Auswahl der wissenschaftlichen Literatur zum Thema „G-087“
Geben Sie eine Quelle nach APA, MLA, Chicago, Harvard und anderen Zitierweisen an
Inhaltsverzeichnis
Machen Sie sich mit den Listen der aktuellen Artikel, Bücher, Dissertationen, Berichten und anderer wissenschaftlichen Quellen zum Thema "G-087" bekannt.
Neben jedem Werk im Literaturverzeichnis ist die Option "Zur Bibliographie hinzufügen" verfügbar. Nutzen Sie sie, wird Ihre bibliographische Angabe des gewählten Werkes nach der nötigen Zitierweise (APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver usw.) automatisch gestaltet.
Sie können auch den vollen Text der wissenschaftlichen Publikation im PDF-Format herunterladen und eine Online-Annotation der Arbeit lesen, wenn die relevanten Parameter in den Metadaten verfügbar sind.
Zeitschriftenartikel zum Thema "G-087"
Panurach, Teresa, Ryan Urquhart, Jay Strader, Laura Chomiuk, Arash Bahramian, Craig O. Heinke, Thomas J. Maccarone, James C. A. Miller-Jones und Gregory R. Sivakoff. „Tracking the Enigmatic Globular Cluster Ultracompact X-Ray Binary X1850–087: Extreme Radio Variability in the Hard State“. Astrophysical Journal 946, Nr. 2 (01.04.2023): 88. http://dx.doi.org/10.3847/1538-4357/acc4bf.
Der volle Inhalt der QuelleKweon, Suc-hyun, Jin sung Park und Byung Ha Park. „Sarcopenia and Its Association With Change of Bone Mineral Density and Functional Outcome in Old-Aged Hip Arthroplasty Patients“. Geriatric Orthopaedic Surgery & Rehabilitation 13 (Januar 2022): 215145932210928. http://dx.doi.org/10.1177/21514593221092880.
Der volle Inhalt der QuelleGourley, K. M., J. C. Woodworth, J. M. DeRouchey, M. D. Tokach, S. S. Dritz und R. D. Goodband. „087 Determining the phosphorus release for Natuphos E 5000 G phytase for nursery pigs“. Journal of Animal Science 95, suppl_2 (01.03.2017): 41. http://dx.doi.org/10.2527/asasmw.2017.087.
Der volle Inhalt der QuelleEryilmaz, G., C. Salcini, B. Onen Unsalver, I. Gogcegoz und E. Saglam. „P.1.g.087 Hyperammonemic encephalopathy caused by combined electroconvulsive therapy and valproate use“. European Neuropsychopharmacology 23 (Oktober 2013): S241. http://dx.doi.org/10.1016/s0924-977x(13)70374-2.
Der volle Inhalt der QuelleChapagain, Tika Ram, Surendra Prasad Yadav, Sabita Sharma und Surendra Lal Shrestha. „Improvement of Productivity and Quality of Nepalese Tomato Genotypes Using Black Polyethylene Film as Mulching Material“. Asian Journal of Agricultural and Horticultural Research 10, Nr. 2 (27.02.2023): 33–40. http://dx.doi.org/10.9734/ajahr/2023/v10i2224.
Der volle Inhalt der QuelleKhlebnikova, N., und N. Krupina. „P.1.g.087 Long-term behavioural effects of neonatal administration of the dipeptidyl peptidase-IV inhibitors diprotin A and sitagliptin“. European Neuropsychopharmacology 24 (Oktober 2014): S254. http://dx.doi.org/10.1016/s0924-977x(14)70398-0.
Der volle Inhalt der QuelleScheidt, Peter C., Barry I. Graubard, Howard J. Hoffman, Dolores A. Bryla, Karin B. Nelson, Deborah G. Hirtz und Lawrence M. Gartner. „Intelligence at Six Years in Relation to Neonatal Bilirubin Level: Follow-up of The National Institute of Child Health and Human Development Clinical Trial of Phototherapy“. Pediatrics 87, Nr. 6 (01.06.1991): 797–805. http://dx.doi.org/10.1542/peds.87.6.797.
Der volle Inhalt der QuelleWong, Ka-Chun, Wai-Yin Pang, Xin-Lun Wang, Sao-Keng Mok, Wan-Ping Lai, Hung-Kay Chow, Ping-Chung Leung, Xin-Sheng Yao und Man-Sau Wong. „Drynaria fortunei-derived total flavonoid fraction and isolated compounds exert oestrogen-like protective effects in bone“. British Journal of Nutrition 110, Nr. 3 (10.01.2013): 475–85. http://dx.doi.org/10.1017/s0007114512005405.
Der volle Inhalt der QuelleElimam, M. E., und E. R. Ørskov. „Factors affecting the fractional outflow of protein supplements from the rumen 3. Effects of frequency of feeding, intake of water induced by the addition of sodium chloride, and the particle size of protein supplements“. Animal Science 40, Nr. 2 (April 1985): 309–13. http://dx.doi.org/10.1017/s0003356100025423.
Der volle Inhalt der QuelleMills, S. J., A. R. Kampf, J. Sejkora, P. M. Adams, W. D. Birch und J. Plášil. „Iangreyite: a new secondary phosphate mineral closely related to perhamite“. Mineralogical Magazine 75, Nr. 2 (April 2011): 327–36. http://dx.doi.org/10.1180/minmag.2011.075.2.327.
Der volle Inhalt der QuelleDissertationen zum Thema "G-087"
Rigo, Riccardo. „The fine architecture of guanine-rich regions within oncogene promoters“. Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2018. http://hdl.handle.net/11577/3427311.
Der volle Inhalt der QuelleDa, Ros Silvia. „Oncogene c-KIT: promoter region and downstream effectors as novel therapeutic targets“. Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2016. http://hdl.handle.net/11577/3424508.
