Um die anderen Arten von Veröffentlichungen zu diesem Thema anzuzeigen, folgen Sie diesem Link: E-valuta.

Zeitschriftenartikel zum Thema „E-valuta“

Geben Sie eine Quelle nach APA, MLA, Chicago, Harvard und anderen Zitierweisen an

Wählen Sie eine Art der Quelle aus:

Machen Sie sich mit Top-50 Zeitschriftenartikel für die Forschung zum Thema "E-valuta" bekannt.

Neben jedem Werk im Literaturverzeichnis ist die Option "Zur Bibliographie hinzufügen" verfügbar. Nutzen Sie sie, wird Ihre bibliographische Angabe des gewählten Werkes nach der nötigen Zitierweise (APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver usw.) automatisch gestaltet.

Sie können auch den vollen Text der wissenschaftlichen Publikation im PDF-Format herunterladen und eine Online-Annotation der Arbeit lesen, wenn die relevanten Parameter in den Metadaten verfügbar sind.

Sehen Sie die Zeitschriftenartikel für verschiedene Spezialgebieten durch und erstellen Sie Ihre Bibliographie auf korrekte Weise.

1

Luca Podestà, Gian. „Una sovranità limitata. Monete coloniali e tallero di Maria Teresa in Eritrea ed Etiopia“. CHEIRON, Nr. 1 (April 2021): 191–224. http://dx.doi.org/10.3280/che2019-001009.

Der volle Inhalt der Quelle
Annotation:
La creazione di una nuova valuta per le colonie italiane in Africa orientale era guidata da varie ragioni: a) affermare il dominio politico; b) ridurre i costi di transazione; c) costruire l'economia coloniale. Gli eritrei rifiutarono le nuove monete coloniali. Essi forzarono il governo a usare i talleri di Maria Teresa. L'antica valuta austriaca era fusa in oggetti preziosi, i quali costituivano i risparmi delle famiglie. Queste pratiche monetarie erano simili a quelle dell'Ancien Régime in Europa. La persistenza della circolazione dei talleri suggerisce la continuità e la rilevanza di un'economia indipendente e di spazi sociali che contrad-dicevano l'intenzione coloniale di organizzare uno stabile e controllato sistema monetario.
APA, Harvard, Vancouver, ISO und andere Zitierweisen
2

Spallacci, Arnaldo. „Autavalutazione delle scuole e valutazione di sistema. Ruolo e competenze di chi valuta dall'interno“. RIV Rassegna Italiana di Valutazione, Nr. 61 (März 2016): 141–57. http://dx.doi.org/10.3280/riv2015-061009.

Der volle Inhalt der Quelle
APA, Harvard, Vancouver, ISO und andere Zitierweisen
3

Lagattolla, Fulvia, Carla Costanzo, Francesca Romito, Francesco Giotta und Vittorio Mattioli. „Musica, canto ed espressione emozionale durante la chemioterapia. Fanno stare meglio?“ PSICOLOGIA DELLA SALUTE, Nr. 3 (Dezember 2012): 115–25. http://dx.doi.org/10.3280/pds2012-003007.

Der volle Inhalt der Quelle
Annotation:
Le pazienti oncologiche vivono elevati livelli di distress psicologico, in particolar modo durante le prime fasi di diagnosi e trattamento. Lo studio valuta l'efficacia di un intervento di terapie complementari, nel contenimento di ansia, depressione, rabbia e stress in pazienti oncologiche. 62 pazienti sono state randomizzate in gruppo sperimentale e di controllo. Il gruppo sperimentale ha partecipato ad una singola sessione di musicoterapia nella globalita dei linguaggi e holding psicologico in gruppo, durante l'infusione di chemioterapia ambulatoriale. Lo strumento di valutazione pre e post intervento e stato l'Emotional Thermometers Tool. Nel gruppo sperimentale i livelli di stress, ansia, depressione e rabbia, risultano ridotti in maniera significativa dopo l'intervento. Nel gruppo di controllo si riducono stress e ansia. La richiesta di aiuto risulta maggiormente soddisfatta nel gruppo sperimentale. L'intervento di gruppo di musicoterapia e holding psicologico si e dimostrato utile nel ridurre il distress emozionale durante l'infusione di chemioterapia. Andrebbe valutato l'impiego delle terapie complementari nei percorsi di umanizzazione.
APA, Harvard, Vancouver, ISO und andere Zitierweisen
4

Onnis, Luigi, Marco Bernardini, Antonella Leonelli, Angela Maria Mulč, Agostino Vietri, Carla Granese, Stefano Ierace und Cristina D'Onofrio. „L'organizzazione dei legami familiari nell'anoressia e nella bulimia. Efficacia di un trattamento integrato“. PSICOBIETTIVO, Nr. 1 (August 2010): 137–57. http://dx.doi.org/10.3280/psob2010-001010.

Der volle Inhalt der Quelle
Annotation:
In questo lavoro viene presentata una ricerca che valuta l'organizzazione dei legami familiari nell'anoressia e nella bulimia attraverso la somministrazione del Test "Family Life Space" alle famiglie di pazienti con DCA. La valutazione č stata effettuata per verificare l'efficacia di un rattamento integrato, che comprende la psicoterapia familiare piů l'abituale intervento medico nutrizionale (cui č stato sottoposto un campione sperimentale) messo a confronto col solo intervento medico-nutrizionale (cui č stato sottoposto un campione di controllo). Alle famiglie di entrambi i campione il FLS č stato somministrato prima e dopo il trattamento. La psicoterapia familiare permette una evidente trasformazione dell'organizzazione dello spazio familiare, valutata con il FLS. L'evoluzione familiare, ed individuale, che si realizza attraverso il ricorso ad un intervento integrato e multidisciplinare, permette inoltre la normalizzazione del BMI, un aumento del peso corporeo ed un ritorno del ciclo mestruale nelle pazienti con anoressia, ed una scomparsa delle manifestazioni sintomatiche tipiche della bulimia.
APA, Harvard, Vancouver, ISO und andere Zitierweisen
5

Smaniotto, Cristina, Rachele Ceschin, Elena Gualtieri, Stefania Nai und Angelo Zappalà. „La nuova sfida della video psicoterapia su Internet“. QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA, Nr. 47 (Februar 2021): 121–36. http://dx.doi.org/10.3280/qpc47-2020oa11209.

Der volle Inhalt der Quelle
Annotation:
L'articolo valuta l'impatto del setting a distanza sulla relazione terapeutica. Gli autori valutano se l'alleanza terapeutica possa variare in funzione dei diversi contesti (on-line e in presenza) e se sia un fattore predittivo del buon esito della terapia anche negli interventi psicologici on-line. Successivamente, viene considerata la dimensione non verbale e corporea nella terapia vis à vis da remoto, definita in questo lavoro come Video Psicoterapia su Internet (VPI), approfondendo il tema della sintonizzazione e co-regolazione della diade, posta ora di fronte a uno schermo. L'articolo inoltre apre alcune riflessioni rispetto all'attenzione e alle rappresentazioni mentali del terapeuta e del paziente nel nuovo setting. L'analisi degli studi condotta dagli autori evidenzia come l'alleanza terapeutica non vari fra il setting on-line e quello in presenza e che nella terapia on-line l'alleanza terapeutica non sia un predittore del buon esito della cura. Gli autori auspicano inoltre un progredire della ricerca empirica per la valutazione dei trattamenti bottom-up nella VPI, tenuto conto dei limiti della dimensione non verbale e corporea in questo setting.
APA, Harvard, Vancouver, ISO und andere Zitierweisen
6

Liberati, Paolo. „Il finanziamento delle regioni e degli enti locali: problemi e prospettive“. QA Rivista dell'Associazione Rossi-Doria, Nr. 1 (März 2011): 53–89. http://dx.doi.org/10.3280/qu2011-001003.

