelerometrico italiano ITACA. I risultati delle due tecniche sono stati poi confrontati al fine di verificare un'eventuale congruenza, portando alle seguenti conclusioni.
La caratterizzazione della stazione TLM1 ha portato alla importante conclusione che il sito non è idoneo per l’acquisizione di dati accelerometrici da utilizzare per il calcolo di leggi predittive o di attenuazione. La stazione accelerometrica è ospitata all’interno di un box in lamiera su una collina nel comune di Verzegnis (UD). Il problema principale che riguarda questo sito è la vicinanza della diga Ambiesta e del relativo invaso.
La stazione di BRC è collocata all’interno di una cabina di trasformazione dell’ENEL sul lato destro del torrente Cellina, al suo ingresso nel lago di Barcis (PN). Le condizioni topografiche della zona, molto impervie, non consentono la corretta acquisizione dei dati. Un ulteriore fattore di disturbo è dato dall’interazione suolo-struttura, causata dalla cabina ENEL in cui è alloggiata la strumentazione.
La caratterizzazione della stazione MAI collocata all'interno di una cabina ENEL nel centro del comune di Majano (UD) ha portato alla conclusione che questa è l'unica delle tre stazioni considerate capace di acquisire dati utilizzabili per il processo di validazione per le stime di pericolosità sismica. Questo perché le condizioni topografiche dell’area, pianura con stratificazione 1D, hanno permesso di sfruttare a pieno le potenzialità delle metodologie utilizzate, consentendo anche la ricostruzione di profili di velocità delle onde di taglio S con i quali è stata assegnata la categoria C del suolo previsto dall'approccio semplificato presente nelle NTC08.
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Marzi, Chiara. "Caratterizzazione del cammino in soggetti sani e patologici mediante accelerometria." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5988/.
Full textAbstract:
Background: studi in letteratura mostrano come l'accelerometria stia diventando una pratica clinica (e non solo) molto utile sia in ambito diagnostico sia riabilitativo; molti di essi sfruttano i dati provenienti da più sensori inerziali posti su un soggetto e ne ricavano l'andamento accelerometrico dei vari segmenti corporei durante il movimento in esame.
Obiettivo: caratterizzare il cammino di soggetti sani ed osservare quello di alcuni casi patologici, parametrizzando l'accelerazione Antero-Posteriore. Gli indici sono: il Range dell'accelerazione, la Simmetria sulle accelerazioni e sugli intervalli di tempo tra un appoggio al suolo ed il successivo, la Simmetria nel dominio delle frequenze.
Strumenti e Metodi: 10 volontari clinicamente sani hanno svolto 5 prove a velocità Spontanea, Lenta e Lentissima con il sensore inerziale G-Walk (BTS Milano) all'altezza di L5.
I dati, acquisiti mediante il software G-Studio, sono stati elaborati grazie a Matlab.
Risultati: è definita una fascia di normalità per ogni velocità.
Conclusioni: le differenze tra il cammino sano e quello patologico si manifestano nelle grandezze di Range ed Indice di Simmetria sulle accelerazioni.
I due parametri che misurano la simmetria nel dominio dei tempi ed in quello delle frequenze sono invece sostanzialmente simili.
Tale distinzione è importante in medicina, perchè permette di definire le cause di deficit motorio, il percorso chirurgico/riabilitativo da effettuare e l'entità del recupero funzionale.
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Vesterinen, Hanne. "Fysisk aktivitetsmätning med accelerometri hos äldre som genomgått operation för höftfraktur." Thesis, Örebro University, School of Health and Medical Sciences, 2009. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:oru:diva-7221.
Full textAbstract:
Fysisk aktivitet hos äldre är viktig för att förebygga sjukdom samt för att upprätthålla självständighet och en bra livskvalitet. Fysisk aktivitet går att mäta med instrument, såsom accelerometer eller att skatta med skattningsskalor. Syftet med detta arbete var att undersöka om den fysiska aktiviteten är korrelerad med den fysiska funktionsförmågan och om fysisk aktivitet bestämd med accelerometri går att prediktera med skattningsskalor. I studien inkluderades totalt 27 patienter som opererats för höftfraktur. 14 av dessa var kvinnor med medelåldern 80 år (62-94) och 13 var män med medelåldern 82 år (73-94). För att mäta aktiviteten användes accelerometern ActiGraph GT1M. Resultatet visade ett måttligt, förväntat samband mellan uppmätt fysisk funktion och uppmätt fysisk aktivitet. Resultaten talar för att det inte är möjligt att använda skattningsskalor för att få en rättvisande bild av den habituella fysiska aktiviteten hos äldre personer som nyligen opererats för höftfraktur. Det verkar därför vara bättre att mäta den fysiska aktiviteten än att skatta den.
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Schröpfer, Gerold. "Accelerometres multi-axiaux micro-usines sur silicium avec lecture capactive ou optique." Besançon, 1998. http://www.theses.fr/1998BESA2069.
Full textAbstract:
Cette these decrit une etude sur de nouvelles possibilites de micro-usinage de volume du silicium et ses applications aux accelerometres multi-axiaux avec lecture capacitive et optique. Le principe physique general des capteurs d'acceleration est de mesurer le deplacement d'une masse sismique provoque par la force inertielle. Differentes configurations mecaniques sont proposees. La combinaison de deux accelerometres lateraux et d'un accelerometre sensible selon la direction verticale dans le meme substrat permet de mesurer des accelerations selon trois directions au moyen d'une puce monolithique. Chaque masse sismique est sensible a une seule direction. Pour la fabrication, une technique non conventionnelle de gravure sur silicium a ete developpee. Les avantages du procede sont la simplicite de la gravure en deux etapes, une orientation quasiment parfaite des dispositifs suivant les directions cristallines <100> du silicium, et une suspension symetrique des masses. La conception, la modelisation et la simulation, puis la fabrication et la caracterisation experimentale d'accelerometres 3d capacitifs sont presentees. Les performances mesurees sont conformes aux estimations theoriques obtenues analytiquement ou par simulation numerique. Pour mesurer les accelerations par une methode optique, on a integre une fibre optique dans une structure micro-mecanique d'accelerometre. La methode basee sur la modulation de coherence permet une lecture a distance et permet en outre de multiplexer trois signaux issus des accelerometres sur une seule fibre. Une comparaison des accelerometres capacitifs et optiques realises demontre qu'avec les deux capteurs on arrive a detecter des accelerations en dessous de 100 g. Du fait de la similarite des performances obtenues par les deux techniques, le choix de la methode de detection sera effectue en prenant d'autres criteres en compte comme par exemple le cout ou le domaine d'utilisation.
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Lanzoni, Riccardo. "Sviluppo di strategie di riconoscimento della qualità del combustibile basate su rilievi acustici ed accelerometrici." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2053/.
Full text
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Montali, Martina. "Caratterizzazione geologica e geofisica di 5 siti della rete accelerometrica nazionale (RAN) in Emilia-Romagna." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8883/.
Full textAbstract:
Il lavoro di tesi si inquadra nel progetto nazionale di ricerca promosso dal Dipartimento della Protezione Civile (DPC) e dall’Istituto di Geofisica e Vulcanologia (INGV), denominato S2-2014/DPC-INGV Constraining observations into seismic hazard.
Esso prevede la caratterizzazione geologica e geofisica di 77 stazioni della rete accelerometrica nazionale (RAN) al fine di correggere i dati osservati e le relazioni (leggi di attenuazione dell’accelerazione ecc.) che da essi derivano. Fino ad ora le stazioni sismiche erano state assunte come ubicate su roccia affiorante o su litotipi di altro tipo evinti da carta geologica, senza alcun tipo di verifica diretta. Le 77 stazioni sono state scelte tra quelle che presentavano una storia di operatività di almeno 25 anni.
In questo lavoro è stata eseguita la caratterizzazione geologica e geofisica di 5 stazioni, collocate in Emilia-Romagna. Oltre alla caratterizzazione del sottosuolo, abbiamo prestato attenzione alla caratterizzazione dinamica delle strutture che ospitano le stazioni sismiche e alla ricerca di eventuali interazioni tra queste e i sensori accelerometrici, trasmesse attraverso il sottosuolo.
Il rilevamento geologico e le prove geofisiche, sismica a stazione singola e array, eseguite nei siti hanno permesso di definire la categoria sismica di sottosuolo secondo l’approccio semplificato proposto dalle NTC (2008).
Dallo studio è emerso che il segnale registrato dagli strumenti accelerometrici in quasi tutte le stazioni investigate risente in qualche modo della struttura in cui la stazione sismica è racchiusa (cabina ENEL in muratura, con sviluppo a torre di circa 7-8 m di altezza). Ne segue che i dati registrati da queste stazioni sismiche sopra 3-5 Hz (a seconda della specifica struttura) non sono immediatamente utilizzabili o interpretabili come legati all’effetto del solo sottosuolo o del solo segnale sismico. In essi si accoppia, e spesso come effetto del primo ordine, la vibrazione propria (nei modi fondamentale e superiori, flessionali e torsionali) della struttura.
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Rohleder, Peter Alexander. "Validation of balance assessment measures of an accelerometric mobile device application versus a balance platform." Thesis, Wichita State University, 2012. http://hdl.handle.net/10057/5382.
Full textAbstract:
Recent technological advancements in electronics and telecommunications have provided more accessible quantitative methods of assessing balance. The latest smartphones have built-in motion sensors called tri-axial accelerometers, which are an ideal choice for evaluating variability of movement and balance providing a non-invasive, portable method of measurement. PURPOSE: The purpose of this study was to compare the balance assessment measures from a mobile device application (iPod) utilizing accelerometric motion sensors against the balance assessment measures of a clinically valid and reliable balance platform (BIODEX Balance System SD). METHODS: 75 healthy college-aged individuals (37 male, 38 female; average age = 24.2��6.8 yr) performed a series of balance tasks over two visits (Study 1 and Study 2). During Study 1, 8 balance tests were assessed, beginning with two feet on ground (baseline) and progressively becoming more difficult and repeating them over three trials. iPod Touches with a software application to measure balance was used to assess sway. During Study 2, participants completed 4 balance assessments using a clinically validated balance platform and the iPod Touches, at the same time. RESULTS: Data showed that the iPod Touches were consistent with expect outcomes, based off of normative data; the more unstable the assessment the higher the balance score compared to baseline or standing with feet together eyes open without foam. Analyses of the 3 trials suggest that a familiarization test should be performed when using the iPod Touch balance application and this is consistent with other devices. Results from Study 2 showed no significant difference between the two devices when measuring without foam, but a significant difference was found between the two while balancing on foam. CONCLUSION: Balance scores measured by accelerometers within an iPod appear to be a valid and consistent method of measuring human balance.Thesis (M.Ed.)--Wichita State University, College of Education, Dept. of Human Performance Studies
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Streng, Katja [Verfasser], and Helge [Gutachter] Hebestreit. "Erfassung der körperlichen Aktivität mittels Accelerometrie und Pedometrie / Katja Streng ; Gutachter: Helge Hebestreit." Würzburg : Universität Würzburg, 2019. http://d-nb.info/1193051193/34.