Der volle Inhalt der QuelleUna delle promettenti strategie anticancro prevede il blocco delle funzioni di quei geni essenziali per la proliferazione cellulare. Tra questi geni c-KIT - V-Kit Hardy-Zuckerman 4 Feline Sarcoma Viral Oncogene Homolog – costituisce un interessante bersaglio. c-KIT codifica per un recettore tirosin chinasico coinvolto nella regolazione della crescita e proliferazione cellulare nonché della progressione di alcuni tumori. E’ stato confermato che la sua espressione è cruciale in quelle forme di leucemia, mastocitosi, tumore gastrointestinale stromale e tumore ai polmoni associate a mancata regolazione di c-KIT. Anche il più comune tumore alla pelle nel cane – mast cell tumor MCT – presenta mutazioni e/o sovraespressione di c-KIT. Per questo il cane è considerato un solido modello animale. In questo lavoro vengono studiate due strategie al fine di impedire l’attività proliferativa di questo oncogene. La prima di queste strategie si basa sull’induzione di strutture non canoniche del DNA nella regione promotoriale al fine di ostacolare l’espressione genica. Infatti, nella regione promotoriale del gene c-KIT sono state identificate due sequenze ricche in guanine (KIT1_man e KIT2_man). In questo lavoro caratterizziamo la regione promotoriale del gene nel cane in termini di sequenza e di equilibri conformazionali in condizioni fisiologiche. I nostri risultati dimostrano che le caratteristiche conformazionali della sequenza KIT1 nel cane sono confrontabili con quelle nell’uomo. Le due isoforme di KIT2 identificate nel cane presentano invece una diversa distribuzione di conformazioni rispetto alla sequenza KIT2 nell’uomo. Queste diversità permettono di considerare KIT1 e KIT2 due distinti bersagli e quindi i possibili ligandi per G-4 possono essere sintetizzati in modo da riconoscere preferenzialmente l’una o l’altra sequenza. A tal fine una libreria di composti di strutture chimiche diverse (derivati di antracene, antracenedione, indolo, chinolina, isochinolina, fluorenone e di diammidi eterocicliche) è stata testata per valutarne la capacità di legame a queste particolari sequenze G-4. All’interno di questa libreria sono stati selezionati 3 composti, due derivati dell’antracenedione (Bal1,5 e Bapl2,6) e uno dell’antracene (Bis1,8). Tecniche diverse - Fluorescent Intercalator Displacement, Fluorescence melting studies, titolazioni CD, Surface Plasmon Resonance e Polymerase Stop Assay – sono state usate per comprenderne l’interazione con le strutture G-4 di KIT. Dai risultati emerge che Bal1,5 lega efficientemente tutte le sequenze testate, mentre Bapl2,6 e Bis1,8 legano preferenzialmente le sequenze KIT2. Inoltre è stato registrato un livello simile di citotossicità e blocco della trascrizione di KIT nelle cellule trattate con Bal1,5. Nel secondo approccio, invece, gli effettori a valle di c-KIT vengono considerati come potenziali bersagli terapeutici. Tra questi effettori abbiamo studiato FER. Durante il 3° anno del mio Dottorato ho trascorso 7 mesi presso il Centre de Recherche en Cancérologie de Marseille (France) nel gruppo del Dr. P. Dubreuil. Lo scopo di questo progetto era quello di confermare la funzione onco soppressiva di FER. Per questo motivo sono stati usati fibroblasti da embrioni di topo MEFs alcuni nativi e altri privati del gene fer. Entrambe queste due tipologie di fibroblasti sono state immortalizzate con il retrovirus SV40. Silenziando il gene fer è stata osservata una crescita incontrollata dei fibroblasti nel test di inibizione di contatto. Ma al momento non è stato possibile spiegare questa osservazione a livello molecolare. Infatti non sono state osservate differenze nei meccanismi molecolari tra le cellule con fer e quelle in cui il gene è stato silenziato. In conclusione, i risultati qui presentati dimostrano che le strutture G-quadruplex a livello promotoriale costituiscono un promettente bersaglio al fine di prevenire la trascrizione dell’oncogene KIT. Per quanto riguarda FER, sono invece necessari ulteriori studi per avvalorare il suo ruolo onco soppressivo.
Marson, Giuseppe. „DNA, variations on the theme“. Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2013. http://hdl.handle.net/11577/3423105.
Der volle Inhalt der QuelleIl dogma fondante della biologia molecolare afferma che le informazioni genetiche sono decodificate attraverso un ordinato flusso logico, che parte dal DNA e passando attraverso il RNA arriva alla sintesi proteica. Per lungo tempo, all’interno di questo assunto, il DNA è stato esclusivamente considerato come il deposito biochimico delle informazioni genetiche. Con un ottica totalmente differente, in questo lavoro di tesi di dottorato presenterò tre aspetti, differenti ma complementari dell’intero repertorio funzionale del DNA. La prima sezione di questa tesi è rivolta ad un dettagliato studio degli aptameri leganti la trombina, ovvero sequenze non fisiologiche di DNA capaci di riconoscere selettivamente il target proteico in funzione di una specifica conformazione formata da quartetti di polideossiguanosine. Mediante una precisa caratterizzazione biofisica dei polimorfismi strutturali e dei profili di legame abbiamo potuto proporre delle solide ipotesi sul ruolo degli elementi modulari che ne compongono l’architettura molecolare, al fine di razionalizzare ed eventualmente incrementarne la capacità di riconoscimento del substrato proteico. Diversamente, porzioni di DNA capaci di autoassemblarsi in quartetti di guanosina sono state identificate all’interno del genoma umano. Alcune tra queste sono state descritte come straordinari interruttori biochimici capaci di regolare i processi tumorali. Nello specifico, l’espressione dell’oncogene c-Myc è fortemente controllata attraverso la formazione di strutture di DNA non canoniche all’interno del suo promotore. Questo equilibrio conformazionale del promotore tra una forma inattiva trascrizionalmente (struttura a quartetti di guanosina) ed una attiva (la canonica forma a doppia elica) è assistito e modulato da svariate proteine nucleari. Nella seconda parte del mio lavoro di tesi presenterò uno studio inerente all’espressione eterologa, la purificazione proteica del prodotto ricombinante e la caratterizzazione biochimica dei domini funzionali della nucleolina umana, una proteina nucleolare capace di inibire la trascrizione dell’oncogene c-Myc attraverso un peculiare riconoscimento del suo promotore nella sua forma silente. Questo approccio è stato perseguito al fine di porre le prime basi per l’identificazione del meccanismo di riconoscimento proteina – DNA, fortemente implicato nella soppressione tumorale. Anche se rivoluzionaria, l’idea che le informazioni genetiche siano codificate solamente all’interno della sequenza del DNA, secondo un meccanismo che contempla le proteine solo come “lettori” di questo codice, appare un concetto decisamente desueto. Il DNA cromosomiale, infatti, è organizzato su strutture proteiche (istoni) per le quali è stato esclusa una funzione esclusivamente “strutturale”. E’ stato dimostrato, infatti, che tali proteine sono soggette ad una serie di modifiche post trasduzionali che regolano attivamente l’attivazione e l’inibizione della trascrizione del DNA. Nell’ultima sezione presenterò uno studio finalizzato a chiarire i dettagli molecolari del riconoscimento tra un frammento istonico e i domini funzionali dell’effettore atORC1b (origin recognition complex 1b di arabidopsis thaliana). L’identificazione dei meccanismi molecolari mediante i quali distinti moduli proteici riconoscono le specifiche modificazioni istoniche rappresenta un passaggio chiave nella comprensione di fondamentali processi cellulari come la trascrizione, la ricombinazione cromosomiale e la riparazione del DNA. Nello specifico, il nostro studio ha evidenziato come i domini PHD e BAH dell’ORC1b, opportunamente combinati, possono agire come moduli di lettura del frammento N-terminale dell’istone 3 nella sua specifica forma non metilata. Tale evidenza, per la prima volta, dimostra una correlazione diretta tra il grado di metilazione dell’istone e il ruolo epigenetico dell’ORC1b, precedentemente noto come regolatore indiretto della trascrizione solamente in funzione di interazione specifiche con fattori eterocromatinici.