Der volle Inhalt der Quelle
Annotation:
Questo lavoro valuta la recente riforma del federalismo fiscale in Italia (L. 42/2009) in relazione a tre questioni. Primo, come finanziare un crescente volume di competenze locali con imposte proprie, con particolare riferimento alla fornitura di livelli minimi o essenziali di servizio (ad es., sanitŕ). Secondo, come risolvere il trade-off tra esigenze di efficienza nell'uso delle risorse e di compensazione degli squilibri territoriali. Terzo, se sia da privilegiare un rapporto diretto dei governi locali con lo Stato centrale o se compiti di finanziamento e perequazione dei comuni possano essere utilmente affidati alle regioni.
APA, Harvard, Vancouver, ISO und andere Zitierweisen
7

Onnis, Luigi, Marco Bernardini, Antonella Leonelli, Dario Cafagna, Roberta Cherubini, Domenico Ardito, Alessandra la Marca, Cristina D'Onofrio und Marta Fajanesi. „Un approccio sistemico ai disturbi di panico. Protocollo di una ricerca sperimentale“. PSICOBIETTIVO, Nr. 3 (November 2011): 55–71. http://dx.doi.org/10.3280/psob2011-003004.

Der volle Inhalt der Quelle
Annotation:
Il presente lavoro discute la dimensione psicopatologica dei disturbi di panico (DP) e ne approfondisce gli aspetti legati alla ricerca clinica. Propone, poi i DP in una prospettiva sistemica come fenomeni complessi, analizzandone le componenti socio-culturali, individuali e familiari. In ultimo viene proposto un progetto di ricerca dedicato ai DP che valuta l'opportunitŕ di un approccio integrato, tale intervento viene confrontato con l'usuale intervento psicofarmacologico.
APA, Harvard, Vancouver, ISO und andere Zitierweisen
8

Matucci, Giuditta. „Le agenzie educative e i diritti dei singoli fra unità, identità e autonomia“. DIRITTO COSTITUZIONALE, Nr. 2 (Juni 2021): 55–80. http://dx.doi.org/10.3280/dc2021-002004.

Der volle Inhalt der Quelle
Annotation:
Famiglia e scuola vantano una storia affine, segnata dalla loro primazia in quanto istituzioni, nei confronti dei loro stessi componenti. L'evoluzione dell'ordinamento ha, poi, seguito una strada diversa, volta a favorire i diritti dei singoli, esigenza imposta dal maturare della coscienza sociale in ordine, soprattutto, alla posizione dei soggetti più deboli: i figli, gli allievi. L'affermarsi dei minori come personalità dotate di soggettività giuridica rimette in discussione gli schemi del passato, favorendo la valorizzazione della loro posizione. Permangano, tuttavia, rischi di conflitto all'interno della formazione nucleare. Lo scritto valuta la possibilità di risolvere tali conflitti alla luce del dovere di solidarietà.
APA, Harvard, Vancouver, ISO und andere Zitierweisen
9

Poliandri, Donatella, und Sara Romiti. „La valutazione esterna delle scuole in Italia: la selezione e la formazione di chi valuta“. RIV Rassegna Italiana di Valutazione, Nr. 73 (Juli 2020): 66–92. http://dx.doi.org/10.3280/riv2019-073004.

Der volle Inhalt der Quelle
APA, Harvard, Vancouver, ISO und andere Zitierweisen
10

Iannone, Roberta. „Oltre la crisi? Condizioni e prospettive del lavoro a Roma“. RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, Nr. 2 (Juni 2011): 5–129. http://dx.doi.org/10.3280/sa2011-002001.

Der volle Inhalt der Quelle
Annotation:
Lo studio analizza, dal punto di vista sociologico e nell'esame delle dinamiche dello sviluppo, le modalitŕ con cui il territorio romano si organizza rispetto ai criteri di competitivitŕ, inclusione e crescita. Si considerano in particolare come riferimenti guida quelli ritenuti determinanti per lo sviluppo sostenibile in una societŕ postmoderna: capacitŕ di agire, opportunitŕ, servizi e strumenti, diritti, competenze. L'analisi considera anche il confronto tra Roma e altre aree metropolitane italiane ed europee e valuta politiche, strumenti, servizi e condizioni dell'economia e della societŕ romana rispetto al tema guida della competitivitŕ dei sistemi locali attraverso i dati della Camera di Commercio, delle organizzazioni di impresa, della banca dati Excelsior, dei Fondi interprofessionali e dei dati sul lavoro e sulla formazione istituzionali.
APA, Harvard, Vancouver, ISO und andere Zitierweisen
11

Sillani, Sandro, und Elena Fabbro. „Il capitale umano nel settore vinicolo: i laureati in viticoltura ed enologia“. QA Rivista dell'Associazione Rossi-Doria, Nr. 1 (März 2011): 91–110. http://dx.doi.org/10.3280/qu2011-001004.

Der volle Inhalt der Quelle
Annotation:
La ricerca valuta l'efficacia della formazione universitaria in viticoltura ed enologia attraverso un'indagine sugli sbocchi professionali dei neolaureati di due atenei italiani. Č stato rilevato che gli enologi formati dall'universitŕ trovano occupazione in tempi molto rapidi e ricoprono ruoli di elevata responsabilitŕ e adeguatamente remunerati. Dall'indagine č emerso che fino ad oggi la domanda di enologi č stata espressa prevalentemente da aziende vitivinicole di grandi dimensioni, tuttavia si ritiene che in futuro sarŕ influenzata anche dalle piccole-medie aziende, che potranno trarre vantaggio da competenze di elevato livello per sviluppare percorsi di qualitŕ del prodotto.
APA, Harvard, Vancouver, ISO und andere Zitierweisen
12

Menditto, Maria. „Le Life Focus Community e l'arte del buon vivere: la proposta avanguardista di ErvingPolster“. QUADERNI DI GESTALT, Nr. 1 (September 2012): 63–72. http://dx.doi.org/10.3280/gest2012-001007.

Der volle Inhalt der Quelle
Annotation:
Polster, partendo dal presupposto che la psicoterapia dovrebbe uscire dagli studi dei professionisti e dagli schemi classici della terapia individuale e offrire delle linee guida per il buon vivere, propone la diffusione delle Life Focus Communities (comunitŕ incentrate sulla vita) gruppi di persone seguite in modo permanente e guidate lungo i sentieri dell'esperienza quotidiana da principi e procedure tratte dalla pratica psicoterapeutica. Le Life Focus Communities si pongono come occasioni di condivisione, per trovare soluzioni e migliorare il proprio modo di vivere, rompendo l'isolamento e acquistando sempre maggiore sicurezza sulle proprie competenze relazionali. Partendo da una descrizione delle origini delle Life Focus Communities, si valuta l'attualitŕ e l'efficacia di questa metodologia, arrivando a descrivere le linee guida che orientano le possibili attivitŕ svolte in queste comunitŕ.
APA, Harvard, Vancouver, ISO und andere Zitierweisen
13

Toderi, Stefano, Marco Broccoli, Guido Sarchielli und Gianpiero Mancini. „I management standards per la gestione dei rischi psicosociali e prima validazione italiana dell'indicator tool“. RISORSA UOMO, Nr. 3 (September 2012): 359–76. http://dx.doi.org/10.3280/ru2011-003006.

Der volle Inhalt der Quelle
Annotation:
Il metodo Management Standards, dell'ente inglese HSE, e tra quelli utilizzabili per l'attivita di gestione dei rischi psicosociali, prevista dal D.Lgs. 81/08. Esso si fonda su due aspetti: la definizione di Standard per i fattori psicosociali; il questionario Indicator Tool (IT), che valuta la prestazione di un'organizzazione rispetto agli standard di riferimento. L'obiettivo di questo studio e di presentare brevemente il metodo e proporre una prima versione italiana dell'IT, valutandone le caratteristiche psicometriche e la struttura fattoriale. Il questionario a 35 item e stato somministrato a 1298 lavoratori di 45 aziende. I risultati avvalorano la struttura fattoriale della versione inglese e mostrano buoni indici di affidabilita delle scale, anche se si evidenziano alcuni punti di criticita, che vengono discussi.
APA, Harvard, Vancouver, ISO und andere Zitierweisen
14

Ricci, R. „Diagnosi TC delle metastasi cerebrali“. Rivista di Neuroradiologia 1, Nr. 1 (April 1988): 113–17. http://dx.doi.org/10.1177/197140098800100113.