Full text
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Josselin, Vincent. "Architecture mixte pour les accelerometres ultrasensibles dedies aux missions spatiales de physique fondamentale." Paris 11, 1999. http://www.theses.fr/1999PA112271.
Full textAbstract:
Les experiences spatiales sur la gravitation, verification en orbite du principe d'equivalence et observation des ondes gravitationnelles, requierent des accelerometres dont la resolution est de l'ordre du femto-g, soit plus de cent fois mieux que les performances actuelles. Ces deux projets comportent la realisation de capteurs accelerometriques batis autour d'une masse inertielle asservie en position selon ses 6 degres de liberte, au moyen de detecteurs capacitifs et de forces electrostatiques commandees. Ces instruments, en cours de definition, exploiteront en orbite l'environnement de micro-gravite. Ils ne peuvent etre caracterises au sol sur toute leur plage de mesure. L'objet de cette these est l'etude d'une electronique d'asservissement, analogique-numerique, faible bruit, compatible a la fois avec les imperatifs metrologiques des missions envisagees et avec la mise en uvre de l'etalonnage de l'instrument a bord du satellite. Le capteur capacitif de position de l'accelerometre, qui determine pour une grande part les performances de l'instrument a ete etudie en vue d'une optimisation pour les accelerometres destines aux missions de physique fondamentale. Un prototype d'electronique a ete realise a base de boucles d'asservissement numeriques. Il a ete teste avec succes sur un pendule de torsion a suspension electrostatique au fonctionnement similaire a celui des accelerometres spatiaux. Les tests ont ete prolonges par des experiences de physique relatives aux tres faibles forces, representatives des etalonnages envisages en orbite. Les resultats sont discutes ainsi que leur extrapolation aux accelerometres ultrasensibles. Cette architecture mixte est utilisee pour la definition du senseur inertiel dedie au micro-satellite de demonstration technologique d'un systeme de trainee compensee tel que le projet odie. Il doit permettre d'atteindre un niveau residuel d'acceleration correspondant a un bruit de 10 1 2ms 2/hz entre 1 mhz et 0,1 hz.
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Bienenfeld, Yves. "Etude des differences de potentiel de contact au cur des accelerometres ultrasensibles a suspension electrostatique." Paris 6, 1994. http://www.theses.fr/1994PA066323.
Full textAbstract:
Le maintien d'un champ electrique uniforme et d'amplitude connue est necessaire au bon fonctionnement de nombreuses experiences de physique. C'est le cas pour les accelerometres ultrasensibles qui fonctionnent sur le principe d'une masse d'epreuve maintenue au centre d'une cage de suspension par des forces electrostatiques. Les differences de potentiel de contact, liees aux travaux d'extraction des electrons dans les echantillons metalliques mis en contact, apparaissent comme des perturbations. Ces differences de potentiel fluctuent suivant l'etat de surface, notamment en fonction des molecules de gaz adsorbees. Deux methodes de mesure des differences de potentiel de contact sont employees au cours de cette etude. La premiere methode, dite de kelvin, est tres largement utilisee. Elle est confrontee a une nouvelle methode, dite de force, basee sur le principe de la mesure de l'acceleration generee par la force d'origine electrostatique appliquee entre une masse d'epreuve legere et une electrode. Des variations des differences de potentiel de contact, susceptibles de limiter les performances des accelerometres ultrasensibles du futur, sont observees
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Marra, Matteo. "Prove su tavola vibrante di un silo metallico a fondo piano: identificazione dinamica mediante accelerometri." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18691/.
Full textAbstract:
La tesi descrive le metodologie messe in atto al fine di interpretare il comportamento di un silo metallico a fondo piano, contenente grano, soggetto a vari input sismici: segnali di tipo random (white noise), sinusoidi a bassa frequenza, ed accelerogrammi corrispondenti a sismi reali e artificiali (selezionati e costruiti in modo da avere determinati contributi in frequenza), opportunamente scalati in relazione alla risposta strutturale. Vengono quindi analizzati i risultati di estensimetri (strain gauges), accelerometri (monoassiali) e celle di pressione, effettuando confronti, oltre che tra le due configurazioni strutturali, anche tra le varie teorie (Eurocodice , Silvestri et al 2012 e Pieraccini et al 2015). Vengono ricavati due tipologie di grafici utili alla comprensione del complesso meccanismo resistente: l'andamento delle sovrappressioni dinamiche con l'accelerazione e l'andamento dello sforzo normale nei montanti con l'accelerazione. I risultati in configurazione isolata vengono inoltre confrontati con le previsioni di modelli ad 1 e 2 gradi di libertà, lineari (considerando le proprietà equivalenti dell'isolatore) e non lineari (considerando l'effettivo diagramma costitutivo forza-spostamento dell'isolatore). Centrale risulta l'analisi dei segnali degli accelerometri, volte principalmente all'identificazione dinamica sperimentale (incrociando informazioni di frequenza e fase, correlazione, cross-correlazione, densità di potenza) mediante il metodo dei punti di mezza potenza che permette di determinare il periodo fondamentale, il rapporto di smorzamento modale e la forma modale.
È da sottolineare, infine, il fatto che questa tesi, insieme ad altre, rappresenta solamente l'inizio del processo di interpretazione dei risultati, considerata la mole di dati ottenuta nei test effettuati (256 in totale).
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WILLEMENOT, ERIC. "Pendule de torsion a suspension electrostatique, tres hautes resolutions des accelerometres spatiaux pour la physique fondamentale." Paris 11, 1997. http://www.theses.fr/1997PA112171.
Full textAbstract:
Plusieurs projets spatiaux, notamment en physique fondamentale, demandent des accelerometres ayant un bruit de densite spectrale en amplitude de 10#-#1#4 a 10#-#1#5 m. S#-#2/hz#1#/#2, a des frequences allant de 10#-#4 a 10#-#1 hz. Les essais au sol sont limites a quelques 10#-#9 m. S#-#2/hz#1#/#2 par le bruit sismique et la presence de g. Il s'avere impossible de calculer certaines sources de bruit des accelerometres d'apres les travaux existants car elles dependent trop des conditions experimentales. Apres une etude experimentale, il est montre que les essais d'accelerometres au sol ne pourront sans doute pas depasser environ 10#-#1#1 m. S#-#2/hz#1#/#2. Ainsi, afin de faire progresser les connaissances des tres faibles forces qui perturbent les masses d'epreuves des accelerometres, il est developpe un pendule de torsion a suspension electrostatique (ptse) des six degres de liberte. Le bruit en couple du ptse atteint une excellente densite spectrale, de 1,3. 10#-#1#4 nm/hz#1#/#2 autour de 10#-#2 hz. Cela a permis des mesures de raideurs et d'amortissements tres faibles, ainsi qu'une amelioration, d'un facteur dix, de la majoration des fluctuations temporelles des differences de potentiel de contact au coeur de l'instrument. Les consequences sur la conception d'accelerometres a tres haute resolution sont etudiees. L'interet de ce ptse, et plus generalement d'une suspension verticale electrostatique pour des mesures de tres faibles forces, est explore. Enfin, les formes des masses d'epreuves qui pourraient servir a tester le principe d'equivalence en orbite, sans etre sensibles aux gradients de gravite, sont etudiees.
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Karlsson, Jenny. "Fysiska aktivitetsmönstret hos äldre, mätt med accelerometri före och i slutet av en två månaders träningsperiod." Thesis, Gymnastik- och idrottshögskolan, GIH, Institutionen för idrotts- och hälsovetenskap, 2014. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:gih:diva-3398.