Ribaudo, Giovanni. „Synthesis, characterization and biophysical evaluation of novel G-Quadruplex stabilizing agents“. Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2015. http://hdl.handle.net/11577/3423890.
Der volle Inhalt der QuelleSequenze di DNA particolarmente ricche di guanine e potenzialmente in grado di formare strutture di tipo G-quadruplex sono diffuse sia nel genoma umano che in quello di altre specie. Il telomero ne rappresenta un esempio ormai largamente discusso e costituisce tuttora un interessante obiettivo nella strategia antitumorale basata sulla inibizione indiretta della telomerasi tramite stabilizzazione di G-quadruplex. Va comunque considerato che nel genoma umano sono state individuate oltre 376000 sequenze di questo tipo, ossia con la peculiarità di essere ricche in guanine, con una localizzazione preferenziale in alcune regioni rappresentate dai proto-oncogeni. In questo ambito i G-quadruplex potrebbero agire come interruttori di accensione e spegnimento, o di regolazione, della trascrizione di tali sequenze; il DNA strutturato generalmente non viene infatti processato dagli enzimi coinvolti. I G-quadruplex sono stati descritti in letteratura quali regolatori di molti processi cellulari di rilievo come l'allineamento cromosomico, la replicazione, la trascrizione e la ricombinazione del genoma. Recentemente, inoltre, la ricerca nell’ambito della stabilizzazione del G-quadruplex si è affacciata all’ambito antivirale. Ad esempio BRACO-19, uno stabilizzatore di G-quadruplex a struttura acridinica, ha mostrato effetti anti-HIV-1 ed in generale la capacità di interagire con G-quadruplex costituiti da acidi nucleici a base di DNA, RNA o ibridi. Lo scopo del progetto di ricerca è costituito dalla sintesi di piccole molecole che agisconocome potenziali stabilizzatori di acidi nucleici strutturati in G-quadruplex. Le molecole che sono state sintetizzate nel corso di questo progetto condividono, in generale, alcuni motivi strutturali comuni a composti riportati in letteratura quali antrachinoni, antraceni, naftalenediimmidi, acridine; gli schemi di sintesi sono inoltre stati progettati per riprendere le caratteristiche chimico-strutturali di un composto precedentemente sintetizzato dal gruppo di ricerca del Prof. Zagotto che ha mostrato una notevole capacità nello stabilizzare il DNA G-quadruplex. Tecniche avanzate e complementari quali modellistica molecolare, fluorescence melting, studi di legame ESI-MS e ion mobility MS sono state impiegate per lo studio della capacità delle molecole sintetizzate di interagire con il DNA e di stabilizzare tale particolare struttura. Gli esperimenti hanno messo in luce il ruolo di alcuni aspetti strutturali dei composti sintetizzati, come ad esempio le proprietà conformazionali, nell'influenzare l'efficacia nella stabilizzazione del quadruplex. La ricerca ha permesso infine di ottenere interessanti informazioni di relazione struttura-attività e di inviduare composti con una promettente capacità di stabilizzare il G-quadruplex.
Pivetta, Claudia. „Nuovi agenti antineoplastici basati sull'inibizione selettiva della DNA telomerasi“. Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2008. http://hdl.handle.net/11577/3425160.
Der volle Inhalt der QuelleDi, Antonio Marco. „New Molecular Devices for Selective Structural Modifications of G-Quadruplex Folded Oligonucleotides“. Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2011. http://hdl.handle.net/11577/3427493.