Der volle Inhalt der Quelle
Annotation:
L'autrice valuta le possibilità di diagnosi di natura delle metastasi cerebrali uniche mediante TC. Dopo un'analisi critica della letteratura viene esaminata una casistica di 55 pazienti in cui la diagnosi è stata verificata istologicamente. L'aspetto TC non è patognomico, ma la diagnosi può essere fortemente sospettata in presenza di un tumore rotondeggiante, di medie o piccole dimensioni, sensibile al contrasto, con marcato effetto espansivo e notevole edema. Tra le metastasi della fossa posteriore esiste una netta prevalenza dell'emisfero cerebellare sinistro.
APA, Harvard, Vancouver, ISO und andere Zitierweisen
15

Gattino, Silvia, Norma De Piccoli, Claudio Tortone und Sandra Dutto. „La valutazione come processo di apprendimento. Riflessioni su alcuni impliciti nella promozione della salute“. PSICOLOGIA DI COMUNITA', Nr. 2 (September 2020): 83–100. http://dx.doi.org/10.3280/psc2020-002006.

Der volle Inhalt der Quelle
Annotation:
La valutazione è uno degli elementi centrali di qualsiasi intervento di promozione della salute e uno dei suoi obiettivi è l'apprendimento. Di solito si valuta l'esito dell'intervento a favore dei gruppi target, mentre raramente si considerano le ricadute che il processo ha avuto su altri attori, quali ad esempio gli operatori. Il presente contributo illustra alcune fasi del processo di valutazione realizzato con un'équipe di educatrici che ha ideato e attuato un progetto di proozione della salute in 4 comuni piemontesi. L'analisi dei diari di bordo compilati dalle educatrici e dei focus group, svolti con l'équipe e con gli amministratori locali, ha confermato che la riflessione sull'azione favorisce l'apprendimento degli operatori. Si evidenzia quindi la necessità di rendere espliciti gli apprendimenti consolidatisi, spesso lasciati sotto-traccia.
APA, Harvard, Vancouver, ISO und andere Zitierweisen
16

Felicita Sabatella, Rosaria, Paolo Accadia, Maria Cozzolino, Dario Pinello, Monica Gambino, Loretta Malvarosa und Evelina Carmen Sabatella. „Impatto socioeconomico sulla piccola pesca dell'emergenza Covid-19“. QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, Nr. 111 (Februar 2021): 131–49. http://dx.doi.org/10.3280/qua2020-111007.

Der volle Inhalt der Quelle
Annotation:
Il settore ittico ha risentito in maniera rilevante della crisi sanitaria del Covid-19 sebbene le attività del comparto alieutico fossero incluse tra quelle strategiche per l'economia nazionale e, dunque, non sottoposte a vincoli o chiusure. Il presente articolo valuta l'entità e le cause degli impatti sul reddito e sulla profittabilità della piccola pesca artigianale che, nel contesto del settore ittico italiano, assume un ruolo rilevante in termini sociali ed economici sia a livello nazionale che locale nel-le numerose piccole marinerie presenti lungo la costa. L'impatto socioeconomico del periodo di lockdown legato alla diffusione del Covid-19 sulla piccola pesca italiana viene valutato mediante l'analisi di tre indi-catori socioeconomici: il costo del lavoro, il valore aggiunto ed il profitto lordo. L'analisi si basa sull'utilizzo di un modello economico e sulle risposte a un que-stionario sottoposto al 5% dei battelli della piccola pesca. I risultati dimostrano che la pandemia ha impattato su un settore già sottopo-sto a recessione e ridimensionamento produttivo ed occupazionale. Sulla base dei dati raccolti, in Italia per il segmento della piccola pesca si osserva una rilevante riduzione del livello di attività rispetto allo stesso periodo del 2019, con un conse-guente andamento negativo del valore aggiunto e del profitto lordo. L'articolo inoltre discute le misure di intervento pubblico previste in ambito nazionale e re-gionale a supporto dei pescatori e delle imprese da pesca e le misure di mitigazione, a volte anche di carattere innovativo, messe a punto dagli operatori per superare il periodo di crisi.
APA, Harvard, Vancouver, ISO und andere Zitierweisen
17

Briganti, F., G. La Tessa, S. Cirillo, G. Sirabella, R. Saponiero, A. N. Napoli, L. Simonetti, F. Maglione, S. Tecame und R. Elefante. „Trattamento percutaneo delle stenosi dei tronchi sovra-aortici: Esperienza multicentrica in Campania“. Rivista di Neuroradiologia 10, Nr. 2_suppl (Oktober 1997): 109. http://dx.doi.org/10.1177/19714009970100s242.

Der volle Inhalt der Quelle
Annotation:
Nell'ambito della patologia stenotica dei vasi epiaortici la P.T.A. ha raggiunto un ruolo di primo piano; essa rappresenta il trattamento di prima scelta nelle stenosi delle origini delle arterie carotidi e succlavie. L'introduzione di protesi endovascolari (stent) ha migliorato i risultati del trattamento endovascolare. Questo lavoro valuta i risultati ottenuti da un gruppo di studio campano in tre differenti centri di neuroradiologia interventistica in quattro anni di attività sono stati trattati 35 pazienti affetti da patologia steno-ostruttiva del distretto epiaortico con un'età compresa tra i 60 ed i 72 anni. La valutazione dei risultati pertanto è stata fatta sul controllo angiografico immediato e clinico-strumentale (echo-doppler) a distanza.
APA, Harvard, Vancouver, ISO und andere Zitierweisen
18

Castaldo, Antonino. „Democratizzazione e sistemi partitici. Il caso della Repubblica federale tedesca“. MONDO CONTEMPORANEO, Nr. 1 (Juni 2011): 115–47. http://dx.doi.org/10.3280/mon2011-001005.

Der volle Inhalt der Quelle
Annotation:
La nascita e la strutturazione dei sistemi partitici e, soprattutto, la loro importanza nei processi di democratizzazione sono da tempo oggetto di discussione nella letteratura internazionale. In questo saggio si analizza il processo di istituzionalizzazione del sistema partitico della Germania federale subito dopo la fine della seconda guerra mondiale. Sulla base di una serie di indicatori empirici tratti dalla letteratura, l'autore dimostra che questo sistema partitico appare pienamente strutturato a partire quantomeno dal 1957. Successivamente, si concentra l'attenzione su attori, fasi, strategie e motivazioni in grado di spiegare il processo di stabilizzazione del sistema partitico considerato. Infine, si valuta il peso che tale stabilizzazione ha avuto nel consolidamento democratico della Germania federale, giungendo a sostenere che il peso dei partiti e del sistema partitico č stato quanto mai consistente, alla luce della scarsa legittimazione di cui godevano le istituzioni democratiche tra la popolazione tedesca negli anni immediatamente successivi alla fine della seconda guerra mondiale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO und andere Zitierweisen
19

Mariuzzo, Andrea. „Il cattolicesimo organizzato in Italia 1945-1953 Successo dell'anticomunismo, fallimento dell'egemonia“. ITALIA CONTEMPORANEA, Nr. 258 (September 2010): 7–25. http://dx.doi.org/10.3280/ic2010-258001.

Der volle Inhalt der Quelle
Annotation:
Il saggio offre un contributo alla definizione dei riferimenti dottrinali dell'anticomunismo cattolico, e del suo ruolo nelle mobilitazioni che videro protagonista la Chiesa e le organizzazioni laicali nell'Italia degli anni immediatamente successivi al 1945. L'autore individua nell'enciclica Divini Redemptoris del 1937, e nell'ampio lavoro di elaborazione intellettuale alla sua radice, un elemento periodizzante per la sistematizzazione di un rifiuto del comunismo, "anti-religione" materialista, espressa su basi teologiche e dottrinali, e valuta l'impegno anticomunista del cattolicesimo organizzato nel secondo dopoguerra in una chiave di sostanziale continuitŕ di orientamenti con gli anni precedenti. Sicuramente, la disponibilitŕ di un solido e radicato repertorio di critiche al "comunismo ateo" permise al mondo cattolico di presentarsi come l'unico sicuro baluardo alla minaccia sovietica, garantendo il successo della mobilitazione dei Comitati civici in occasione delle elezioni del 1948. Tuttavia, i tentativi di trasformare tale affermazione nel punto di partenza per la "ricristianizzazione" italiana si sarebbero rivelati deludenti, finendo per scontrarsi con le prime significative tendenze di secolarizzazione della societŕ.
APA, Harvard, Vancouver, ISO und andere Zitierweisen
20

Iadarola, Gian Maria, Mario Salomone, Stefano Maffei und Loris Neri. „Dialisi peritoneale e strategie per la diffusione: le strade del Piemonte; analisi critica dei risultati e apertura di nuovi fronti di intervento“. Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 26, Suppl. 5 (14.02.2014): S53—S57. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2014.974.