Full textAbstract:
Syfte. Syftet med studien var att med accelerometri kartlägga det fysiska aktivitetsmönstret hos äldre vid två separata förtest och i slutet av en tvåmånadersperiod med ledarledd träning två gånger per vecka. En vidare målsättning var att studera överensstämmelsen mellan enkätfrågorna om fysisk aktivitet och stillasittande gentemot uppmätt accelerometerdata. Metod. En grupp 65-91 år (medel 71 år, BMI 25 kg/m2) studerades. Två förtest (F1 & F2) samt ett eftertest (E) utfördes under sista träningsveckan. Totalt ingick 97 individer vid F1 & F2 samt 78 vid E som jämfördes mot resultat vid F2. Resultat. Vid F1 sågs vid accelerometri för minst måttlig fysisk aktivitet medelvärdet 42,7 min/d (MVPA/d), men endast 22, 2 min/d för tid i perioder à minst 10 min (Freedson bouts/d). Vid analys av separata dagar kom bara 15% av deltagarna upp till rekommenderade 5 dgr/v à minst 30 min av sammanhängande 10-min-perioder fysisk aktivitet (med lägst måttlig intensitet). Median för högintensiv aktivitet (VPA) var mycket låg för denna grupp (0,9 min/d). Medel för stillasittande var 10,2 timmar (SED/d) samt 4,3 timmar total tid i minst 20-min-perioder (Sedentary bouts/d). Mellan F1 & F2 sågs ingen signifikant förändring för MVPA/d eller Freedson bouts/d. Däremot framkom en ytterst liten sänkning som var signifikant för stillasittande tid (20,0 resp. 13,7 min/d i SED/d resp. Sed bouts/d). Förändring av VPA visade en minimal ökning med 0,4 min/d (sign.). Korrelationen mellan F1 & F2 var 0,86 för MVPA/d, 0,81 för Freedson/d, 0,59 för Vig/d, 0,59 för SED/d samt 0,74 för Sed bouts/d, alla signifikanta. Vid E sågs, gentemot F2, en liten men signifikant ökning av medel för MVPA/d (till 50,6 min/d), men inte för Freedson bouts (20,9 min/d) eller för målet minst 5 dgr/v med 30 min i Freedson bouts/d (12%). Stillasittande sjönk signifikant för E till 9,7 tim/d (SED/d) samt 3,6 tim/d (Sed. bouts/d). VPA ökade minimalt med 0,5 min/d (sign.) till medianvärdet 1,7 min/d. De starkaste signifikanta (*) korrelationerna mellan olika frågor och accelerometri noterades för MVPA/d resp. Freedson bouts/d (som mest 0.53- 0,60*), följt av stillasittande 0,40* resp. 0,39* (i SED/d resp. Sed bouts/d). För VPA noterades inga eller ytterst låga samband, som högst r=0,24* mot frågorna. Slutsats. Värdena för högintensiv aktivitet vid accelerometri visade genomgående förvånansvärt låga nivåer. En orsak kan vara att datoranalysprogrammen för aktivitetsmätarna inte är tillräckligt känsliga såsom de idag är inställda för seniorers högsta intensitetsnivåer. Bäst signifikanta samband gentemot accelerometri sågs för frågor om minst måttligt intensiv fysisk aktivitet. Visst signifikant samband sågs även för en fråga om stillasittande, medan aktivitetsmätarens data stämde vanligtvis inte överens med självskattad data för högintensiv fysisk aktivitet för äldre. Så dessa seniordata är inte helt lika jämfört med tidigare studier på yngre vuxna som vanligtvis visat en högre validitet för frågor med högintensiv jämfört med måttligt intensiv fysisk aktivitet.Aim. The purpose of the study was to identify that with accelerometry the physical activity patterns of elderly, at two separate pre-test and at the end of a two-month period with instructor-led training twice per week. A further aim was to study the correlation between survey questions about physical activity and sedentary against measured accelerometer data. Method. A group of 65-91 years (mean 71 years, BMI 25 kg/m2) were studied. Two pre-test (F1 & F2) and an aftertest (E) was performed during the last training week. A total of 97 individuals at F1 & F2 and 78 at E compared to F2 were investigated. Results. In F1 was seen for accelerometer data (at least moderate physical activity) mean values 42.7 min/d (MVPA/d), but only 22,2 min/d in time periods of at least 10 minutes (Freedson bouts /d). In the analysis of separate days came only 15% of participants came up to the recommended 5 days/week with at least 30 minutes of continuous 10-min periods of physical activity (with at least moderate intensity). Vigorous intensity activity (VPA) was very low for this group (0.9 min/d). The average for sedentary time was 10.2 hours (SED/d) and 4.3 hours total time in 20-min periods (Sedentary bouts/d). Between F1 and F2 no significant changes were seen for MVPA/d or Freedson bouts/d. A tiny reduction, which was significant, was seen for sedentary time (20.0 resp. 13.7 min/d SED/d, resp. Sed bouts/d). Change of VPA showed a minimal increase of 0.4 min/d (s.). The correlation between F1 & F2 was 0.86 for MVPA/d, 0.81 for Freedson/d, 0.59 for Vig/d, 0.59 SED/d and 0.74 for Sed bouts/d, all significant. At E emerged, against F2, a small but significant increase for MVPA/d (to 50.6 min/d), but not for Freedson bouts/d (20.9 min/d) or to target at least 5 days/week with 30 min in Freedson bouts/d (12%). Sedentary fell significantly for E to 9.7 h/d (SED/d) and 3.6 h/d (Sed. bouts/d). VPA increased minimally by 0.5 min/d (s.) to median 1.7 min/d. The strongest significant (*) correlations between different questions and the accelerometers was noted for MVPA/d, resp. Freedson bouts/d (at most 0.53-0.60 *), followed by sedentary time 0.40 * resp. 0.39 * (in SED/d resp. Sed bouts/d). VPA showed no or very low correlation (highest r = 0.24 *) to the questions. Conclusion. The values of vigorous activities in accelerometer data consistently showed surprisingly low levels. One reason may be that the computer analysis programs for the activity counters are not sufficiently sensitive as they currently are set for senior´s highest intensity levels. Best significant correlation against the accelerometers was seen for questions about at least moderately intense physical activity. Some significant correlation was also seen for sedentary time, while accelerometer data was generally not consistent with self-reported data for high-intensity physical activity for older people. So these senior data show somewhat different results as compared to previous studies in younger adults who usually present a higher validity of the questions with high-intensity compared with moderate-intensity physical activity.
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Vorwerg, Yvonne. "Körperliche Aktivität im Kindergartenalter: Direkte Accelerometrie im Wochenverlauf und Assoziation zum Gewichtsstatus, dem Medienkonsum, soziodemographischen und sozioökonomischen Faktoren." Doctoral thesis, Universitätsbibliothek Leipzig, 2014. http://nbn-resolving.de/urn:nbn:de:bsz:15-qucosa-143105.
Full textAbstract:
Background: Data on objectively measured physical activity (PA) in preschoolers are controversial. Direct accelerometry was performed in children aged 3–6 years, and differences in PA patterns over the course of the week were evaluated. Data were analyzed with gender, BMI, lifestyle, and socioeconomic parameters as covariates.
Methods: PA was measured in 119 children by the SensewearPro accelerometer and analyzed in the 92 (40 girls) that wore it for at least 4 days including one day of the weekend. Median measuring time in this group was 7 consecutive days (median/mean daily measuring time: 23.5 h/d and 21.8 h/d, respectively), corresponding to 834,000 analyzed minutes. PA questionnaires were completed by 103 parents and 87 preschool teachers to collect anthropometric, lifestyle, and socioeconomic data.
Results: Median daily PA (MET.3) was 4.3 hours (mean: 4.4 hours). Boys spent an estimated 52 min/week more being very active (MET.6) than girls (95% CI [6, 96] min/week, p = 0.02). PA was lower during the weekend (3.7 h/d) compared to weekdays (4.5 h/d), p = 361026), where a 95% CI for the difference is [0.5, 1.0] h/d. PA levels did not differ between overweight/obese children (median 4.7 h/d) and normal-weight peers (median 4.2 h/d). Daily media consumption increased with decreasing social class on weekdays (p = 0.05) and during the weekend (p = 0.01), but was not related to the amount of daily PA. A multivariate regression with BMI-SDS as independent variable and gender, age, amount of PA.6 MET, parental BMI, media time and socioeconomic status as explanatory variables revealed that only SES had a significant contribution.
Conclusion: The negative impact of obesity-promoting factors in older children is rather low for preschoolers, but there is evidently a gradient in PA between weekdays and weekends already in this age group. Weight status of preschoolers is already considerably influenced by SES, but not physical activity levels.
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Olsson, Gustav. "Enkät för skattning av 8-åriga barns fysiska aktivitet : En valideringsstudie. Frågor ur SIH-enkäten jämförda med referensmetoden accelerometri." Thesis, Gymnastik- och idrottshögskolan, GIH, Institutionen för idrotts- och hälsovetenskap, 2011. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:gih:diva-1892.
Full textAbstract:
Aim To validate the STOPP-8-questionnaire (S8Q), containing items from the SIH-questionnaire, against the criterion method accelerometry to estimate its capacity to assess 8 year old Swedish children’s physical activity (PA). Can it assess children’s physical activity? Can it differentiate the active children from the sedentary? If the answer is yes, how well can it do so? Method Data was collected during fall and winter the school year of 2008 - 2009 via the project STOPP-8. Out of 676 children at 12 schools in Stockholm area, 155 (boys n=72, girls n=83) provided complete questionnaire data and wore an accelerometer (Actiwatch 4) during 7 consecutive days which provided data for mean and median activity, time spent sedentary, in moderate to vigorous PA and vigorous PA. Criterion for accelerometer data to be used in analysis was to have at least 4 valid days containing a minimum of 10 hours wear-time each recorded between 8 am and 9 pm. A t-test was used to compare characteristics between genders. All questions from SQ8 and derivatives were compared to the accelerometer measures using Spearman’s rank correlation coefficient, ANOVA and Receiver Operating Characteristic analysis (a method for illustrating specificity and sensitivity and finding the most efficient cut-off value for dichotomous characterization). Results The results showed to be gender dependent to an extent where boy and girl data had to be analyzed separately. In girls the question "How do you get to your friends?" gave r = 0.37 and p = 0.05 when correlated to PA in intensity between 1,5 to 3 METs. Among the boys the question "How do you get to your spare time activities?" showed a correlation of r = - 0.33 and p = 0.05 when set against the percentage of measurement time being sedentary. In cases where S8Q showed the strongest capacity for classification it could correctly identify 75 % of the true physically active children with the cost of misclassifying 60 % of the ones that in reality were sedentary. This is to be considered as low specificity. Conclusions The S8Q capacity to estimate 8 year old children’s PA is in line with many other established self-report methods and is not a reliable tool for this purpose. Possibly the S8Q can be used to compare larger populations such as communes, cities, countries. Though the proportion of individual misclassification may be large. S8Q showed to correlate weakly with objectively measured PA.Syfte och frågeställningar Att validera STOPP-8-enkäten (S8Q), som innehåller frågor ur SIH-enkäten, mot kriteriemetoden accelerometri för att pröva dess förmåga att skatta 8-åriga svenska barns fysiska aktivitet (FA). Kan S8Q skatta barns grad av FA? Kan S8Q skilja de aktiva barnen från de stillasittande? Om svaren på dessa frågor blir ja, hur väl gör den det? Metod Data samlades in hösten och vintern skolåret 2008 - 2009 via projektet STOPP-8. Av 676 barn vid 12 skolor i Stockholmsområdet, lämnade 155 (pojkar n = 72, flickor n = 83) ifyllda enkäter samt bar en accelerometer (Actiwatch 4) under 7 dagar i följd. Accelerometern genererade data för medel och median FA, tid stillasittande, i måttlig till intensiv FA och i intensiv FA. Kriterium för att accelerometerdata skulle användas i analysen var åtminstone 4 giltiga dagar där mätaren burits minst 10 timmar per dag mellan klockan 08:00 och 21:00. Ett t-test användes för att jämföra data från pojkar respektive flickor. Alla frågor från enkäten och specialkonstruerade derivat baserade på dem jämfördes med accelerometri med hjälp av Spearmans korrelationskoefficient, ANOVA och Receiver Operating Characteristic analys (en metod för att illustrera sensitivitet och specificitet samt beräkna effektivast gränsvärden). Resultat Resultatet från S8Q visade sig vara beroende av kön i sådan omfattning att pojk- och flickdata behövde analyseras separat. Hos flickor var starkaste korrelaten frågan ”Hur tar du dig till dina kompisar?” som gav r = 0,37 och p = 0,05 när ställd mot andel FA i intensitet mellan 1,5 till 3 METs. Bland pojkarna visade frågan ”Hur tar du dig till dina fritidsaktiviteter?” starkast samband om r = - 0,33 och p = 0,05 när ställd mot andel mättid stillasittande. I de fall där S8Q visade starkast klassificeringskapacitet kunde den korrekt identifiera 75 % av de sant fysiskt aktiva barnen på bekostnad av att 60 % av dem som i själva verket var stillasittande felklassificerades, vilket får anses vara låg specificitet. Slutsats Enkätens förmåga att skatta 8-åriga barns FA är i linje med flera andra etablerade självskattningsmetoder men är inget pålitligt verktyg för detta ändamål. Möjligen kan den användas för att jämföra större populationer såsom kommuner, städer och länder. Dock kan andelen felklassificering på individnivå ändå bli stor. S8Q visade sig ha svagt samband med objektivt uppmätt FA.
STOPP-8
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Soares, Carolina de Marchi [UNESP]. "Análise biomecânica do andamento de potros da raça mangalarga marchador aos 30 e 180 dias de idade." Universidade Estadual Paulista (UNESP), 2017. http://hdl.handle.net/11449/148720.