Der volle Inhalt der QuelleNell’ultimo decennio un sempre più crescente interesse è stato rivolto nei confronti del riconoscimento selettivo dei quartetti di guanina (G-quadruplex), strutture supramolecolari in grado di auto-assemblarsi in condizioni fisiologiche da oligonucleotidi ricchi di residui guaninici. La ragione di ciò risiede nel fatto che tali strutture sembrano agire come regolatori di processi a livello cellulare. Infatti, esistono svariati esempi in cui, soprattutto in vitro, molecole o anticorpi in grado di riconoscere e stabilizzare quartetti di guanina influenzino drasticamente il processo biologico in cui l’oligonucleotide stesso è implicato. L’inibizione indiretta della telomerasi e gli studi dell’effetto sulla trascrizione di oncogeni ne rappresentano le applicazioni più importati, assieme ai più recenti effetti sulla traduzione di RNA. Ciò rende G-quadruplex un vero e proprio target terapeutico per lo sviluppo di nuove terapie antitumorali. Questo lavoro nasce con lo scopo di creare una nuova generazione di leganti di G-4 che manifestino proprietà alchilanti attivabili mediante protocolli biocompatibili. Proprietà alchilanti non intrinseche, ma attivabili attraverso modifiche chimiche e fisiche, permetterebbero un controllo temporale del processo di alchilazione. Tali molecole agirebbero pertanto da veri e propri dispositivi molecolari preconcentrandosi sul target e stabilizzando il complesso attraverso interazioni non covalenti per poi, mediante attivazione, generare la specie alchilante così da ancorare fortemente la molecola all’oligonucleotide. Queste caratteristiche renderebbero il danno indotto irreversibile o non riparabile dai comuni processi cellulari, aumentando notevolmente l’efficacia di azione in termini di effetti farmaco-biologici. L’idea pertanto è quella di sfruttare le proprietà di riconoscimento di alcuni tra i leganti noti in letteratura equipaggiandoli, però, con una specie alchilante silente, il cui rilascio può essere controllato temporalmente mediante azione fisica o chimica. Questo nuovo tipo di molecole rappresenterebbe pertanto una classe di leganti irreversibili di G-4, mai progettata in precedenza. Per far ciò la molecola da sintetizzare deve possedere: 1) una superficie aromatica estesa ed elettron-povera che conferisca le proprietà di riconoscimento molecolare attraverso interazioni di π stacking con il target biologico. 2) un precursore di una specie alchilante che presenti una scarsa o assente reattività intrinseca modulabile mediante attivazione, possibilmente compatibile con condizioni fisiologiche. 3) una porzione molecolare facilmente modificabile per interazioni con il substrato o per attivazione chimica, che funga da “grilletto” della reattività del precursore alchilante. Nella fattispecie ci siamo concentrati sulla derivatizzazione di strutture, che dalla letteratura risultano dei buoni leganti di G-4, come Naftalendiimidi (NDI) o Naftalimmidi (NI), variamente sostituite con dei precursori di alchilanti tipo chinone metide (QM). Questi ultimi risultano particolarmente adatti a questo scopo in quanto posso essere generati da precursori molto stabili, attraverso dei protocolli di attivazione biocompatibili. Soprattutto risultano elettrofili la cui reattività è modulabile variando la natura elettronica del precursore stesso. In questo lavoro di tesi descriviamo la sintesi, la reattività e gli studi di interazione con oligonucleotidi ripegabili a strutture tipo G-4, delle molecole progettate e preparate nel corso del dottorato di ricerca. Particolare enfasi verrà posta sull’effetto indotto dal danno da alchilazione osservato e sulle potenziali applicazioni sia terapeutiche che diagnostiche. Inoltre descriveremo brevemente un progetto parallelo svolto durante il periodo trascorso all’Università di Cambridge, presso il gruppo di ricerca del Prof. Balasubramanian.
Cantone, Sara. „A new conception of polymeric supports for the solid phase peptide synthesis: rigidity and porosity as determinant factors for the success in industrial applications“. Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2008. http://hdl.handle.net/10077/2628.
Der volle Inhalt der QuelleIn questo studio di tesi sono stati sviluppati ed ottimizzati nuovi supporti rigidi per la sintesi in fase solida in collaborazione con l’azienda Resindion srl. (Mitsubishi Chemical Corporation). Tali supporti, denominati Synbeads, sono stati poi caratterizzati dal punto di vista chimico e fisico ed applicati alla sintesi peptidica in fase solida. La parte iniziale dello studio si è concentrata sulla messa a punto del processo di polimerizzazione in modo da ottenere dei polimeri Synbeads caratterizzati da un grado di porosità ottimale e da una omogenea distribuzione del diametro particellare. Questi due parametri infatti influiscono notevolmente sull’applicabilità dei polimeri per sintesi su fase solida: - il grado di porosità, nei polimeri rigidi e che quindi non rigonfiano in solvente, deve garantire un buon trasferimento di massa dei reagenti e nello stesso tempo assicurare una buona resistenza dei polimeri stessi allo stress meccanico - la distribuzione particellare deve essere compresa in un ben definito range di diametro, in modo da permettere l’utilizzo dei Synbeads anche in sistemi automatizzati, senza che vi siano presente né particelle fini che potrebbero intasare i filtri, né particelle di dimensioni troppo grandi che potrebbero rendere difficoltoso il trasferimento delle stesse nei sistemi automatici. La successiva fase di ottimizzazione dei Synbeads si è concentrata su altri due parametri molto importanti, ossia la lunghezza dello spaziatore tra la matrice polimerica e il gruppo funzionale e la densità di gruppi funzionali presenti sui polimeri: - una distanza ottimale del gruppo funzionale dalla matrice del polimero ne garantisce la completa accessibilità chimica, evitando problematiche legate all’ingombro sterico - la densità di gruppi funzionali deve assicurare sia una buona capacità di carico (mmoli di gruppi funzionali per gdry di polimero) sia una completa accessibilità chimica di tutti i gruppi funzionali presenti sul polimero. In seguito a questo studio di ottimizzazione sono stati preparati i Synbeads con gruppo funzionale amminico (Synbeads A310). Partendo quindi dalle caratteristiche chimico-fisiche ottimizzate per la produzione dei Synbeads A310, sono stai messi a punto dei protocolli per la preparazione e la caratterizzazione dei altri Synbeads recanti gruppi funzionali diversi, ossia clorometilenici, bromometilenic, carbossilici ed idrossilici. Successivamente, i Synbeads A310 sono stati funzionalizzati con diversi linker che ne permettano applicazioni diverse nella sintesi in fase solida. Infatti, i Synbeads recanti i linker sono stati utilizzati per la preparazione da diversi Fmoc-AA-Wang-Synbeads e per la sintesi di un pentapeptide. Questo pentapeptide costituisce la sequenza dei primi cinque aminoacidi del Fuzeon®, un peptide che presenta attività inibitoria nei confronti dell’HIV. L’applicazione dei Synbeads è stata studiata anche per quanto riguarda il loro possibile utilizzo nella sintesi peptidica automatizzata con l’impiego di microonde, in particolare nel sistema Liberty CEM®. Grazie alle caratteristiche chimico-fisiche dei Synbeads e alla messa a punto di protocolli sintetici adatti a questi polimeri rigidi, si è potuto ottenere il prodotto desiderato con buone rese e un elevato grado di purezza. Nella parte finale di questo studio di tesi è stata indagata la distribuzione dei gruppi funzionali all’interno della matrice dei Synbeads. Combinando la tecnica ATR-FT IR con luce convenzionale e con luce di sincrotrone è possibile seguire la diffusione dei reagenti all’interno della matrice polimerica e verificare l’omogeneità della matrice stessa. Dopo aver messo a punto questa metodologia analitica, che permette un’indagine approfondita di ciò che avviene all’interno della matrice dei polimeri rigidi non trasparenti, un altro approccio analitico è stato sviluppato. Al fine di poter verificare in modo più rapido l’omogeneità della matrice polimerica, sezioni di Synbeads funzionalizzati con diverse concentrazioni di fluoresceina sono stati analizzati, permettendo in tal modo di verificare anche la distribuzione dei gruppi funzionali. Questo studio di dottorato quindi ha permesso di ottenere una nuova classe di polimeri rigidi per la sintesi su fase solida, i Synbeads, che hanno dimostrato di permettere l’ottenimento di ottimi risultati sia nella sintesi classica che in quella assistita da microonde. Nuovi approcci analitici sono stati studiati e applicati per verificare l’omogeneità della matrice polimerica e seguire i fenomeni di diffusione all’interno della matrice stessa. In tal modo, i Synbeads presentano un ottimo potenziale per un’applicazione su larga scala in processi industriali.