Der volle Inhalt der Quelle
Annotation:
Si ritiene che il ben noto fenomeno della progressiva diminuzione dei pazienti (pz) sottoposti a emodialisi (HDD) o a dialisi peritoneale (DP) domiciliare sia determinato da età avanzata dei pz incidenti, comorbidità, solitudine e presenza di ostacoli culturali e organizzativi. Un provvedimento approvato dalla Regione Piemonte (DGR 8–12316, del 12 Ottobre del 2009) stabilisce un contributo finanziario a sostegno della dialisi domiciliare (HD-Dom), la cui entità deriva da un sistema di valutazione a punti (Piano Assistenziale Individuale Dialisi Domiciliare, P.A.I.D.D.), che valuta la ridotta autonomia del pz nel gestire il trattamento. Il punteggio finale definisce l'intensità della necessità assistenziale e, quindi, il sostegno finanziario calcolato anche in base al tipo di trattamento e alla tipologia del caregiver. Al termine del primo triennio, il numero dei pz della popolazione totale in trattamento dialitico in Regione era stabile; incidenza e prevalenza dei pz HDDom sono aumentate nel 2010 e risultano stabili nel 2011–2012. È verosimile che il provvedimento si sia dimostrato efficace nell'invertire la tendenza di incidenza e prevalenza dei pz HDDom: lo stesso si rivela essere uno strumento potente, ma non sufficiente di per sé. In Piemonte, attualmente, sono allo studio altre soluzioni per integrare il provvedimento, al fine di agevolare la soluzione di altri problemi, tra cui la scarsa motivazione dei nefrologi, i pregiudizi e la mancanza di conoscenza e di preparazione culturale in merito alla dialisi domiciliare.
APA, Harvard, Vancouver, ISO und andere Zitierweisen
21

Dono, Gabriele, und Graziano Mazzapicchio. „L'impatto economico dei cambiamenti climatici sulla disponibilitŕ di acqua irrigua in un'area del Mediterraneo“. ECONOMICS AND POLICY OF ENERGY AND THE ENVIRONMENT, Nr. 1 (Juli 2010): 129–50. http://dx.doi.org/10.3280/efe2010-001010.

Der volle Inhalt der Quelle
Annotation:
L'impatto economico dei Cambiamenti Climatici sulla disponibilitŕ di acqua irrigua in un'area del Mediterraneo, di Gabriele Dono e Graziano Mazzapicchio Questo studio valuta alcuni effetti economici e produttivi del cambiamento climatico sull'agricoltura di un'area irrigua dell'Italia meridionale. Esso considera, in particolare, la variazione dovuta al cambiamento nel regime delle piogge sulla disponibilitŕ d'acqua per l'irrigazione in una diga. Stimato il rapporto tra precipitazioni e volumi d'acqua nella diga, si definiscono le distribuzioni dei vari stati d'invaso idrico nel passato, nel presente e in uno scenario futuro. Queste distribuzioni sono usate per rappresentare le attese degli agricoltori sulle condizioni di disponibilitŕ idrica che potrebbero affermarsi passando da una situazione di stabilitŕ a una di crescente variabilitŕ dei fenomeni piovosi. In particolare, tali distribuzioni sono inserite in un modello di Programmazione Stocastica Discreta che riproduce le scelte delle aziende agricole dell'area, dato il valore stocastico atteso per l'acqua d'irrigazione disponibile in diga. I risultati delle simulazioni ottenuti confrontando gli scenari del presente e del futuro con quello del passato, evidenziano un calo dei redditi e dell'occupazione soprattutto in alcune tipologie aziendali. Emergono anche modifiche nell'uso del suolo, con un calo nell'uso dei fattori produttivi e un aumento della quantitŕ di acqua estratta dai pozzi aziendali.
APA, Harvard, Vancouver, ISO und andere Zitierweisen
22

Scordo, Irene. „HEALTHY BENEFICTS OF TM IN CLASSROOM: REDUCTION OF ANXIETY AMONG TEACHERS“. International Journal of Developmental and Educational Psychology. Revista INFAD de Psicología. 1, Nr. 1 (02.07.2016): 391. http://dx.doi.org/10.17060/ijodaep.2016.n1.v1.282.

Der volle Inhalt der Quelle
Annotation:
Questa ricerca mira alla valutazione degli effetti benefici della Meditazione Trascendentale sull’ansia dei docenti. Indipendenti ricerche scientifiche di tutto il mondo hanno povato che la categoria degli insegnanti, fra le cosiddette helping professions, è quella maggiormente sottoposta a stress. Dobbiamo avere a cuore, e curare, i nostri spazi educativi, i promotori e i beneficiari dell’educazione, andando direttamente al nocciolo del problema, dando un supporto scientifico per aiutare gli insegnanti nel loro difficile lavoro.L’idea nasce dal sempre maggiore interesse internazionale, negli ultimi anni, verso la MT e la valutazione dei risultati ottenuti nelle scuole di tutto il mondo in cui essa viene praticata: riduzione di stress, ansia, depressione, abuso di sostanze, miglioramento nella formazione della personalità, del comportamento, dell’intelligenza ed altro.Questa ricerca esamina un campione di docenti di Scuola Secondaria di Primo Grado, in Sicilia, che pratica la MT, anche in classe insieme agli alunni, e valuta i fattori dell’ansia di stato e di tratto, paragonato con un gruppo di stesse catatteristiche (ubicazione geografica, età, sesso, ecc...) non praticante la MT.L’analisi dei dati mostra l’utilità di tale pratica di contro allo stereotipo dell’ “insegnante fannullone” e perchè gli effetti positivi della MT sui fattori di stress possono essere un grande aiuto al nostro sistema scolastico sofferente.
APA, Harvard, Vancouver, ISO und andere Zitierweisen
23

Bezzi, Roberto, Carla Farinazzo und Paolo Miragoli. „Capitolo 3: Bibliografia ragionata della Scala HoNOS“. Epidemiologia e psichiatria sociale. Monograph Supplement 11, S6 (Dezember 2002): 15–32. http://dx.doi.org/10.1017/s1827433100000204.

Der volle Inhalt der Quelle
Annotation:
Scopo della ricerca descritta in questo articolo era la validazione della HoNOS in un comune contesto clinico. 115 pazienti sono stati valutati da keyworkers (operatori di riferimento, generalmente infermieri ma anche operatori sociali) che utilizzavano la HoNOS e da ricercatori che utilizzavano altri strumenti di confronto (SCAN, SBS, SRPS, scelti in quanto dettagliati, standardizzati e in parte sovrapponibili nel contenuto alla HoNOS) e successivamente compilavano la HoNOS, alla luce di queste informazioni supplementari. Tutte le valutazioni sono state ripetute dopo 6 settimane. Sono stati effettuati confronti tra i punteggi HoNOS ottenuti dai keyworkers e dai ricercatori; questi sono stati inoltre confrontati con i punteggi ottenuti con gli strumenti di riferimento. Ciò ha evidenziato una mediocre performance della HoNOS compilata da keyworkers, in relazione sia alla valutazione da parte dei ricercatori, sia agli strumenti di confronto; la performance era peggiore considerando il cambiamento dei punteggi tra le due successive valutazioni come misura di esito. Riguardo alla performance dei singoli items, più problematici risultavano essere 1'8 (Altri problemi mentali e comportamentali), il 4 (Problemi cognitivi), il 7 (Problemi relativi a umore depresso) e il 12 (Problemi relativi a attività occupazionali) che, se confrontati con gli items equivalenti degli altri strumenti citati, rivelavano una correlazione molto bassa; la correlazione non era comunque in generale elevata, tranne che per il sub-punteggio “Funzionamento sociale”. I risultati di questo studio indicano che la HoNOS non offre una buona valutazione dei sintomi ma fornisce prestazioni migliori come misura di funzionamento sociale. Le difficoltà relative agli items sopra citati sono dovute probabilmente al fatto che ognuno di essi valuta fenomeni e circostanze differenti; questa caratteristica rende lo strumento più conciso ma viene persa la precisione della valutazione. Il valore limitato delle valutazioni HoNOS fatte dai key worker dipenderebbe dal fatto che non sempre le due valutazioni (iniziale e follow-up) venivano fatte dalla stessa persona (a differenza che per i ricercatori), dalla scarsa preparazione dei keyworkers che si evidenziava soprattutto nella valutazione dei sintomi e infine dalla minore disponibilità di informazioni rispetto ai ricercatori. Nel complesso l'uso della HoNOS come misura di routine della condizione clinica nei servizi psichiatrici risulta problematica; la sua performance appare correlata al training e all'esperienza dei keyworkers. Tuttavia gli autori ritengono che questo strumento possa essere utile allo scopo di diffondere una cultura di valutazione nei servizi di comunità; propongono che venga migliorato il training dei keyworkers e che esso comprenda sia aspetti generali relativi alla valutazione dello stato mentale e sociale dei pazienti, sia aspetti specifici riguardanti la compilazione della HoNOS; ritengono inoltre che debbano essere fatti ulteriori miglioramenti alla struttura di questo strumento di valutazione.
APA, Harvard, Vancouver, ISO und andere Zitierweisen
24