Full textAbstract:
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Fundação de Amparo à Pesquisa do Estado de São Paulo (FAPESP)
O método acelerométrico, para a análise biomecânica quando usado a campo tem mostrado vantagens com relação à videogrametria, permitindo obter dados cinemáticos e cinéticos e possuindo um processamento de dados mais rápido. Objetivou-se avaliar o efeito do crescimento sobre as características biomecânicas do passo e da marcha de potros da raça Mangalarga Marchador aos 30 e 180 dias de idade, e estabelecer parâmetros de referência para a raça. Os potros foram equipados com o sistema de análise de andamento Equimetrix® e acompanharam a trajetória da mãe, puxada no cabresto pelo treinador, à marcha e ao passo, com velocidade acompanhada por GPS. As variáveis cinemáticas (comprimento e frequência das passadas, regularidade, simetria e deslocamento dorsoventral do animal) e cinética (propulsão, potências dorsoventral e mediolateral e potência total) foram calculadas e obtidas com o equipamento de análise de andamento Equimetrix®. Durante o passo, as variáveis cinemáticas e cinéticas não apresentaram diferenças entre as duas idades. No andamento marcha, somente as variáveis frequência da passada (p=0,0092), simetria (p=0,0282) e potencia mediolateral (p=<0,0001) demonstraram alterações significativa entre as idades dos potros. Apenas a variável cinética potencia mediolateral (p=<0,0001) diferiu entre as idades. Conclui-se que a maior parte das características biomecânicas (cinemáticas e cinéticas) avaliadas, não se alterou nos potros da raça Mangalarga Marchador, à marcha e ao passo, nos primeiros seis meses de idade. Para determinar se este padrão será mantido, sugere-se a continuidade da avaliação seriada da marcha destes potros até atingirem a idade adulta.
The acelerometric method when used to analyze biomechanical parameters in the field has shown advantages in relation to the videogrammetry, enabling to obtain kinematic and kinetic data, and allowing faster gait data processing. The goals of this study was to evaluate the biomechanical characteristics of nine foals, Mangalarga Marchador breed, at 30 and at 180 days of age, to establish parameters for the marcha gait in this breed. Foals were equipped with the gait analysis system Equimetrix®, and were allowed to follow the trajectory of their dams, at speed controlled by GPS. Kinematic (length and frequency of steps, and dorsoventral displacement of the animal) and kinetics (propulsion force) variables were calculated and obtained with the Equimetrix®. This technique is helpful to record the 3D acceleration data (longitudinal, dorsoventral and mediolateral) during the exercise. During step, the kinematic and kinetic characteristics did not change in the foals. During march gait, mean values for step frequency (SF) and symmetry were statistically different between the ages. It was concluded that most of the biomechanical characteristics (kinematic and kinetic) evaluated, did not change in the Mangalarga Marchador foals, gait and step in the first six months of age. To determine if this pattern will be maintained, we suggest continuity of the serial evaluation of gait of these foals until they reach adulthood.
FAPESP: 2014/18323-8
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Soares, Carolina de Marchi. "Análise biomecânica do andamento de potros da raça mangalarga marchador aos 30 e 180 dias de idade /." Araçatuba, 2017. http://hdl.handle.net/11449/148720.
Full textAbstract:
Orientador: Juliana Regina PeiróCoorientador:Lina Maria Wehrle Gomide
Banca: Katia de Oliveira
Banca: José Correa de Lacerda Neto
Resumo: O método acelerométrico, para a análise biomecânica quando usado a campo tem mostrado vantagens com relação à videogrametria, permitindo obter dados cinemáticos e cinéticos e possuindo um processamento de dados mais rápido. Objetivou-se avaliar o efeito do crescimento sobre as características biomecânicas do passo e da marcha de potros da raça Mangalarga Marchador aos 30 e 180 dias de idade, e estabelecer parâmetros de referência para a raça. Os potros foram equipados com o sistema de análise de andamento Equimetrix® e acompanharam a trajetória da mãe, puxada no cabresto pelo treinador, à marcha e ao passo, com velocidade acompanhada por GPS. As variáveis cinemáticas (comprimento e frequência das passadas, regularidade, simetria e deslocamento dorsoventral do animal) e cinética (propulsão, potências dorsoventral e mediolateral e potência total) foram calculadas e obtidas com o equipamento de análise de andamento Equimetrix®. Durante o passo, as variáveis cinemáticas e cinéticas não apresentaram diferenças entre as duas idades. No andamento marcha, somente as variáveis frequência da passada (p=0,0092), simetria (p=0,0282) e potencia mediolateral (p=<0,0001) demonstraram alterações significativa entre as idades dos potros. Apenas a variável cinética potencia mediolateral (p=<0,0001) diferiu entre as idades. Conclui-se que a maior parte das características biomecânicas (cinemáticas e cinéticas) avaliadas, não se alterou nos potros da raça Mangalarga Marchador, à marcha e ao ... (Resumo completo, clicar acesso eletrônico abaixo)
Abstract:The acelerometric method when used to analyze biomechanical parameters in the field has shown advantages in relation to the videogrammetry, enabling to obtain kinematic and kinetic data, and allowing faster gait data processing. The goals of this study was to evaluate the biomechanical characteristics of nine foals, Mangalarga Marchador breed, at 30 and at 180 days of age, to establish parameters for the marcha gait in this breed. Foals were equipped with the gait analysis system Equimetrix®, and were allowed to follow the trajectory of their dams, at speed controlled by GPS. Kinematic (length and frequency of steps, and dorsoventral displacement of the animal) and kinetics (propulsion force) variables were calculated and obtained with the Equimetrix®. This technique is helpful to record the 3D acceleration data (longitudinal, dorsoventral and mediolateral) during the exercise. During step, the kinematic and kinetic characteristics did not change in the foals. During march gait, mean values for step frequency (SF) and symmetry were statistically different between the ages. It was concluded that most of the biomechanical characteristics (kinematic and kinetic) evaluated, did not change in the Mangalarga Marchador foals, gait and step in the first six months of age. To determine if this pattern will be maintained, we suggest continuity of the serial evaluation of gait of these foals until they reach adulthood
Mestre
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Vilhelmsson, Agnes, and Isabelle Kerttu. "Jämförelse av treåriga pojkars och flickors fysiska aktivitet på veckodagar och helgdagar." Thesis, Umeå universitet, Avdelningen för fysioterapi, 2020. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:umu:diva-175611.
Full textAbstract:
Introduktion Fysisk aktivitet hos barn under fem år är ett område som saknar grundlig forskning. Nyligen har rekommendationer på fysisk aktivitet för denna åldersgrupp publicerats men det finns fortfarande många delar av detta område som inte är studerade. Syfte Syfte med denna studie var att undersöka om det finns några skillnader i mängden fysisk aktivitet på veckodagar jämfört med helgdagar och även om en skillnad finns mellan pojkar och flickors fysiska aktivitet bland treåriga barn i Västerbotten. Metod Accelerometern (Motion watch 8/MW8) placerades på handleden på de treåriga barn vars föräldrar gett sitt medgivande till ett projekt inom Northpop-kohorten. Barnen (n=15) fick bära accelerometern i 8 dygn. Under dessa dagar antecknade föräldrarna barnens sovtimmar, skärmtid och aktiviteter utomhus och inomhus i en dagbok. Utifrån accelerometrarnas rådata analyserades activity counts med avseende på skillnader i fysisk aktivitet mellan vardagar och helgdagar och mellan pojkar och flickor med Wilcoxon W och Mann-Whitney U test. Resultat Ingen signifikant skillnad påvisades gällande fysiska aktivitet på veckodagar jämfört med helgdagar (p=0.330) eller mellan pojkar och flickor (p=0.397). Konklusion I denna studie kunde ingen signifikant skillnad i fysisk aktivitet påvisas mellan helg- och veckodagar eller mellan pojkar och flickor bland treåriga barn i Västerbotten. Det behövs mer forskning för att kartlägga barnens olika intensitetsnivåer, skolans påverkan på den fysiska aktiviteten och skillnader mellan könen.
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Muraccini, Marco. "Stima della superficie corporea in condizioni statiche e dinamiche: Stato dell'arte e soluzioni innovative low-cost." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10127/.
Full textAbstract:
In questo progetto di tesi ci si addentrerà nel campo della scansione corporea, e più in generale di qualunque oggetto. In questo ambito le soluzioni proposte sono numerose e questo settore ha vissuto negli ultimi anni un’incredibile crescita, favorita anche dalla nascita delle stampanti 3D. Si può ragionevolmente supporre che tale crescita non sia destinata ad esaurirsi nei prossimi anni; ci sono i presupposti per cui questo settore occupi fette sempre più importanti del mercato.
In questa tesi ci si è occupati prevalentemente di tecniche di scansione del corpo umano, in quanto una descrizione geometricamente accurata della superficie corporea riveste una notevole importanza sia nelle applicazioni industriali che nello studio della biomeccanica del movimento. Per quanto riguarda le applicazioni industriali si pensi ad esempio all’utilizzo di scanner 3D in accoppiata alle moderne stampanti 3D per la realizzazione di protesi custom o al comparto sartoriale per il confezionamento di abiti su misura. Nell’ambito della biomeccanica essa può risultare utile sia per quanto riguarda gli aspetti cinematici e dinamici nei campi riabilitativo, ergonomico e sportivo, sia per quanto riguarda la stima delle grandezze antropometriche.
Attualmente esistono sistemi di scansione corporea low-cost che si stanno sempre più diffondendo e si può pensare ad un futuro neanche tanto lontano nel quale essi siano presenti in maniera diffusa nelle abitazioni.
In tale contesto gli obiettivi di questa tesi sono:
1) Documentare quanto prodotto finora a livello scientifico, brevettuale ed industriale, evidenziando meriti e limiti di ciascuna soluzione.
2) Individuare e valutare la realizzabilità di soluzioni innovative low-cost.
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Abbondanza, Marco. "Sviluppo di sistemi di condition monitoring su piattaforma real-time/FPGA per test in sala prove." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14228/.
Full textAbstract:
L’attività di tesi nasce dall’esigenza presente in sala prove di monitorare in modo continuativo l’affidabilità del motore, con l’obiettivo di ottenere valutazioni predittive rispetto ai guasti che si possono verificare in prove di durata o semplicemente per valutare lo stato di usura del motore durante la sua intera vita. La funzione predittiva è fondamentale per evitare rotture disastrose che possono compromettere anche l’efficacia della diagnosi del problema che ha portato al guasto, aspetto di primaria importanza quando i componenti sottoposti a test sono di origine prototipale o destinate all’impego in gara.