XX Ciclo
1979
MELEDDU, RITA. „Synthesis of different series of small molecules targeting HIV-1 RT, Candida albicans, MAO and G-Quadruplex“. Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2013. http://hdl.handle.net/11584/266235.
Der volle Inhalt der QuelleGreco, Maria Laura. „Conformational switch of oncogene promotorial sequences towards non-canonical DNA secondary structures“. Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2015. http://hdl.handle.net/11577/3424026.
Der volle Inhalt der QuelleMolti studi dimostrano che l’assunzione di strutture “non canoniche” da parte della molecola di DNA sia coinvolto in molti importanti processi biologici che regolano la proliferazione cellulare e l’espressione proteica. In particolare, è stata dimostrata l’implicazione di una di queste particolari strutture secondarie, chiamata G-quadruplex (G4), nel blocco della progressione del cancro. La struttura G4 è propria di sequenze di DNA ricche in guanine consecutive che assemblandosi tramite legami di Hoostein, formano piani di tetradi di guanine impilati tra loro. Questa particolare conformazione si forma prevalentemente lungo i tratti terminali dei cromosomi, i telomeri, ma anche lungo siti promotoriali di diversi oncogeni coinvolti in molti tipi di cancro. La formazione del G4 porta ad una sorta di ingombro sulla molecola di DNA che inibisce l’elongazione del telomero e i processi di trascrizione. Questo porta ad uno “spegnimento” di questi meccanismi che sono direttamente coinvolti nello sviluppo del cancro. Molti fattori possono influenzare gli equilibri delle conformazioni G4, per esempio, le condizioni saline, la temperatura, il pH, il legame con specifiche proteine, così come la presenza di cosoluti. Inoltre, la struttura globale del G4 é rigorosamente dipendente dalla sequenza oligonucleotidica. Pertanto, diverse strutture G4 possono essere identificate a livello cellulare. In questo progetto, è stato condotto uno studio conformazionale di regioni promotoriali degli oncogeni EGFR e BRAF, dal momento che, su questi oncogeni è stata riscontrata la presenza di regioni “G-rich” (ricche in guanine) potenzialmente in grado di assumere una struttura G4. In particolare, sono state analizzate le sequenze a partire dalle posizioni -272, -37 di EGFR e -176 di BRAF dal “transcription start site” (sito di inizio della trascrizione). Finora, non sono presenti dati in letteratura riguardanti la caratterizzazione strutturale di queste sequenze in soluzione. Con questo studio, è stata dimostrata la capacità delle suddette sequenze di assumere una conformazione G4 nelle idonee condizioni sperimentali e soprattutto in un ambiente che mimi quello fisiologico (150mM KCl e pH 7.5). Poiché gli oncogeni sono sequenze a doppio filamento, anche la conformazione i-motif assunta dal filamento complementare ricco in citosine (“C-rich”) può essere coinvolta nella regolazione del processo di trascrizione genica. Tuttavia, sinora non è stata riscontrata alcuna rilevanza fisiologica della conformazione i-motif. In questo lavoro, è stata caratterizzata anche la conformazione assunta dal filamento “C-rich”, in particolare se essa possa esistere in condizioni fisiologiche e se fosse in grado di destabilizzare la doppia elica insieme al G4. I dati ottenuti dimostrano che in condizioni fisiologiche la forma prevalente è il doppio filamento. Tuttavia, è stato dimostrato come alcuni ligandi siano in grado di spostare l’equilibrio del DNA dalla sua forma di doppia elica-B, verso le conformazioni non canoniche. È stato infatti condotto uno studio su due librerie di composti con lo scopo di evidenziare un composto selettivo ed efficace. Ci siamo focalizzati su derivati antrachinonici e di naftalendiimidi noti come efficaci ligandi per il G4. Questi composti sono stati prima testati su diversi templati G4, noti per essere dei modelli validati per lo studio di binding sul G4. Quindi la loro efficienza sul G4 è stata poi comparata a quella sul doppio filamento. I derivati più selettivi verso il G4 sono stati poi testati su G4 oncogenici. Sebbene una continuazione dello studio fosse necessaria per identificare un composto “lead”, con questo lavoro è stato dimostrato come l’uso di una sostituzione asimmetrica sull’anello aromatico possa implementare la selettività tra più G4. Infine, per identificare la formazione del G4 in vivo, è stata messa a punto una nuova tecnica che consiste in un protocollo di footprinting in vivo. Questo lavoro, svolto nell’Università del Mississippi, Oxford, MS (USA) sotto la supervisione della dr.ssa Tracy A. Brooks, dovrebbe fornire nuovi sviluppi per la formazione del G4 nelle cellule in accordo con le loro condizioni fisiologiche
CIANCIMINO, Cristina. „Synthesis of Azole-Heterocycles as Potential Antitumor and/or Antiviral Agents“. Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2014. http://hdl.handle.net/10447/90986.
Der volle Inhalt der QuelleBücher zum Thema "G-087"
V, Efremov A., Hrsg. Aktualʹnye problemy upravlenii︠a︡ prot︠s︡essom sozdanii︠a︡ zdorovʹesberegai︠u︡shcheĭ obrazovatelʹnoĭ sredy v uchrezhdenii︠a︡kh profobrazovanii︠a︡ KhMAO-I︠U︡gry: Sbornik tezisov, dokladov i vystupleniĭ na okruzhnoĭ nauchno-prakticheskoĭ konferent︠s︡ii v g. Surgute, 08-09.02.06 g. Khanty-Mansiĭsk: Okruzhnoĭ in-t povyshenii︠a︡ kvalifikat︠s︡ii i razvitii︠a︡ regionalʹnogo obrazovanii︠a︡, 2006.