Bellieni, Carlo. „Sospensione delle cure in pediatria: il pain principle, una scelta rispettosa della vita e della sofferenza / Withdrawal of care in pediatrics: the pain principle, respectful of life and suffering“. Medicina e Morale 67, Nr. 4 (30.10.2018): 407–16. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2018.549.

Der volle Inhalt der Quelle
Annotation:
Il dibattito sul fine-vita in pediatria negli ultimi tempi ha mostrato di incagliarsi quando viene usato come principio decisionale il cosiddetto best interest del bambino, dato che esso è solitamente invocato sia dai fautori della prosecuzione delle cure sia da quelli della sospensione. Il best interest è un principio troppo elastico per essere usato in maniera semplice e rispettosa della vita e della dignità del paziente in maniera inequivocabile. In questo articolo si propone un protocollo chiamato “pain principle”, che a) misura il livello di sofferenza del soggetto, valuta se questa sia eliminabile, e in caso di dolore insopportabile passa al punto b): la diminuzione dell’intensità e invasività delle cure. Questo protocollo ha il vantaggio di evitare la sofferenza inutile, di ridurre al minimo il soggettivismo delle scelte e di non provocare mai intenzionalmente la morte del paziente, rispettandone al tempo stesso la dignità. ---------- The debate on end-of-life in pediatrics has recently proved to be stranded when the so-called best interest of the child is used as a decision-making principle, since it is usually invoked by both advocates of treatment and those of suspension. The best interest is a principle too elastic to be used in an unequivocal manner. In this article we propose a protocol called “the pain principle”, which imposes to a) measure the level of suffering of the subject, assesses whether this is eliminable, and – in the case of unbearable pain – b): to decrease intensity and invasiveness of care. The pain protocol has the advantage of avoiding unnecessary suffering, of minimizing the subjectivism of choices and of never intentionally causing the patients’ death, respecting their dignity as well.
APA, Harvard, Vancouver, ISO und andere Zitierweisen
25

Grassi, Aldrigo, und Maria Cristina Falzoni. „Employment/unemployment and psychological discomfort. A survey among young people living in an Italian industrial area“. Epidemiologia e Psichiatria Sociale 5, Nr. 2 (August 1996): 136–46. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00004085.

Der volle Inhalt der Quelle
Annotation:
RIASSUNTOScopo – Mettere a confronto la prevalenza di stati di disagio psichico in quattro gruppi di giovani di diversa condizione sociale (operai metalmeccanici esposti e non esposti a rischi occupazionali per la salute mentale, disoccupati o in cerca di prima occupazione e studenti a tempo pieno); lo studio inoltre valuta tra gli stessi gruppi, a distanza di sei anni, i cambiamenti di stato e le variazioni del disagio psichico. Disegno – I soggetti, selezionati attraverso accurate procedure di randomizzazione, sono maschi, in età compresa tra 20 e 29 anni, residenti da almeno 10 anni nella stessa area geografica e ancora conviventi con il nucleo famigliare originario. Sono stati reclutati 157 giovani, suddivisi nei seguenti gruppi: metalmeccanici esposti a rischi occupazionali specifici per la salute mentale (n° = 30); metalmeccanici non esposti (n° = 57); disoccupati (n° = 40); studenti a tempo pieno (n° = 30).La prevalenza degli stati di disagio psichico è stata confrontata nei quattro gruppi; a distanza di sei anni, sono stati valutati, nei 116 soggetti che hanno partecipato allo studio di follow-up, i cambiamenti di status e i livelli di disagio psichico.Setting – L'indagine è stata condotta a Cento (Ferrara), una zona economicamente ricca e con tassi di disoccupazione molto bassi. Le interviste sono state effettuate nel 1987 e nel 1993; i giovani, dopo essere stati contattati telefonicamente, sono stati intervistati nella propria abitazione, sempre dallo stesso psicologo. Principali misure utilizzate – Nel 1987 a ciascun soggetto sono stati somministrati una scheda «Posizione sociale e salute» (PSS) e un questionario, precedentemente validato, per la determinazione dell'indice di disagio psichico (IDP).Inoltre gli operai metalmeccanici, mediante il «Questionario di rischio lavorativo» (QRL), sono stati suddivisi nei due gruppi «a rischio» e «non a rischio» occupazionale per la salute mentale.Nel 1993, nello studio di follow-up, è stato nuovamente somministrato il questionario per la rilevazione dell'IDP ed è stata fatta compilare una scheda (Scheda per la posizione sociale e occupazionale) per raccogliere dettagliate informazioni sui cambiamenti lavorativi o di stato sociale intervenuti nei sei anni precedenti.Risultati – Nel 1987 si sono riscontrate situazioni di disagio psichico significativamente più frequenti e di maggior rilevanza negli operai metalmeccanici esposti a rischi occupazionali per la salute mentale (mentre nulla di significativo è emerso negli altri gruppi, in quello dei disoccupati in particolare). Dallo studio di follow-up si sono potuti rilevare miglioramenti significativi, per quanto riguarda il disagio psichico, negli operai metalmeccanici che sono passati dal lavoro manuale ad un altro tipo di impiego; si è inoltre riscontrata la tendenza, nei giovani disoccupati che hanno trovato, nei corso dei sei anni, un lavoro fisso, ad un peggioramento del grado di disagio psichico.Conclusioni – L'aspetto piu interessante della nostra ricerca sembra essere rappresentato dall'analisi delle relazioni tra prospettive occupazionali e salute mentale di giovani che vivono in un'area economicamente forte. Ulteriori ricerche dovranno tuttavia approfondire le problematiche specifiche connesse con le possibili prospettive occupazionali di studenti e giovani disoccupati e/o in cerca di prima occupazione.
APA, Harvard, Vancouver, ISO und andere Zitierweisen
26

Alda, M. Scopesi, Maria Rosso Anna, Delfante Chiara und Pangallo Simona. „Lessico psicologico e abilitŕ di mentalizzazione nella preadolescenza“. RICERCHE DI PSICOLOGIA, Nr. 3 (Januar 2012): 375–94. http://dx.doi.org/10.3280/rip2010-003004.