In collaborazione con l’azienda Alma Automotive è stato quindi lanciato lo sviluppo di una personalità software dedicata al condition monitoring, basata sulla piattaforma hardware Miracle2, il cui cuore è un modulo real-time/FPGA programmabile in Labview. Tra i sistemi di condition monitoring per motori a combustione interna quello prodotto dall’azienda Reilhofer KG (“Delta Analyzer”), basato principalmente sul rilevamento di vibrazioni, è stato preso come riferimento. È stata quindi implementata una struttura di base del software che consentisse lo streaming dati, il processamento real-time ed il salvataggio ed in parallelo è stata realizzata una campagna sperimentale durante la quale monitorare tramite accelerometri l’intera vita del motore, dal rodaggio fino allo smontaggio.
Il metodo di diagnosi è incentrato principalmente sul confronto fra un riferimento dello stato vibrazionale del motore e lo stato attuale al variare del punto di funzionamento (carico, rpm). La valutazione dello stato di salute del motore è effettuata con semplici indici derivati principalmente dallo spettro delle vibrazioni confrontato con la condizione vibrazionale baseline a motore nuovo. È stata inoltre svolta un’analisi per il rilevamento knock tramite accelerometri ed è stata svolta un’analisi rotazionale per determinare strategie volte al monitoraggio del giunto elastico.
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Pinelli, Marco. "Studio del comportamento dinamico di un carrello elevatore mediante prove sperimentali e modellazione numerica multibody." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.
Find full textAbstract:
Il progetto di tesi, svolto presso l'azienda Toyota Material Handling Manufacturing Italy, si è occupato dello studio del comportamento dinamico di un carrello elevatore mediante prove sperimentali e modellazione numerica multibody. In particolare è stata elaborata e condotta una campagna di test finalizzata all'acquisizione di dati, tramite accelerometri e celle di carico, che descrivessero correttamente il comportamento dinamico del carrello elevatore durante la manovra di passaggio su un ostacolo (manovra di confronto con il modello numerico). I dati sono stati analizzati ed elaborati con l'obiettivo di individuare le principali frequenze di oscillazione eccitate durante la manovra. Sulla base di quanto emerso dalla campagna sperimentale è stato possibile individuare e modellare gli elementi chiave necessari al miglioramento del modello numerico multibody in sviluppo. Per concludere i dati sperimentali sono stati confrontati con quelli ottenuti tramite simulazione.
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Caruso, Silvia. "Valutazione sperimentale della stabilita motoria tramite misure inerziali in soggetti con esito di ictus." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6337/.
Full textAbstract:
L’ictus rappresenta una delle principali cause di invalidità poiché compromette la deambulazione, incrementando l’incidenza di cadute nei soggetti colpiti. Lo studio della stabilità motoria è fondamentale per l’identificazione dei soggetti a rischio di caduta.
I diversi indicatori clinici attualmente utilizzati negli ospedali non sono in grado di fornire una valutazione quantitativo predittiva della stabilità della deambulazione. Lo scopo di questa tesi è indagare una serie di misure sperimentali e valutarne il possibile utilizzo ad integrazione o sostituzione di scale cliniche per l’analisi della stabilità motoria e la prevenzione del rischio di cadute.
Analizzando il segnale di accelerazione del centro di massa corporeo di 33 soggetti post stroke sono stati ottenuti gli indici strumentali di interesse. Il corpo centrale di questa tesi consiste nell'analisi statistica condotta tramite modelli di regressione lineare che mettono in correlazione parametri clinici (acquisiti per mezzo di test e questionari) e indici strumentali.
Lo studio presente ha reso note importanti correlazioni tra parametri clinici e strumentali, che permettono di affermare l’utilità di tali indici strumentali per una valutazione dei soggetti a rischio di caduta.
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Vicini, Matteo. "Utilizzo dei sensori inerziali per l'analisi degli infortuni alla caviglia." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21379/.
Full textAbstract:
Nel seguente elaborato sono stati analizzati diversi articoli sull’utilizzo dei sensori inerziali per lo studio dei meccanismi degli infortuni alla caviglia. Il costo contenuto, le piccole dimensioni e il peso ridotto hanno permesso a questi strumenti di avere sempre una maggior applicazione all’interno degli studi di biomeccanica. A questi vantaggi si contrappone il fatto che generalmente offrono prestazioni minori rispetto a sistemi più costosi e complessi, quali stereofotogrammetria, nella stima della posizione del corpo. Nel primo capitolo verrà fornita una descrizione anatomica dell’articolazione della caviglia e dei principali infortuni in cui si può incombere in quella regione. Vengono introdotti, inoltre, i movimenti che permette l’articolazione e i muscoli interessati. Nello stesso capitolo vengono presentati i sensori inerziali, i loro componenti e gli errori a cui sono soggetti oltre che una descrizione degli altri strumenti che vengono utilizzati negli articoli (stereofotogrammetria, pedana di forza, elettromiografia). Nel secondo capitolo viene svolta l’analisi della letteratura, concentrandosi sul tipo di prova e come viene effettuata, gli atleti che hanno partecipato, come vengono utilizzati i sensori, dove vengono posizionati e i risultati ottenuti. Gli studi sono stati divisi in due gruppi in base al tipo di indagine: nel primo il focus era incentrato sull’instabilità che insorge in seguito ad un infortunio precedente, comunemente una distorsione, nel secondo invece sono stati raggruppati gli articoli che hanno studiato la dissipazione dell’energia a seguito dell’impatto con il terreno ed il ruolo della caviglia nel processo. Infine, nel capitolo conclusivo vengono espresse delle considerazioni generali sul lavoro svolto, su come sono stati utilizzati i sensori inerziali e la loro efficacia, ragionando brevemente anche su come possano essere utilizzati in futuro all’interno delle società sportive in pianta stabile.
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Cucchi, Stefano. "Analisi di sensibilità del comportamento vibratorio di un caricatore automatico di barre." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022.
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L’elaborato finale presentato è frutto di un percorso di tirocinio svolto presso IEMCA, divisione del gruppo Bucci Automation SPA, leader mondiale per la produzione di caricatori di barre.
Il caricatore di barre è una macchina che viene messa al servizio di un altro macchinario principale (come il tornio) e svolge in maniera completamente automatica le operazioni che altrimenti necessiterebbero dell’intervento umano.
L’attività svolta, si inserisce all'interno di un più ampio progetto di collaborazione Bucci-Unibo che ha come obiettivo futuro il re-design di alcuni componenti del caricatore, al fine di renderlo funzionalmente più versatile e adatto ai continui sviluppi tecnologici.
Durante l’attività di tirocinio, sono stati eseguiti numerosi test per la misura delle vibrazioni meccaniche che si manifestano in diverse condizioni operative e per differenti configurazioni del caricatore. Dopo una prima fase di apprendimento, l’obiettivo iniziale di questo lavoro era quello di acquisire la necessaria competenza e sensibilità per rendere possibile l'implementazione delle procedure di test e analisi con la dotazione strumentale dell'azienda.
Un risultato di valore è stato quello di aver conferito all’azienda uno strumento che potesse essere utilizzato per migliorare e velocizzare l’analisi dei dati al termine di una campagna di acquisizioni. Infatti, date le criticità riscontrate durante le fasi di post-processing da parte del personale aziendale, è stata richiesta la realizzazione di un software che potesse sopperire a tali problematiche. Grazie all’implementazione di tale software, è stato possibile utilizzare con successo la dotazione strumentale dell’azienda per effettuare numerosi test sperimentali e ottenere dei risultati utili in tempi relativamente brevi.
Infine, è stato utilizzato un banco prova per simulare il comportamento di barre poste in rotazione a velocità e lunghezze differenti.
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Davario, Alessandro. "Progetto e implementazione di un algoritmo per la navigazione a piedi su un dispositivo Windows Mobile." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8452/.
Full textAbstract:
Presentazione di un'applicazione per Windows Phone in grado di contare il numero dei passi effettuati e stimare la distanza percorsa. Tale stima viene effettuata sulla base della lunghezza del passo calcolata istante per istante tramite un algoritmo in base all'altezza di una persona e alla frequenza di passo.
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Pasotti, Andrea. "Sviluppo di un'interfaccia grafica per l'analisi della postura tramite sensori inerziali: un esempio di applicazione nell'età evolutiva." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.
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In questo elaborato vi è la programmazione di una interfaccia grafica e una analisi dei risultati ottenuti con essa utilizzando i dati di bambini tra i 6 e gli 8 anni. I dati utilizzati sono stati acquisiti tramite sensore inerziale posizionato sulla vertebra L5 del bambino e l’elaborato si concentra sull’analisi dell’accelerazione mediolaterale e anteroposteriore in due condizioni diverse: occhi aperti e occhi chiusi. L’interfaccia grafica è stata creata con GUIDE un tool di MATLAB che mette a disposizione dell’operatore un layout vuoto e numerose opzioni di personalizzazione con push button, grafici, pannelli, tick boxes. L’interfaccia grafica, oltre a mostrare i grafici delle due accelerazioni prese in esame, calcola anche numerosi parametri posturali presi dallo studio di Mancini et Al ‘ISway: a sensitive, valid and reliable measure of postural control’. L’interfaccia grafica inoltre da la possibilità di filtrare i dati con diverse frequenze di taglio: una opzione calcola la frequenza di taglio attraverso il modello del pendolo inverso utilizzando l’altezza del sensore introdotta da tastiera, una utilizza lo standard per eliminare i tremori di 3.5 Hz consigliato nel precedentemente citato studio di Mancini et Al. I parametri precedentemente menzionati sono calcolati sia per i dati grezzi che, nel caso di utilizzo del filtraggio, per i dati filtrati dai quali sono ottenuti i valori di riferimento. L’analisi dei dati si divide in due parti: l’utilizzo del test U di Mann-Whitney e del Wilcoxon signed-rank test da una parte, l’utilizzo di 25°,75° percentile e mediana dall’altra. Il confronto tra tipologie di filtraggio è quello che da il risultato più netto: i valori di riferimento tra dati filtrati e non cambiano molto, e quindi non sono confrontabili. Diverso il discorso per i confronti in base al genere e all’età: se per il primo non vi sono trend marcati, per il secondo vi è una leggera tendenza al miglioramento dei parametri con l’aumentare dell’età.
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Della, Corte Cesare. "Tecniche GPS/INS per l'anilisi dinamica di un ciclomotore." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.