Den vollen Inhalt der Quelle findenColoquio Internacional de Crítica Literaria "Tomás G. Escajadillo" (2009 Lima, Peru). Tomás G. Escajadillo: Aportes a la crítica y a los estudios literarios : Actas del Coloquio Internacional de Crítica Literaria "Tomás G. Escajadillo", Lima, 08-10 de julio del 2009. [Lima]: Universidad Nacional Mayor de San Marcos, Facultad de Letras y Ciencias Humanas, 2011.
Den vollen Inhalt der Quelle findenĖriashvili, N. D., und N. M. Korshunov. Nauchnyĭ kommentariĭ k Federalʹnomu zakonu RF "O gosudarstvennykh i munit︠s︡ipalʹnykh unitarnykh predprii︠a︡tii︠a︡kh": Ot 14 noi︠a︡bri︠a︡ 2002 g. no. 161-FZ : v red. Federalʹnogo zakona ot 08 dekabri︠a︡ 2003 g. no. 169-FZ. Moskva: I︠U︡NITI, 2006.
Den vollen Inhalt der Quelle findenRepublic, Dominican. Ley no. 41-08: Sobre la función pública : Crea la Secretaría de Administración Pública : G. O. no. 14458 del 25 de enero del 2008. Santo Domingo, República Dominicana: Editora Centenario, 2008.
Den vollen Inhalt der Quelle findenD, Solovʹev V., Baranov V. A und Kazanskiĭ gosudarstvennyĭ universitet, Hrsg. Sovremennye informat︠s︡ionnye tekhnologii i pisʹmennoe nasledie: Ot drevnikh tekstov k ėlektronnym bibliotekam : El'Manuscript-08 : materialy mezhdunarodnoĭ nauchnoĭ konferent︠s︡ii, Kazanʹ, 26-30 avgusta 2008 g. Kazanʹ: Kazanskiĭ gos. universitet, 2008.
Den vollen Inhalt der Quelle findenD, Solovʹev V., Baranov V. A und Kazanskiĭ gosudarstvennyĭ universitet, Hrsg. Sovremennye informat︠s︡ionnye tekhnologii i pisʹmennoe nasledie: Ot drevnikh tekstov k ėlektronnym bibliotekam : El'Manuscript-08 : materialy mezhdunarodnoĭ nauchnoĭ konferent︠s︡ii, Kazanʹ, 26-30 avgusta 2008 g. Kazanʹ: Kazanskiĭ gos. universitet, 2008.
Den vollen Inhalt der Quelle findenKirʹi︠a︡kova, A. V. Regionalʹno orientirovannye issledovanii︠a︡ filologicheskogo prostranstva: Materialy Vserossiĭskoĭ nauchno-prakticheskoĭ konferent︠s︡ii, provodimoĭ Pri finansovoĭ podderzhke rossiĭskogo gumanitarnogo nauchnogo fonda (RGNF) grant 08-04-81480 g/U. Orenburg: IPK GOU OGU, 2008.
Den vollen Inhalt der Quelle finden(Federation), Russia. Materialʹnyie i prot︠s︡essualʹnye pravovye normy, kasai︠u︡shchiesi︠a︡ borʹby s vozmozhnymi pravonarushenii︠a︡mi v svi︠a︡zi s izbiratelʹnoĭ kampanieĭ v Gosudarstvennui︠u︡ Dumu Federalʹnogo Sobranii︠a︡ Rossiĭskoĭ Federat︠s︡ii: Po sostoi︠a︡nii︠u︡ na 08 senti︠a︡bri︠a︡ 2003 g. Moskva: R. Valent, 2003.
Den vollen Inhalt der Quelle findenBotín, Fundación Marcelino, Hrsg. Itinerarios 07-08: XV becas de artes plásticas : Leonor Antunes, Christian Bagnat, Mira Bernabeu, Rafel G. Bianchi, Cabello/Carceller, Iñaki Garmendia, Carlos Irijalba, Isabel María, Renata Lucas : del 23 de enero al 15 de marzo de 2009. Santander: Fundación Marcelino Botín, 2009.
Den vollen Inhalt der Quelle findenInformat͡sionnai͡a politika i kulʹturnoe razvitie regionov: Pechatʹ, kniga, ėlektronnye SMI Sibiri i Dalʹnego Vostoka v postsovetskiĭ period, 90-e gg. XX-nachalo XXI v. : sbornik nauchnykh trudov po itogam vypolnenii͡a proekta RGNF No. 08-01-00277a v 2008 g. Novosibirsk: GPNTB SO RAN, 2008.
Den vollen Inhalt der Quelle findenBuchteile zum Thema "G-087"
„G“. In Phoenix (1835–1838); Frankfurter Museum (1855–1859); Neues Frankfurter Museum (1861); Weimarer Sonntags-Blatt (1855–1857). Berlin, Boston: De Gruyter, 1995. http://dx.doi.org/10.1515/9783110963069-087.
Der volle Inhalt der QuelleCERÓN-BRETÓN, Julia Griselda, Rosa María CERÓN-BRETÓN, Reyna del Carmen LARA-SEVERINO und Arely VICHIQUE-MORALES. „Diurnal variation and health risk of atmospheric aromatic hydrocarbons concentrations in an urban site located in Nuevo Leon, Mexico“. In CIERMMI Women in Science T-XVIII Health Sciences, 56–78. ECORFAN, 2022. http://dx.doi.org/10.35429/h.2022.5.1.56.78.
Der volle Inhalt der Quelle„Guide: Guide to Modeling Earth’s Trapped Radiation Environment (AIAA G-083-1999)“. In Guide: Guide to Modeling Earth’s Trapped Radiation Environment (AIAA G-083-1999). Washington, DC: American Institute of Aeronautics and Astronautics, Inc., 1999. http://dx.doi.org/10.2514/4.473678.001.
Der volle Inhalt der Quelle„Guide: Space Systems — Composite Overwrapped Pressure Vessels with a Plastic Liner (AIAA G-082-2022)“. In Guide: Space Systems — Composite Overwrapped Pressure Vessels with a Plastic Liner (AIAA G-082-2022). 12700 Sunrise Valley Drive, Suite 200, Reston, VA 20191: American Institute of Aeronautics and Astronautics, Inc., 2023. http://dx.doi.org/10.2514/4.107061.001.