Der volle Inhalt der Quelle
Annotation:
Alcune ricerche sperimentali hanno evidenziato una stretta relazione tra la frequenza d'uso dei termini mentali e i risultati alle prove di teoria della mente (Hughes et al., 1998; Hughes et al., 2007), mentre e stata meno studiata la relazione tra lessico psicologico e abilita di mentalizzazione in contesti spontanei. Inoltre, la maggioranza degli studi in questo ambito e focalizzata sull'infanzia e la fanciullezza, mentre minore attenzione e stata dedicata alle fasce di eta successive. La presente ricerca si propone di analizzare la relazione tra abilita di mentalizzazione nella preadolescenza e uso del lessico psicologico nella spiegazione del comportamento. Alla ricerca hanno partecipato 42 ragazzi di 12 anni, di livello socio-economico medio, frequentanti la seconda classe della scuola secondaria di primo grado. La Child Attachment Interview (Shmueli-Goetz et al., 2008) e stata utilizzata allo scopo di valutare la frequenza e la qualita del lessico psicologico. Il livello di mentalizzazione e stato valutato tramite un'intervista semi-strutturata messa a punto da O'Connor e Hirsch (1999); in accordo con i criteri degli autori, l'abilita di mentalizzazione e stata valutata su tre livelli. L'intelligenza verbale e stata valutata con la sub scala verbale della WISC-III. I risultati indicano una correlazione elevata tra le abilita di mentalizzazione e il lessico psicologico, in relazione sia alla quantita sia alla qualita d'uso. Non sono emerse correlazioni tra lessico psicologico e abilita linguistiche, ne tra lessico psicologico e genere.
APA, Harvard, Vancouver, ISO und andere Zitierweisen
27

Pellegrini, Marta, und Francesco Marsili. „Evaluating software tools to conduct systematic reviews: a feature analysis and user survey“. Form@re - Open Journal per la formazione in rete 21, Nr. 2 (31.07.2021): 124–40. http://dx.doi.org/10.36253/form-11343.

Der volle Inhalt der Quelle
Annotation:
Systematic reviews are research synthesis methods increasingly used in educational research to support evidence-based decision making. The conduction of a systematic review is a complex process with several phases usually supported by software tools. These tools used at the international level are not currently common in the Italian educational research. This work describes four software tools used in the international educational research and evaluates their general functionality and specific features’ usability to conduct the systematic review phases of study screening and selection. For this purpose, this study uses two methods: a feature analysis (Kitchenham et al., 1997) and an expert survey (Harrison et al., 2020). The results of both investigation methods agree to consider Covidence and Rayyan the most functional software tools in conducting SR. Among the four tools, ASReview has the greatest potential for making the process of a SR more efficient. Una valutazione dei software per condurre revisioni sistematiche: analisi delle caratteristiche e sondaggio a esperti Le revisioni sistematiche sono metodi di sintesi di ricerca sempre più utilizzati in campo educativo al fine di supportare il processo decisionale basato su evidenze. La conduzione di una revisione sistematica, poiché complessa e su più fasi, è sovente supportata in ambito internazionale da software specifici attualmente poco diffusi nella ricerca educativa italiana. Il contributo presenta quattro software utilizzati nella ricerca educativa internazionale e valuta le funzionalità generali e l’usabilità di caratteristiche specifiche per condurre le fasi di screening e di selezione degli studi. A questo scopo lo studio impiega i metodi dell’analisi delle caratteristiche (Kitchenham et al., 1997) e del sondaggio ad esperti in revisioni sistematiche (Harrison et al., 2020) in campo educativo. I risultati di entrambi i metodi di indagine concordano nel ritenere Covidence e Rayyan gli strumenti più funzionali per condurre revisioni sistematiche, mentre ASReview risulta il software con maggiore potenzialità per rendere il processo più efficiente.
APA, Harvard, Vancouver, ISO und andere Zitierweisen
28

Milner, Joel, Cynthia Thomsen, Julie Crouch, Mandy Rabenhorst, Patricia Martens, Christopher Dyslin, Jennifer Guimond, Valerie Stander und Lex Merrill. „I sintomi traumatici mediano la relazione fra maltrattamento fisico infantile e il rischio in etŕ adulta di maltrattamento?“ MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, Nr. 1 (April 2011): 11–45. http://dx.doi.org/10.3280/mal2011-001002.

Der volle Inhalt der Quelle
Annotation:
: anche se la trasmissione intergenerazionale della violenza familiare č stata ben documentata, il meccanismo responsabile di questo effetto non č stato ancora completamente accertato. Il presente studio valuta se i sintomi traumatici mediano la relazione fra una storia di maltrattamento fisico infantile (CPA, Child Physical Abuse) e il rischio in etŕ adulta di perpetrare il maltrattamento fisico (rischio di CPA in etŕ adulta), e se tale mediazione sia uguale per le donne e per gli uomini.: reclute femminili e maschili della Marina Statunitense (USN, US Navy) (N = 5.394) e studenti universitari (N = 716) hanno completato un questionario self-report riguardante la loro storia di maltrattamento infantile (nello specifico, maltrattamento fisico infantile e abuso sessuale infantile [CSA, Child Sexual Abuse]), l'esposizione alla violenza intima tra i partner (IPV, Intimate Partner Violence), attuali sintomi traumatici, e il rischio in etŕ adulta di perpetrare il maltrattamento fisico infantile.: come atteso, č stata riscontrata una forte associazione fra una storia di maltrattamento fisico infantile e il rischio di CPA in etŕ adulta. Questa associazione č risultata significativa anche dopo aver controllato le variabili demografiche e l'esposizione infantile ad altre forme di violenza (CSA e IPV), e la forza della relazione non č risultata variare in base alle variabili demografiche o all'esposizione ad altre forme di violenza. Tuttavia, l'associazione fra una storia di CPA e il rischio di CPA in etŕ adulta č risultata piů forte fra i soggetti con alti punteggi di evitamento difensivo rispetto ai soggetti con bassi punteggi. L'associazione fra una storia di CPA e il rischio di CPA in etŕ adulta č risultata largamente, ma non interamente, mediata dai sintomi psicologici traumatici. La mediazione č stata osservata per gli uomini e per le donne sia del campione della Marina Statunitense sia degli studenti universitari.: i sintomi traumatici associati ad una storia di CPA rendono conto di una sostanziale parte della relazione fra una storia di CPA e il rischio in etŕ adulta di perpetrare il maltrattamento fisico infantile sia negli uomini sia nelle donne.: nella misura in cui i sintomi traumatici sono un meccanismo a partire dal quale si verifica la trasmissione intergenerazionale dell'abuso infantile, intervenire per ridurre i sintomi traumatici nelle vittime di CPA ha il potenziale di ridurre il rischio di perpetuare il ciclo della violenza.
APA, Harvard, Vancouver, ISO und andere Zitierweisen
29

Tobia, Valentina, und Gian Luca Marzocchi. „Il benessere nei bambini con disturbi specifici dell'apprendimento e nei loro genitori: uno studio pilota con il questionario sul benessere scolastico - versione per genitori“. RICERCHE DI PSICOLOGIA, Nr. 4 (März 2013): 499–517. http://dx.doi.org/10.3280/rip2011-004004.

Der volle Inhalt der Quelle
Annotation:
Alcuni studi mostrano come alle difficolta scolastiche dei bambini con Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA), si affiancano difficolta di natura emotiva, comportamentale e relazionale, che vanno ad influenzare il benessere psicologico dei bambini stessi e dei loro genitori. In questo articolo vengono analizzati i risultati della somministrazione del Questionario sul Benessere Scolastico-versione per genitori (QBS-G), che valuta diversi aspetti dell'integrazione scolastica dei bambini con DSA e i vissuti dei loro genitori. In questo studio pilota viene misurata la validita della struttura interna del questionario con un'analisi fattoriale confermativa che mostra risultati accettabili; anche i punteggi di omogeneita interna delle singole sottoscale e del punteggio totale danno risultati da sufficienti a ottimi. I punteggi del questionario ottenuti dai genitori di bambini con DSA (n = 164) vengono confrontati con quelli di genitori di bambini con sviluppo tipico (n = 59), mostrando differenze significative. L'analisi del solo gruppo di genitori con figli con DSA evidenzia delle differenze nei punteggi in base al numero di disturbi in comorbilita (sottoscala Valutazione degli apprendimenti) e all'aver preso parte o meno ad un intervento (sottoscala Rapporto con scuola e insegnanti). Nell'articolo vengono discusse le implicazioni del benessere scolastico in relazione alla valutazione e al trattamento dei bambini con DSA. Parole chiave: Disturbi specifici dell'apprendimento, difficolta d'apprendimento, benessere scolastico, genitori. Abstract Few studies reported emotional, behavioural and relational difficulties in children with Specific Learning Difficulties (SLD), associated with a decline in school wellness. Furthermore, children's difficulties also afflict parents' wellness. In this study the results from the first administration of the Questionnaire on the School Wellness-parents' version (QSW-P), are described. The questionnaire's internal structure is analyzed using a confirmatory factor analysis, that showed acceptable fit indices. Furthermore, the validity analysis showed good psychometric properties of the instrument. The scores from the QSW-P administered to parents whose children have a diagnosis of SLD (n = 164) were compared to questionnaires of parents of children with typical development (n = 59): the two groups showed significant difference in some sub-scales of the questionnaire. Analyses run on the SLD group, showed differences in the QSW-P scores based on comorbidity (subscale Evaluation of learning processes) and on taking part in an intervention (subscale Relationship with teachers and school). The results of the QSWP in relationship with assessment and treatment of children with SLD are discussed.
APA, Harvard, Vancouver, ISO und andere Zitierweisen
30