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Nel seguente elaborato si espone l’utilizzo del sistema GPS/INS per la valutazione del moto di un ciclomotore. Tale sistema è composto da sensori GPS ( Global Navigation System ) per la misurazione della posizione, e da sensori INS ( Inertial Navigation System) per la misurazione dell’accelerazione e delle velocità angolari rispetto a tre assi coordinati. Chiaramente le misure di accelerazioni e di velocità angolari da parte dei sensori, presentano dei minimi errori, che però si ripercuotono sul posizionamento finale. Per limitare questo fenomeno e rendere la misura di velocità e posizione utilizzabile, un filtro di Kalman viene impiegato per correggere il risultato dell'integrazione usando le misurazioni del GPS. Il connubio tra il sistema INS e il sistema GPS è molto efficacie anche quando si ha una assenza di ricezione satellitare o perdita parziale dei satelliti (cycle slip). Infine è stato utilizzato uno smartphone sfruttando i sensori in esso presenti : accelerometri, giroscopi, GPS, per analizzare la dinamica di un ciclomotore, concentrandosi sull’assetto in particolar modo l’angolo di rollio. Tale prova è stata affrontata non tanto per validare il sistema GPS/INS, ma per provare una soluzione comoda e di basso costo per analizzare il moto di un ciclomotore.
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Fava, Marica. "LIDAR Aviotrasportati Mediante RPAS." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.
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Tesi riguardante i LIDAR aviotrasportati mediante RPAS, cioè relativa alla realizzazione di rilievi LIDAR utilizzando come mezzo di trasporto dei sensori (Laser scanner, Piattaforma inerziale, ricevitore GPS) i droni. Nella trattazione, sono state affrontate le principali caratteristiche tecnologiche e funzionali dei vari strumenti impiegati nel rilievo LIDAR, cercando di comprenderne il ruolo individuale e la relativa sinergia.
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Lepisk, Paul, and Anna-Maria Furu. "Hyper(in)aktiv? : En studie om sambandet mellan fysisk aktivitet och motorisk förmåga hos barn med ADHD." Thesis, Swedish School of Sport and Health Sciences, GIH, Department of Sport and Health Sciences, 2009. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:gih:diva-1110.
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Syfte
Syftet med studien är att undersöka om det finns ett samband mellan motorisk färdighet ochmängd fysisk aktivitet av olika intensiteter hos barn med diagnosen ADHD.
Frågeställningar
1. Hur många barn med ADHD har motoriska nedsättningar utifrån Movement ABC?
2. Hur många barn med ADHD når upp till de Nordiska rekommendationerna för fysiskaktivitet?
3. Hur ser sambandet mellan motorisk färdighet och fysisk aktivitetsnivå ut hos barn medADHD?
Metod
I studien ingick fem pojkar i åldern 9-12 år med diagnosen ADHD. I studien mättes denfysiska aktivitetsgraden med accelerometrar av modellen ActiGraph GT3X somtestpersonerna bar under sju efterföljande dagar. Den motoriska förmågan hos testpersonernamättes med hjälp av de kvantitativa motoriktesterna i Movement ABC. Testerna genomfördesi en lokal på testpersonernas skolor och accelerometrarna samt ett medföljandeinformationsbrev delades ut vid samma tillfälle.
Resultat
Av resultaten av motoriktesterna framgår att endast en testperson hade ett resultat som visarpå tillfredsställande motorisk förmåga, tre testpersoner låg i riskzonen för motoriskanedsättningar och en testperson hade uppenbara brister i sin motoriska färdighet. Fyra av de fem testpersonerna uppnådde de Nordiska rekommendationerna om minst 60 minuters fysiskaaktivitet per dag, inkluderad både måttlig till hård aktivitet. Inga signifikanta samband kundeses mellan fysisk aktivitetsnivå och motorisk färdighet.
Slutsats
Studien kunde inte finna något samband mellan motorisk färdighet och mängd fysisk aktivitetav olika intensiteter hos barn med diagnosen ADHD. På grund av testgruppens ringa storlekbör man ej betrakta studiens resultat som generaliserbara, studien kan dock ses som enpilotstudie.
Aim
The purpose of this study was to investigate whether there is a correlation between motorskills and amount of physical activity of various intensities in children diagnosed with ADHD.
Questions
1. How many children with ADHD have motor impairments based on Movement ABC?
2. How many children with ADHD reaches the Nordic recommendations for physicalactivity?
3. What is the relationship between motor skills and level of physical activity in childrenwith ADHD?
Method
The study included five boys aged 9-12 years diagnosed with ADHD. The study is study inwhich the physical activity level was measured using ActiGraph GT3X accelerometers whichtest subjects wore for seven subsequent days. The motor skills of the test subjects were measured using the quantitative motor tests in Movement ABC. The tests were carried out ina room at the test subjects schools and accelerometers, and accompanying instruction were distributed at the same time.
Results
The results of motor tests showed that only one person had test results showing satisfactorymotor skills, three test persons were at risk of motor impairments and a test person hadobvious defects in their motor skills. Four of the five test persons achieved the nordicrecommendations for at least 60 minutes of physical activity per day, including both moderateto heavy activity. No significant correlation was seen between physical activity level andmotor skills.
Conclusions
The study could not find any correlation between motor skills and amount of physical activityof various intensities in children diagnosed with ADHD. Due to the small test group theresults of the current study should be taken with precaution, but can be regarded as a pilotstudy.
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Oksuz, Hilal. "Comparaison des estimations d'aléa sismique probabiliste avec les observations (accélérations et intensités)." Thesis, Grenoble, 2014. http://www.theses.fr/2014GRENU010/document.
Full textAbstract:
L'estimation probabiliste de l'aléa sismique est basée sur plusieurs modèles et hypothèses à chaque étape, tels que la caractérisation des sources sismiques, les récurrences en magnitude, et le choix d'équations de prédiction du mouvement du sol. Le résultat final de ces études est la courbe d'aléa qui donne les taux annuels de dépassement pour différentes valeurs d'accélération. Chaque étape du calcul comporte des incertitudes. Comprendre l'impact de ces incertitudes sur le résultat final est délicat. Jusqu'à récemment, peu d'études se sont intéressées à tester le résultat final des calculs d'aléa sismique. Des données accélérométriques ou d'intensités macrosismiques, partiellement dépendantes des calculs d'aléa sismique, peuvent être utilisées, comme l'ont proposé quelques articles récents (Stirling & Gerstenberger 2006, Stirling & Gestenberger 2010, Albarello & D'Amico 2008). Cette étude vise à tester les estimations probabilistes de l'aléa sismique en France (MEDD2002, AFPS2006 et SIGMA2012) et aussi en Turquie (SHARE), en développant une méthode quantitative pour comparer les nombres prédits et observés de sites avec dépassement pendant la durée d'observation. La méthode développée s'appuie sur les travaux de Stirling & Gerstenberger (2010) et Albarello & D'Amico (2008). Les modèles sont évalués pour une large zone géographique en sélectionnant tous les sites et en sommant les durées d'observation à chaque site. L'objectif est de comprendre les possibilités et les limites de cette approche, car les durées d'observations sont courtes par rapport aux périodes de retour pertinentes en génie parasismique. Les résultats montrent que le modèle AFPS2006 est cohérent avec les observations du Réseau Accélérométrique Permanent (RAP) pour les accélérations entre 40 et 100 cm/s2 (temps de retour entre 50 et 200 ans). Le modèle MEDD2002 surestime l'aléa sismique pour un temps de retour de 100 ans. Ces résultats ne peuvent pas être extrapolés aux niveaux d'accélérations plus élevés. Pour des temps de retour plus longs (475 et 975 ans), il n'y a pas d'observation au dessus du seuil d'accélération. A l'heure actuelle en France, il n'est pas possible de tester les estimations probabilistes pour des niveaux d'accélérations utiles au génie parasismique. La méthode proposée a aussi été appliquée en Turquie. Les modèles d'aléa sismique peuvent être testés sur des durées d'observation plus longues et pour des niveaux d'accélération plus élevés qu'en France. Le modèle est testé pour différentes sélections de stations accélérométriques, différentes valeurs de la distance minimum entre stations, et différentes durées totales d'observations. Pour des accélérations entre 0.1 et 0.4 g, le modèle SHARE est cohérent avec les observations pour tous les tests. Pour des seuils plus bas, les résultats varient en fonction des décisions prises. Enfin, les modèles probabilistes d'aléa sismique en France ont été évalués à partir des intensités de la base de données SISFRANCE. Les périodes d'observations complètes sont estimées par une analyse statistique des données (I≥5, MSK). Nous avons sélectionné 25 sites avec des durées d'observations pour I≥5 variant entre 66 et 207 ans, localisés dans les zones les plus actives de France. Pour un temps de retour de 100 ans, le modèle MEDD2002 prédit un nombre de sites avec dépassement plus élevé que le nombre observé. Pour des temps de retour de 475 ans et plus longs, les modèles MEDD2002 et AFPS2006 ne peuvent pas être distingués car ils sont tous les deux compatibles avec les observations. Ces résultats basés sur les données d'intensité doivent être considérés de façon très prudente considérant les incertitudes sur la sélection des sites, sur la détermination des durées d'observations et la complétude, et sur l'équation utilisée pour convertir les intensités en accélérationsPSHA calculations rely on several models and assumptions in its components, such as the characterization of seismic sources, the establishment of recurrence laws in magnitude, and the choice of ground-motion prediction equations. The final output of a PSHA study is the hazard curve that gives annual rates of exceedances of different acceleration levels. All steps of the PSHA calculation bear uncertainties. Understanding the impact of these uncertainties on the final output of the PSHA is not straightforward. Until recently, little attention has been paid to testing the final output of PSHA models against observations. Acceleration datasets and intensity databases, partially independent from the PSHA calculations, can be used, as proposed in a handful of recent papers (Stirling & Gerstenberger 2006, Stirling & Gestenberger 2010, Albarello & D'Amico 2008). This study is aimed at testing PSH models in France (MEDD2002, AFPS2006 and SIGMA2012) and also in Turkey (SHARE), developing a quantitative method for comparing predicted and observed number of sites with exceedance over the lifetime of the network. This method builds on the studies of Stirling & Gerstenberger (2010) and Albarello & D'Amico (2008). All sites are sampled, observation time windows are stacked, and the PSHA is evaluated over a large geographical area at once. The objective is to understand the possibilities and limits of this approach, as observation time windows are short with respect to the return periods of interest in earthquake engineering. Results show that the AFPS2006 PSH model is consistent with the observations of the RAP accelerometric network over the acceleration range 40-100 cm/s2 (or 50-200 years of return periods). The MEDD2002 PSH model over-predicts the observed hazard for the return period of 100 years. For longer return periods (475 and 975 years), the test is not conclusive due to the lack of observations for large accelerations. No conclusion can be drawn for acceleration levels of interest in earthquake engineering. The proposed method is applied to Turkey. The PSH model can be tested using longer observation periods and higher accelerations levels than in France. The PSH model is tested for different selections of accelerometric sites, minimum inter-site distance and total observation period. For accelerations between 0.1 and 0.4g, the model is consistent with the observations for all tests. At lower acceleration levels, the agreement between the model and the observations varies depending on the decisions taken. Finally, the PSHA models in France are evaluated using the macroseismic intensity database (SISFrance). Completeness time windows are estimated from statistics on the intensity data (I≥5, MSK). Twenty-five sites are selected, with completeness time periods for I≥5 extending between 66 and 207 years, located in the highest active zones in France. At 100 years return period, MEDD2002 models predicts more sites with exceedances than the observed number of sites. At return periods higher than or equal to 475 years, both models AFPS2006 cannot be discriminated as both are consistent with observations. Considering the uncertainties on the selection of sites, on the determination of completeness time periods, and on the equation selected for converting intensities into accelerations, the results based on macroseismic intensities should be considered very carefully
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Neri, Caterina. "Prove su tavola vibrante di un silo metallico a fondo piano: analisi della risposta sismica mediante misurazioni ottiche." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18690/.