Der volle Inhalt der QuelleFittipaldi, A. D., A. Q. Nascimento, J. B. Farias und M. R. E. Arruda. „ANÁLISE DO NÍVEL DE COMPROMETIMENTO DA ALTA DIREÇÃO COM O SISTEMA DE GESTÃO DA QUALIDADE“. In Sustentabilidade, Tecnologia e Meio Ambiente: tópicos atuais em pesquisa, 32–49. Editora Científica Digital, 2024. http://dx.doi.org/10.37885/240215762.
Der volle Inhalt der Quelle„Figure 2: Dust concentration (mg/m3 ), ventilation rate (m3/ pig h), temperature (°C), and relative humidity dust p ig 1) he n 2) origi n o tin g without bedding battery bedding from •/. % •/. feed 8 0 -9 080 -9 0n.r. bedding --5 5 -6 8an im a ls 5 -1 1 2 -1 2 m an u re n.r. OOiao1i“. In Odour Prevention and Control of Organic Sludge and Livestock Farming, 342. CRC Press, 1986. http://dx.doi.org/10.1201/9781482286311-136.
Der volle Inhalt der Quelle„TABLE8TocolDerivativeContentinCerealGrainsTocolderivatives ( m g / 100g ) aGrainsa -T a -T -3 1 3 -T I 3 -T -3 y -T y -T -3 6 -T 6 -T -3 TotalRef . Barley0 . 2 -0 . 4 1 . 1 -1 . 3 0 . 0 4 -0 . 4 0 . 3 -0 . 7 0 . 0 3 -0 . 5 0 . 2 0 . 0 1 -0 . 040 . 1 6 < 5 . 030 . 4 1 . 3 0 . 3 0 . 7 0 . 050 . 2 0 . 1 -8 9 0 . 5 1 . 3 0 . 020 . 7 0 . 070 . 8 0 . 020 . 0750 . 3 1 . 6 < 0 . 1 0 . 6 0 . 1 0 . 6 < 0 . 1 -9 0Genotype0 . 7 2 -1 . 162 . 3 8 -4 . 300 . 0 5 -0 . 130 . 3 1 -1 . 210 . 0 4 -0 . 120 . 2 4 -0 . 960 . 0 4 -0 . 140 . 0 2 -0 . 204 . 2 2 -8 . 0091Location0 . 8 8 -1 . 113 . 0 5 -3 . 630 . 002 -0 . 190 . 6 7 -0 . 750 . 070 . 5 0 -0 . 560 . 0 4 -0 . 130 . 0 7 -0 . 115 . 6 7 -6 . 0891Malt1 . 003 . 070 . 140 . 460 . 040 . 390 . 040 . 065 . 292Spentgrain2 . 029 . 210 . 311 . 600 . 091 . 760 . 120 . 1815 . 392Corn0 . 6 -2 . 1 0 . 2 -0 . 5 -0 . 5 -1 . 1 3 -0 . 6 0 . 2 0 . 4 3 . 8 0 . 5tr890 . 1 -2 . 3 0 . 3 -0 . 7 1 . 1 -7 . 1 0 . 1 -1 . 9 2 . 6 -1 0 . 29Millet0 . 05tr1 . 3 0 . 489 -0 . 1 < 0 . 1 0 . 1 1 . 7 < 0 . 1 0 . 690Bulrushmillet0 . 1 3 -5 . 540 . 530 . 080 . 25Foxtailmillet0 . 190 . 040 . 042 . 780 . 065Fingermillet0 . 320 . 050 . 031 . 7 6 -5 Pearlmillet0 . 041 . 5 -0 . 355 -O ats0 . 3 -1 . 7 0 . 7 -1 . 1 0 . 1 -0 . 2 0 . 1 -0 . 3 0 . 3 -3 0 . 7 0 . 7 0 . 2 0 . 1 0 . 3 -8 9 1 . 3 -4 . 0 0 . 2 -6 . 3 0 . 3 -0 . 5 0 . 3 -1 . 1 0 . 7 -6 . 1 0 . 910 . 140 . 321 . 3 -3 . 011Genotype0 . 5 5 -0 . 960 . 9 1 -1 . 860 . 0 7 -0 . 130 . 0 5 -0 . 150 . 0 5 -0 . 130 . 0 0 -0 . 061 . 9 -3 . 091Location0 . 7 2 -0 . 961 . 1 7 -1 . 830 . 0 7 -0 . 110 . 0 5 -0 . 140 . 0 8 -0 . 110 . 0 1 -0 . 032 . 1 -3 . 191RiceBrownrice0 . 6 0 . 4 0 . 1 < 0 . 010 . 1 0 . 7 < 0 . 190Polishedrice < 0 . 1 0 . 1 < 0 . 1 < 0 . 1 < 0 . 1 0 . 3 < 0 . 190Milledrice0 . 0 5 -0 . 3 0 . 2 -0 . 5 0 . 1 -0 . 3 -< 0 . 0440 . 3tr0 . 3 0 . 5 0 . 04890 . 060 . 080 . 260 . 020 . 025 -R ye0 . 5 -1 . 8 0 . 7 -1 . 5 0 . 3 -0 . 7 0 . 8 -0 . 9 0 . 6 -3 0 . 8 1 . 3 0 . 4 0 . 9 0 . 689Flour0 . 6 0 . 4 0 . 3 0 . 6 -9 0Meal1 . 0 1 . 4 0 . 3 1 . 190Sorghum0 . 081 . 155Triticale0 . 911 . 030 . 301 . 515Winter0 . 7 -0 . 9593Spring1 . 3 5 -1 . 4593 -W heat1 . 0 0 . 2 0 . 4 1 . 9 -5 0 . 9 -1 . 8 0 . 3 -0 . 7 2 . 5 -3 . 6 4 . 9 -5 . 831 . 0 0 . 4 0 . 9 2 . 5 0 . 0889aTocopherolsincludea -T , 0 -T , y -T , and5 -T , andtocotrienolsincludea -T -3 , 0 -T -3 , y -T -3 , andS -T -3 . ( -) denotedatanotreported .“ In Handbook of Cereal Science and Technology, Revised and Expanded, 449–94. CRC Press, 2000. http://dx.doi.org/10.1201/9781420027228-47.