Laghi, Fiorenzo, Antonia Lonigro, Roberto Baiocco und Maria D'Alessio. „Prospettiva temporale e strategie di apprendimento in adolescenza“. RICERCHE DI PSICOLOGIA, Nr. 2 (April 2010): 95–116. http://dx.doi.org/10.3280/rip2009-002005.

Der volle Inhalt der Quelle
Annotation:
La ricerca ha indagato come specifiche dimensioni della prospettiva temporale, valutate attraverso il Zimbardo Time Perspective Inventory, sono in relazione alle strategie d'apprendimento e sono in grado di predire il successo scolastico. Per valutare le strategie d'apprendimento č stata somministrato il Questionario sulle Strategie d'Apprendimento mentre il successo scolastico č stato valutato utilizzando la media dei voti scolastici in differenti materie. Lo studio č stato effettuato su un gruppo di 378 studenti italiani che frequentano l'ultimo anno delle scuole Secondarie. La ricerca ha dimostrato che gli adolescenti orientati maggiormente al presente e quelli che mostrano una maggiore propensione al passato negativo sono meno capaci di pianificare un percorso di obiettivi realistici. Essi utilizzano in misura minore strategie di auto-regolazione e riferiscono un maggiore livello di ansia. Quelli con un piů alto livello di orientamento al futuro e al passato positivo mostrano maggiori competenze nello stabilire e raggiungere gli obiettivi, sanno auto-regolare il loro comportamento e mostrano alti livelli di volizione e capacitŕ di pianificare strategie per far fronte ad obiettivi a lungo termine. Per i maschi il successo scolastico č meglio predetto dalla dimensione disorientamento mentre per le femmine č un basso livello di ansia. La dimensione orientamento al futuro e l'auto-regolazione dell'apprendimento sono gli unici predittori significativi del successo scolastico sia nel gruppo dei maschi che in quello delle femmine. Nelle conclusioni vengono discusse le implicazioni teoriche e pratiche del presente studio.
APA, Harvard, Vancouver, ISO und andere Zitierweisen
31

Giannantoni, N. M., M. Minisci, V. Brunetti, E. Scarano, E. Testani, C. Vollono, E. De Corso, G. Bastanza, L. D'Alatri und G. Della Marca. „Valutazione dell'attività muscolare faringea attraverso elettromiografia di superficie nasofaringea in pazienti disfagici affetti da ictus ischemico acuto“. Acta Otorhinolaryngologica Italica 36, Nr. 4 (August 2016): 295–99. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1124.

Der volle Inhalt der Quelle
Annotation:
La disfagia orofaringea è spesso presente durante la fase acuta di un ictus. Lo scopo di questo lavoro è stato quello di valutare se la registrazione elettromiografica di superficie tramite un elettrodo nasofaringeo può essere impiegata per testare l'attività muscolare del faringe nei pazienti con ictus acuto e se queste misurazioni elettrofisiologiche possono essere correlate con la valutazione clinica della deglutizione. Dal punto di vista clinico la severità del quadro è stata valutata mediante l'utilizzo della scala del National Institute of Health Stroke (NIHSS); la disfagia è stata valutata mediante il test di screening Gugging Swallowing Scale (GUSS); l'estensione della lesione ischemica alla TAC è stata misurata attraverso l'Alberta Stroke Programme Early CT Score (ASPECTS). Abbiamo valutato 70 pazienti di cui 50 disfagici (Dys+), e 20 non disfagici (Dys–). Ciascun partecipante è stato sottoposto a un'elettromiografia di superficie registrata mediante un elettrodo NP costituito da un catetere di Teflon isolato in acciaio (lungo 16 cm e con un diametro in punta di 1,5 mm). L'elettrodo è stato inserito attraverso la cavità nasale, ruotato e posizionato approssimativamente 3 mm antero-inferiormente rispetto alla volta salpingo-palatina. Per ogni partecipante sono state registrate ed analizzate le risposte elettromiografiche di almeno quattro deglutizioni volontarie ripetute. La deglutizione induce sempre all'elettromiografia burst ripetitivi e polifasici di durata compresa fra 0,25 e 1 secondo, con un'ampiezza intorno ai 100-600mV. I disfagici hanno mostrano una maggiore durata del burst rilevato all'elettromiografia rispetto ai non disfagici, con una differenza statisticamente significativa (p < 0,001), ma non hanno mostrano differenze in termini di ampiezza del burst stesso (p = 0,775); quest'ultima invece era inversamente correlata con lo NIHSS score [r(48) = –0,31; p < 0,05)] e con lo ASPECTS score [r(48) = –0,27; p < 0,05]. Questi risultati suggeriscono che le registrazioni nasofaringee possono rappresentare un indice semi-quantitativo delle difficoltà deglutitorie secondarie a disfunzione faringea ed in particolare, i risultati dell'elettromiografia sarebbero indicativi di una ridotta motilità faringea durante la fase acuta di un ictus.
APA, Harvard, Vancouver, ISO und andere Zitierweisen
32

Manfre, L., F. Rosato, M. Mindri, S. Pappalardo, C. Sarno, A. Janni und R. Lagalla. „Neuroradiologia funzionale della ghiandola ipofisaria“. Rivista di Neuroradiologia 8, Nr. 5 (Oktober 1995): 645–56. http://dx.doi.org/10.1177/197140099500800502.

Der volle Inhalt der Quelle
Annotation:
Lo studio sequenziale dell'afflusso del mezzo di contrasta a carico del parenchima ipofisario è stato di recente valutato da diversi autori, utilizzando apparecchiature operanti a 1,5 T. Tutta-via, con l'eccezione di 3 casi di macroadenoma, non sono state mai valutate le possibili alterazioni di flus-so ghiandolare nelle diverse affezioni interessanti l'ipofisi. Sono stati esaminati 27 volontari non affetti da patologia ipofisaria e 47 pazienti, in età pediatrica o adulti, affetti da alterazioni ipofisarie su base congenita o acquisita. I pazienti sono stati valutati mediante apparecchiatura operante a medio campo, compa-rando i risultati, ottenuti in tempi diversi, di una valutazione ipofisaria standard versus un esame di tipo sequenziale. Il nostro studio ha dimostrato un modello di accentuazione delle differenti componenti ghiandolari perfettamente corrispondente all'organizzazione microvascolare della ghiandola stessa, con un incremen-to dell'intensità di segnale apprezzabile prima a livello neuroipofisario, poi a carico del peduncolo e della parte prossimale dell'adenoipofisi, ed infine a carico della pars distalis adenoipofisaria. I microadenomi hanno dimostrato un modello di accentuazione di tipo <arterioso>, in rapporto alla neoangiogenesi esi-stente. I macroadenomi hanno dimostrato un modello differente, nelle aree esaminate, in dipendenza del-l'estensione. Nessuna alterazione è stata riscontrata nei pazienti affetti da sella vuota parziale. I pazienti affetti da deficit di ormone della crescita hanno dimostrato una riduzione del potenziamento del peduncolo ipofisario, in possibile relazione a danno del sistema vascolare portale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO und andere Zitierweisen
33

Albert, Umberto, Chiara Picco, Giuseppe Maina, Federica Forner, Eugenio Aguglia und Filippo Bogetto. „Phenomenology of patients with early- and adult-onset obsessive-compulsive disorder“. Epidemiologia e Psichiatria Sociale 11, Nr. 2 (Juni 2002): 116–26. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00005571.