Full textAbstract:
La progettazione sismica di silos in acciaio a fondo piano contenenti materiale granulare rappresenta una sfida, in quanto risulta fortemente dipendente dall’interazione tra i grani e le pareti del silo. Le disposizioni normative EN 1998-4:2006 prevedono di considerare una massa efficace pari circa all’80% della massa totale insilata. Dalla teoria analitica proposta successivamente da Silvestri et al. 2012 e poi raffinata da Pieraccini et al. 2015, è emerso, però, che per silos tozzi risulterebbe sufficiente una massa efficace pari circa al 30-70% di quella totale. Al fine di verificare la validità di tale teoria, nel 2019 è stata realizzata una campagna sperimentale (progetto SERA – SILOS), su tavola vibrante di un silo in acciaio a fondo piano a grandezza naturale presso i laboratori di EUCENTRE (Pavia). A tal riguardo, si intendono riportare le metodologie utilizzate per analizzare e interpretare i dati acquisiti durante le fasi di: riempimento del silo con frumento tenero, test dinamici in configurazione a base fissa, test dinamici in configurazione a base isolata (con isolatori di tipo friction pendulum). In particolare vengono esaminati i risultati ottenuti da strumenti quali celle di pressione, accelerometri uniassiali, estensimetri e da strumenti acquisiti tramite videocamere ad alta risoluzione, quali i marker. Per la fase di riempimento si pongono in relazione i dati delle celle di pressione con la teoria statica proposta da Janssen (1895) e in parallelo si riporta l’andamento delle deformazioni sui montanti. Per i test dinamici, maggiori attenzioni vengono poste sulle metodologie numeriche applicate ai dati dei marker, atte ad ottenere le sollecitazioni sui montanti e sulla virola con lo scopo di valutare la risposta sismica del sistema silo-grano e del relativo meccanismo resistente. Tale elaborato rappresenta il frutto di un primo approccio al complesso processo di interpretazione dei risultati.
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Campelli, Davide. "Determinazione dell'assetto di un corpo rigido mediante il filtro complementare: analisi, implementazione e verifica sperimentale." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/22838/.
Full textAbstract:
Nel seguente elaborato di tesi vengono descritti l'algoritmo, l'implementazione e la verifica sperimentale di un filtro complementare basato sugli angoli di Eulero per la determinazione di assetto di un corpo rigido. Viene descritta la struttura dell'hardware utilizzato e trattata la teoria alla base di tale sensoristica e di tale metodologia di determinazione di assetto, assieme ai processi di implementazione, messa a punto (tuning) e verifica sperimentale, svolta in ambiente di laboratorio.
La prima parte dello sviluppo consiste nei procedimenti di calibrazione e di configurazione dei tre sensori triassiali presenti nella strumentazione utilizzata, ovvero accelerometro, magnetometro e giroscopio. Vengono riportati i risultati sperimentali che dimostrano la necessità di tali passaggi per ottenere risultati adeguati. La seconda fase di lavoro è invece incentrata sullo sviluppo del filtro complementare, sulla sua implementazione e verifica sperimentale, necessaria per quantificarne le prestazioni.
Come risultato del lavoro svolto, viene fornito un algoritmo per la determinazione d'assetto e un procedimento per la sua messa a punto con prestazioni garantite. Ciò permette una sua futura implementazione a bordo del banco prova Alma Test-Bed, al fine di verificare sistemi di controllo d'assetto per nanosatelliti 3U, svolta nel laboratorio dell'Università di Bologna.
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Gummesson, Linus, and Anton Ryman. "Fysisk aktivitet bland äldre personer som inte tränar : En jämförelse av subjektiv och objektiv mätmetod." Thesis, Umeå universitet, Avdelningen för fysioterapi, 2020. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:umu:diva-175065.
Full textAbstract:
Introduktion: Ett kostnadseffektivt sätt att kartlägga fysisk aktivitet (FA) är med hjälp av subjektiva mätmetoder som frågeformulär, till exempel socialstyrelsens indikatorfrågor för FA (FASTA). Dessa kan valideras mot objektiva mätinstrument (aktivitetsmätare), till exempel Actigraph GT3X+, men detta har ännu inte gjorts för FASTA-formuläret på den äldre populationen. Syfte: Syftet med studien var att undersöka samband mellan Socialstyrelsens indikatorfrågor om fysisk aktivitet och fysisk aktivitet uppmätt med Actigraph GT3X+ hos äldre personer som är friska men inte tränar. Metod: Sjuttio äldre personer (över 65 år) som var friska men inte tränade bar aktivitetsmätare (Actigraph GT3X+) under sin vakna tid i 7–8 dagar. I anknytning till detta fick deltagarna fylla i FASTA-formuläret. Formuläret består av två frågor där mängden vardagsmotion och fysisk träning under en typisk vecka uppskattas. Korrelation mellan uppmätt och uppskattad FA analyserades med hjälp av Spearman’s rho. Resultat: Måttlig korrelation upptäcktes mellan medelintensiv FA och självskattad vardagsmotion (rho=0.545, p<0.05). Övriga resultat nådde inte statistisk signifikans. Under aktivitetsmätningsperioden var deltagarnas uppmätta tid i medeltal 892 ± 63.0 minuter per valid dag och 5.59 ± 0.885 valida dagar per person. Konklusion: Hos äldre personer som är friska men inte tränar sågs måttligt korrelation mellan medelintensiv FA (MFA) uppmätt med Actigraph GT3X+ och FASTA-formulärets fråga om vardagsmotion. Sambandet mellan högintensiv FA (HFA) uppmätt med Actigraph GT3X+ och FASTA-formulärets fråga om fysisk träning var inte statistiskt signifikant. Mer framtida forskning behövs för att utveckla bättre metoder för att validera FASTA-formuläret på den äldre populationen.The Umeå High-Intensity Training Study
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Kovaleski, Joao Luiz. "Etude, modélisation et réalisation de capteurs d'accélération et force à base de polymère piézoélectrique PVF2." Grenoble 1, 1992. http://www.theses.fr/1992GRE10122.
Full textAbstract:
Le pvf2 s'avere bien adapte chaque fois que l'une ou moins de ses proprietes intrinseques est exploitee. En vue de la realisation de capteurs accelerometriques, nous avons etudie les proprietes du pvf2 et nous avons analyse le comportement d'une lame de pvf2 soumise a une contrainte de compression. Nous avons developpe des modeles electriques du pvf2 qui nous permettent d'effectuer des simulations a l'aide du logiciel spice. Ces modeles nous ont permis de definir les caracteristiques theoriques de nos capteurs que nous avons pu correler avec les resultats experimentaux. A la suite de ces etudes theoriques nous avons realise des capteurs accelerometriques. Parmi ceux-ci nous retiendrons l'accelerometre sismique et le capteur d'activite. Ces deux capteurs sont interessants car ils presentent des caracteristiques extremes, tant sur le plan metrologique que sur le plan dimensionnel. Enfin, nous avons aussi a partir des etudes faites sur les caracteristiques des accelerometres a masses inertielles developpe un capteur gyrometrique susceptible de delivrer des signaux proportionnels aux grandeurs liees a un mouvement de rotation. En nous basant sur les travaux de modelisation, nous avons explore le domaine des basses frequences. A partir d'un algorithme de lecture de charge pour aborder le domaine des mesures de forces statiques, nous avons developpe une implementation capable de restituer une image de la force statique appliquee
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Ruspi, Maria Luisa. "Studio della cinematica del nuoto a stile libero attraverso sensori inerziali." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/9952/.
Full textAbstract:
Analisi cinematica delle fasi del nuoto, velocità in vasca e body roll attraverso l'uso di sensori inerziali.
Implementazione di innovativi algoritmi di calcolo con l'utilizzo del filtro di Kalman 3D, matrici di rotazione e quaternioni per la determinazione dei parametri fondamentali del nuoto e della posizione del polso nel sistema di riferimento di torace.
Confronto dei risultati ottenuti mediante i diversi algoritmi e loro validazione con quelli ottenuti con l'uso della stereofotogrammetria.
Gli algoritmi possono essere generalizzati ad altri gesti motori.
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Laurendeau, Aurore. "Définition des mouvements sismiques "au rocher." Thesis, Grenoble, 2013. http://www.theses.fr/2013GRENU036/document.