Der volle Inhalt der QuelleKonferenzberichte zum Thema "G-087"
Díaz-Villamarín, X., C. Dávila-Fajardo, M. González-Medina, D. Blánquez-Martínez, P. Moreno-Raya und J. Cabeza-Barrera. „CP-086 CD69 A>G (RS11052877) genetic polymorphism on the response to tocilizumab in rheumatoid arthritis patients“. In 22nd EAHP Congress 22–24 March 2017 Cannes, France. British Medical Journal Publishing Group, 2017. http://dx.doi.org/10.1136/ejhpharm-2017-000640.85.
Der volle Inhalt der QuelleGabureanu, Simona, und Petre Botnariuc. „AN ANALYSIS OF THE VIRTUAL COMMUNITIES SUPPORTING THE "GOOGLE FOR EDUCATION" PROGRAMME IN ROMANIA“. In eLSE 2016. Carol I National Defence University Publishing House, 2016. http://dx.doi.org/10.12753/2066-026x-16-087.
Der volle Inhalt der QuelleАуесханова, М. „МЕКТЕПКЕ ДЕЙІНГІ ИНКЛЮЗИВТІ БІЛІМ БЕРУ ЖАҒДАЙЫНДА ПЕДАГОГТЕРДІҢ КӘСІБИ ҰСТАНЫМЫН ДАМЫТУ“. In Республиканская научно-практическая онлайн-конференция «ТЕОРИЯ И ПРАКТИКА ПРОФЕССИОНАЛЬНОЙ КОМПЕТЕНТНОСТИ ПЕДАГОГОВ В УСЛОВИЯХ СОВРЕМЕННОГО ОБРАЗОВАНИЯ». Crossref, 2022. http://dx.doi.org/10.53355/y3780-0444-0877-g.
Der volle Inhalt der QuelleTalwai, Prem M. „Abstract B2-08: Model order reduction for cell signaling pathways: An investigation of G-protein coupled receptor signaling“. In Abstracts: AACR Special Conference: Computational and Systems Biology of Cancer; February 8-11, 2015; San Francisco, CA. American Association for Cancer Research, 2015. http://dx.doi.org/10.1158/1538-7445.compsysbio-b2-08.
Der volle Inhalt der QuelleMaia, Júlio Eduardo Santana, Reginaldo De Camargo, Miguel H. Henrique Rosa Franco und Bianca Stefani Arantes Leite. „USO DE ORGANOMINERAL ASSOCIADO A MICRORGANISMOS NO DESENVOLVIMENTO E CONTROLE DE NEMATOIDES NA CULTURA DA SOJA“. In II Congresso Brasileiro de Biotecnologia Online. Revista Multidisciplinar de Educação e Meio Ambiente, 2022. http://dx.doi.org/10.51189/conbiotec/69.
Der volle Inhalt der QuelleSjöström, M., L. Hartman, T. Fornander, D. Grabau, P. Malmström, B. Nordenskjöld, L. Skoog, O. Stål, F. Leeb-Lundberg und M. Fernö. „Abstract P1-08-12: G protein-coupled estrogen receptor in the plasma membrane is prognostic in early breast cancer“. In Abstracts: Thirty-Sixth Annual CTRC-AACR San Antonio Breast Cancer Symposium - Dec 10-14, 2013; San Antonio, TX. American Association for Cancer Research, 2013. http://dx.doi.org/10.1158/0008-5472.sabcs13-p1-08-12.
Der volle Inhalt der QuelleNasution, Bagus Muliadi, Andrew Yonathan, Muthi Abdillah und Wang Zhen. „Pre-Treatment Experimental Study of Organic Acid: An Alternative Means to Overcome Inorganic Scale Build-Up Problem in Deep Well“. In SPE/IATMI Asia Pacific Oil & Gas Conference and Exhibition. SPE, 2021. http://dx.doi.org/10.2118/205693-ms.
Der volle Inhalt der QuelleBetancourth, Mauro Pazmino, Richard Hogg und David Childs. „Portable External Cavity Quantum Cascade for mid-infrared spectroscopy applications“. In 2021 International Conference on Solid State Devices and Materials. The Japan Society of Applied Physics, 2021. http://dx.doi.org/10.7567/ssdm.2021.g-5-08.
Der volle Inhalt der QuelleTero, Ryugo, und Natsumi Kobayashi. „Substrate-Induced Electrostatic Potential Varies Composition of<br />Supported Lipid Bilayer Containing Anionic Lipid“. In 2021 International Conference on Solid State Devices and Materials. The Japan Society of Applied Physics, 2021. http://dx.doi.org/10.7567/ssdm.2021.g-6-08.
Der volle Inhalt der QuelleLishchenko, Pavel. „New variety of yellow lupine Antey“. In Multifunctional adaptive fodder production. ru: Federal Williams Research Center of Forage Production and Agroecology, 2022. http://dx.doi.org/10.33814/mak-2022-28-76-97-102.
Der volle Inhalt der QuelleBerichte der Organisationen zum Thema "G-087"
Coyle, M. Residual total magnetic field, Southampton Island aeromagnetic survey, NTS 46 F/08 and 46 G/05, Nunavut. Natural Resources Canada/ESS/Scientific and Technical Publishing Services, 2008. http://dx.doi.org/10.4095/225224.
Der volle Inhalt der QuelleBuckle, J. L., M. Coyle, J. M. Carson, B. J. A. Harvey und G. Delaney. Geophysical Series, southern Athabasca Basin geophysical survey, Saskatchewan, parts of NTS 74 G/08 and 74 H/05. Natural Resources Canada/ESS/Scientific and Technical Publishing Services, 2009. http://dx.doi.org/10.4095/247369.
Der volle Inhalt der QuelleCoyle, M. First vertical derivative of the magnetic field, Southampton Island aeromagnetic survey, NTS 46 F/08 and 46 G/05, Nunavut. Natural Resources Canada/ESS/Scientific and Technical Publishing Services, 2008. http://dx.doi.org/10.4095/225243.
Der volle Inhalt der QuelleCarson, J. M., K. L. Ford und B. J. A. Harvey. Geophysical series, NTS 40 J/02 and parts of 40 J/01, 03, 06, 07, 08, G/15, 16, airborne geophysical survey, Essex, Ontario. Natural Resources Canada/ESS/Scientific and Technical Publishing Services, 2010. http://dx.doi.org/10.4095/285909.
Der volle Inhalt der Quelle