Full textAbstract:
L'objectif de cette thèse vise à améliorer la définition des vibrations (« mouvement sismique ») sur des sites « durs » (sédiments raides ou rochers) liés à des scénarios (séismes de magnitude entre 5 et 6.5, distances inférieures à 50 kilomètres) représentatifs du contexte métropolitain français. Afin de contraindre ces mouvements sismiques sur sites « durs », une base de données accélérométriques a été construite, à partir des enregistrements accélérométriques japonais K-NET et KiK-net qui ont l'avantage d'être publiques, nombreux et de grande qualité. Un modèle de prédiction des mouvements sismiques (spectre de réponse en accélération) a été conçu à partir de cette nouvelle base. La comparaison entre modèles théoriques et observations montre la dépendance des vibrations sur sites rocheux à la fois aux caractéristiques de vitesse du site (paramètre classique décrivant la vitesse des ondes S dans les 30 derniers mètres) et aux mécanismes d'atténuation hautes fréquences (un phénomène très peu étudié jusque-là). Ces résultats confirment une corrélation entre ces deux mécanismes (les sites rocheux les plus mous atténuent plus le mouvement sismique à hautes fréquences) et nous proposons un modèle de prédiction du mouvement sismique prenant en compte l'ensemble des propriétés du site (atténuation et vitesse). Les méthodes nouvelles de dimensionnement dynamiques non linéaires (à la fois géotechniques et structurelles) ne se satisfont pas des spectres de réponse mais requièrent des traces temporelles. Dans le but de générer de telles traces temporelles, la méthode stochastique non stationnaire développée antérieurement par Pousse et al. 2006 a été revisitée. Cette méthode semi-empirique nécessite de définir au préalable les distributions des indicateurs clés du mouvement sismique. Nous avons ainsi développé des modèles de prédiction empiriques pour la durée de phase forte, l'intensité d'Arias et la fréquence centrale, paramètre décrivant la variation du contenu fréquentiel au cours du temps. Les nouveaux développements de la méthode stochastique permettent de reproduire des traces temporelles sur une large bande de fréquences (0.1-50 Hz), de reproduire la non stationnarité en temps et en fréquence et la variabilité naturelle des vibrations sismiques. Cette méthode présente l'avantage d'être simple, rapide d'exécution et de considérer les bases théoriques de la sismologie (source de Brune, une enveloppe temporelle réaliste, non stationnarité et variabilité du mouvement sismique). Dans les études de génie parasismique, un nombre réduit de traces temporelles est sélectionné, et nous analysons dans une dernière partie l'impact de cette sélection sur la conservation de la variabilité naturelle des mouvements sismiquesThe aim of this thesis is to improve the definition of vibrations ("seismic motion") on "hard" sites (hard soils or rocks) related to scenarios (earthquakes of magnitude between 5 and 6.5, distances less than 50 km) representative of the French metropolitan context.In order to constrain the seismic motions on "hard" sites, an accelerometric database was built, from the K-NET and KiK-net Japanese recordings which have the benefit of being public, numerous and high quality. A ground motion prediction equation for the acceleration response spectra was developed from this new database. The comparison between theoretical models and observations shows the dependence of vibration on rock sites in both the velocity characteristics of the site (classical parameter describing the S-wave velocity in the last 30 meters) and the high frequency attenuation mechanisms (a phenomenon little studied up to now). These results confirm a correlation between these two mechanisms (the high frequency seismic motion is more attenuated in the case of softer rock sites) and we propose a ground motion prediction equation taking into account all the properties of the site (attenuation and velocity).New methods of nonlinear dynamic analysis (both geotechnical and structural) are not satisfied with the response spectra but require time histories. To generate such time histories, the non-stationary stochastic method previously developed by Pousse et al. (2006) has been revisited. This semi-empirical method requires first to define the distributions of key indicators of seismic motion. We have developed empirical models for predicting the duration, the Arias intensity and the central frequency, parameter describing the frequency content variation over time. New developments of the stochastic method allow to reproduce time histories over a wide frequency band (0.1-50 Hz), to reproduce the non-stationarity in time and frequency and to reproduce the natural variability of seismic vibrations. This method has the advantage of being simple, fast and taking into account basic concepts of seismology (Brune's source, a realistic envelope function, non-stationarity and variability of seismic motion). In earthquake engineering studies, a small number of time histories is selected, and we analyze in the last part the impact of this selection on the conservation of the ground motion natural variability
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Vorwerg, Yvonne [Verfasser], Wieland [Akademischer Betreuer] Kiess, Susann [Akademischer Betreuer] Blüher, Matthias [Gutachter] Blüher, and Thomas M. [Gutachter] Kapellen. "Körperliche Aktivität im Kindergartenalter: Direkte Accelerometrie im Wochenverlauf und Assoziation zum Gewichtsstatus, dem Medienkonsum, soziodemographischen und sozioökonomischen Faktoren : Physical Activity in 3–6 Year Old Children Measured by SenseWear ProH: Direct Accelerometry in the Course of the Week and Relation to Weight Status, Media Consumption, and Socioeconomic Factors / Yvonne Vorwerg ; Gutachter: Matthias Blüher, Thomas. M. Kapellen ; Wieland Kiess, Susann Blüher." Leipzig : Universitätsbibliothek Leipzig, 2014. http://d-nb.info/1193748127/34.
Full text
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Drouet, Stéphane. "Analyse des données accélérimétriques pour la caractérisation de l'aléa sismique en France métropolitaine." Toulouse 3, 2006. http://www.theses.fr/2006TOU30062.
Full textAbstract:
Ce travail est consacré à l'étude des données accélérométriques de la france métropolitaine, issues du Réseau Accélérométrique Permanent (RAP), en cours d'installation depuis 1996, pour caractériser l'aléa sismique. Il existe de nombreux modèles empiriques de prédiction des mouvements forts valables pour les régions sismiquement très actives (USA, Japon. . . ), mais leur utilisation dans le contexte français nécessite la ré-évaluation de paramètres tels que les magnitudes et les conditions de site. Dans un premier temps, l'analyse des données de séismes modérés a permis d'établir une échelle homogène de magnitudes issues du moment sismique. Par ailleurs, les réponses de site des stations du réseau RAP ont été calculées pour les Pyrénées, les Alpes et le fossé Rhénan. Enfin, les phénomènes d'atténuation au niveau de la France semblent présenter des variations régionales. En se basant sur les résultats précédents, l'applicabilité de certains modèles empiriques de mouvements forts a été démontrée, à partir des séismes les plus importants enregistés par le RAPThe aim of this study is to analyse the vertical structure of the low troposphere during the ESCOMPTE campaign in relation with transport and diffusion of pollutants. This analysis shows the difficulty to define a boundary layer. It allows us to highlight a complexe superposition of several internal boundary layers, particularly near the coast. The study of the layer where pollution may be accumulated or diluted pointed out the fact that pollution is trapped near the surface, close to the coastline under sea-breeze conditions whereas it is advected over the mountains where the boundary layers are deeper. During sea-breeze conditions, the ozone concentration is paradoxically weak near the sources at the coastline (titration). Over the mountains, the strong developments of the boundary layers result in a mixing between the highly polluted low troposphere and the surface which enhances the ozone concentration
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Streng, Katja. "Erfassung der körperlichen Aktivität mittels Accelerometrie und Pedometrie." Doctoral thesis, 2019. https://nbn-resolving.org/urn:nbn:de:bvb:20-opus-185428.
Full textAbstract:
Accelerometrie und Pedometrie sind objektive Verfahren zur Erfassung körperlicher Aktivität, wobei die Accelerometrie die Intensität körperlicher Bewegung durch Messung der Beschleunigung zeitlich hochaufgelöst misst, während bei der Pedometrie die Zahl der Schritte, typischerweise über einen ganzen Tag, erfasst wird. Ziel dieser Studie war es, das Pedometer-Modell Omron HJ-322 und zwei Accelerometer-Modelle der Marke ActiGraph (Modell GT1M und dessen Nachfolger GT3X+) hinsichtlich ihrer Beschreibung von Aktivität unter Alltagsbedingungen miteinander zu vergleichen. Dies erfolgte durch das parallele Tragen der jeweiligen Geräte über 7 Tage durch 40 gesunden Probanden sowie 15 Mukoviszidose-Patienten, bei welchen die Aktivitätsmessung im Rahmen der Studie ACTIVATE-CF (internationale Multicenterstudie zur Untersuchung der Auswirkung körperlicher Aktivität auf den Krankheitsverlauf bei Mukoviszidose) durchgeführt wurde. Während eine Vergleichbarkeit zwischen beiden Accelerometer-Modellen gegeben ist, zeigten sich deutliche Unterschiede in der Schrittzählung zwischen Accelerometer und Pedometer. Starke Zusammenhänge zwischen der mittels Schrittzähler gemessenen Schrittzahl und verschiedenen Aktivitäts-Indikatoren der Accelerometer konnten nachgewiesen werdenWearable devices like accelerometers and pedometers provide an objective way to assess physical activity. Accelerometers provide detailed information on physical activity like duration, frequency and intensity, whereas pedometers measure daily step-count. The objective of this study was to analyze the comparability of one pedometer (Omron HJ-322) and two accelerometers (ActiGraph GT1M and its successor ActiGraph GT3X+), regarding the description of physical activity under free-living-conditions. 40 healthy participants wore these devices simultaneously for 7 days. Also activity-data was available from 15 patients with cystic fibrosis, who took part in the international multicenter study ACTIVATE-CF, a randomized controlled study that examines the effects of a partially supervised physical trainings on the lung functions of the patients. While there is a good comparability between both accelerometer-models, we saw a large difference between accelerometer- and pedometer-counted steps. Good correlations were obtained between the number of pedometer-steps and different accelerometer-measures
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Huang, Yu-ming, and 黃鈺茗. "A Pilot Study of the Effects of Mirror Therapy Augmented by Accelerometric Feedback in Stroke Rehabilitation." Thesis, 2017. http://ndltd.ncl.edu.tw/handle/39ewdz.
Full text
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Ellrichmann, Gisa [Verfasser]. "Vorkommen und Wertigkeit von Oberfrequenzen in der 24-Stunden-Elektromyographie und Accelerometrie bei Parkinson und essentiellem Tremor / vorgelegt von Gisa Ellrichmann." 2008. http://d-nb.info/988052652/34.
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Vorwerg, Yvonne. "Körperliche Aktivität im Kindergartenalter: Direkte Accelerometrie im Wochenverlauf und Assoziation zum Gewichtsstatus, dem Medienkonsum, soziodemographischen und sozioökonomischen Faktoren: Physical Activity in 3–6 Year Old Children Measured by SenseWear ProH: Direct Accelerometry in the Course of the Week and Relation to Weight Status, Media Consumption, and Socioeconomic Factors." Doctoral thesis, 2013. https://ul.qucosa.de/id/qucosa%3A12455.
Full textAbstract:
Background: Data on objectively measured physical activity (PA) in preschoolers are controversial. Direct accelerometry was performed in children aged 3–6 years, and differences in PA patterns over the course of the week were evaluated. Data were analyzed with gender, BMI, lifestyle, and socioeconomic parameters as covariates.
Methods: PA was measured in 119 children by the SensewearPro accelerometer and analyzed in the 92 (40 girls) that wore it for at least 4 days including one day of the weekend. Median measuring time in this group was 7 consecutive days (median/mean daily measuring time: 23.5 h/d and 21.8 h/d, respectively), corresponding to 834,000 analyzed minutes. PA questionnaires were completed by 103 parents and 87 preschool teachers to collect anthropometric, lifestyle, and socioeconomic data.
Results: Median daily PA (MET.3) was 4.3 hours (mean: 4.4 hours). Boys spent an estimated 52 min/week more being very active (MET.6) than girls (95% CI [6, 96] min/week, p = 0.02). PA was lower during the weekend (3.7 h/d) compared to weekdays (4.5 h/d), p = 361026), where a 95% CI for the difference is [0.5, 1.0] h/d. PA levels did not differ between overweight/obese children (median 4.7 h/d) and normal-weight peers (median 4.2 h/d). Daily media consumption increased with decreasing social class on weekdays (p = 0.05) and during the weekend (p = 0.01), but was not related to the amount of daily PA. A multivariate regression with BMI-SDS as independent variable and gender, age, amount of PA.6 MET, parental BMI, media time and socioeconomic status as explanatory variables revealed that only SES had a significant contribution.
Conclusion: The negative impact of obesity-promoting factors in older children is rather low for preschoolers, but there is evidently a gradient in PA between weekdays and weekends already in this age group. Weight status of preschoolers is already considerably influenced by SES, but not physical activity levels.