Der volle Inhalt der Quelle
Annotation:
RIASSUNTOScopo – Valutare eventuali differenze nelle caratteristiche sociodemografiche e cliniche (sintomatologia ossessivo–compulsiva, la comorbidità di Asse I e la comorbidità di Asse II) in soggetti adulti con disturbo ossessivo–compulsivo ad esordio precoce (>18 anni) e in eta adulta (≤18 anni). Disegno – Studio clinico controllato. Setting – Servizio per i disturbi depressivi e d'ansia, Dipartimento di Neuroscienze, Università di Torino. Metodo – Sono stati inclusi nello studio 149 pazienti adulti con diagnosi di DOC (DSM–IV) e un punteggio Y–BOCS totale <16.1 soggetti sono stati valutati attraverso un'intervista semi–strutturata diretta ad indagare le caratteristiche socio–demografiche é cliniche. La comorbidita longitudinale di Asse I, secondo i criteri del DSM–IV, è stata valutata attraverso un'intervista clinica strutturata diretta secondo le indicazioni di Othmer & Othmer (1994; 1999): particolare attenzione è stata rivolta alia rilevazione dei disturbi dello spettro ossessivo–compulsivo (Hollander et al, 1996; 1997). Per l'analisi della comorbidita con i disturbi di personalitá è stata utilizzata la Structured Clinical Interview for DSM–IV Axis II Disorders (SCID–II). Risultati – 39 pazienti (26.2%) hanno presentato l'esordio del DOC prima dei 18 anni (early–onset) e 110 pazienti (73.8%) hanno presentato l'esordio del DOC dopo i 18 anni (later–onset). Sono state rilevate differenze significative tra i due gruppi di confronto: i soggetti con esordio precoce presentano una predominanza del sesso maschile, un decorso cronico del disturbo e l'associazione con il disturbo schizotipico di personalità. Conclusioni – Suddividendo il campione secondo l'eta di esordio del disturbo abbiamo rilevato alcune differenze significative nell'espressivita del DOC che indicano una possibile eterogeneita del disturbo, meritevole di ulteriori approfondimenti. In particolare, il rilievo nel gruppo ad esordio precoce di un decorso prevalentemente cronico e soprattutto di una specifica associazione con il disturbo schizotipico di personalita appare significativo ai fini dell'impostazione di specifiche strategic terapeutiche.
APA, Harvard, Vancouver, ISO und andere Zitierweisen
34

Mancini, Elena. „Il programma di eliminazione della filariasi linfatica in Bangladesh: un modello esportabile? / The lymphatic filariasis elimination programme in Bangladesh: an exportable model?“ Medicina e Morale 66, Nr. 4 (11.10.2017): 495–511. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2017.503.

Der volle Inhalt der Quelle
Annotation:
Nel 1971, al termine della sanguinosissima guerra di separazione dal Pakistan, il Bangladesh appariva un paese senza speranza. L’elevatissima crescita demografica -una delle maggiori al mondo- le calamità naturali quali alluvioni e tifoni, la povertà grave e diffusa - con una percentuale di popolazione sotto la soglia di povertà intorno al 30% - la situazione politica interna, con instabilità sociale e latenti conflitti etnici, rendevano il pronostico più che verosimile. A distanza di 40 anni, il BGD è riuscito a smentire in gran parte tale previsione, conseguendo successi nello sviluppo economico, nella salute pubblica e nella trasformazione sociale. Il controllo del tasso di fertilità, la lotta a “big killer” quali la TBC e la diarrea infantile, il miglioramento delle condizioni igieniche e la realizzazione di presidi sanitari territoriali di prima assistenza (community-clinic), efficaci campagne sanitarie, il contrasto di malattie endemiche, sono stati ottenuti grazie all’impiego coordinato delle misure sanitarie dei programmi internazionali. Risultati, questi, conseguiti attraverso una politica sanitaria basata su una proficua collaborazione tra il Ministero della salute nazionale (Ministry of Health and Family Welfare), ONG, organismi sanitari internazionali, istituzioni e fondazioni internazionali. Il BGD ha così conseguito il traguardo della pressoché totale eliminazione delle malattie neglette endemiche nel paese (leishmaniosi viscerale, filariasi linfatica, dengue, lebbra, parassitosi intestinali – infezioni da elminti). L’articolo valuta i fattori che hanno caratterizzato il successo nel programma di eliminazione della filariasi linfatica. Dall’analisi di tali fattori è derivato un possibile modello di governance per la lotta alle malattie neglette in regioni endemiche comparabili sotto il profilo geo-politico. ---------- In 1971, at the end of the bloodstained separation war with Pakistan, Bangladesh appeared as a country without hope. The intense population growth – one of the highest in the world – natural disasters such as flooding and typhoons, acute and diffuse poverty – with a percentage of population below poverty line of 30% – the internal political scenario, with social instability and underlying ethnical conflicts – made this situation less likely to improve. 40 years later, Bangladesh succeeded in disproving such prevision, with a significant growth in economic development, public healthcare and social conditions. Birth control, countermeasures against “big killers” such as tuberculosis and diarrhea in babies, improvement of hygienic conditions and the implementation of local emergency units (community-clinic), effective sanitary campaigns and prevention of endemic diseases have been accomplished thanks to the coordinated use of sanitary measures in international programmes. Results obtained through a sanitary policy based on fruitful collaborations among the Ministry of Health and Family Welfare, NGOs, international health organizations, international institutions and foundations. This way Bangladesh achieved the result of an almost total elimination of neglected endemic disease in the country (visceral leishmaniasis, lymphatic filariasis, dengue, plague, intestinal parasitosys – helminth infections). The article analyses the factors contributing to the success of the Lymphatic Filariasis Elimination Programme. The study of such factors permitted to identify a governance model for fighting neglected diseases in endemic regions with similar geo-political environments.
APA, Harvard, Vancouver, ISO und andere Zitierweisen
35

Karpov, Yuriy V., und David Tzuriel. „Dynamic Assessment: Progress, Problems, and Prospects“. Journal of Cognitive Education and Psychology 8, Nr. 3 (Oktober 2009): 228–37. http://dx.doi.org/10.1891/1945-8959.8.3.228.

Der volle Inhalt der Quelle
Annotation:
The authors proceed from the presentations at the 20th anniversary conference of the International Association for Cognitive Education and Psychology (IACEP), “Dynamic Assessment: Progress, Problems, and Prospects,” to present their reflections on the major issues of dynamic assessment (DA). Among the topics discussed are the following: what DA actually assesses, how DA informs instruction and intervention, and if mediation should be grounded in the students’ culture. The authors also respond to some of the critical points raised against DA and discuss progress and prospects in the field of DA. Les auteurs utilisent les présentations de la Conférence du vingtième anniversaire de l’IACEP « évaluation dynamique: progrès, problèmes et perspectives » pour présenter leurs réflexions sur les résultats importants touchant l’évaluation dynamique. Les thèmes discutés sont les suivants: qu’est-ce que l’évaluation dynamique évalue vraiment? Comment l’évaluation dynamique informe-t-elle sur l’instruction et l’intervention? La médiation doit-elle s’ancrer dans la culture des élèves? Les auteurs répondent aussi à quelques critiques dirigées contre l’évaluation dynamique et discutent des progrès et des perspectives dans le champ de l’évaluation dynamique. Die Autoren gehen von den Darbietungen auf der 20. Jubiläumskonferenz der IACEP mit dem Motto “Dynamische Diagnostik: Fortschritt, Probleme und Aussichten” aus, um ihre Überlegungen zu wesentlichen Themen der dynamischen Diagnostik (DA, Dynamic Assessment) vorzustellen. Darunter sind die folgenden: Was DA wirklich erfasst, welch informativer Wert DA für Unterricht und Intervention zukommt, und ob Mediation in der Kultur des Lerners begründet sein sollte. Die Autoren beantworten auch einige kritische Einwände gegen DA und diskutieren Fortschritt und Perspektiven in diesem Gegenstandsbereich Los autores exponen las presentaciones de la Conferencia celebrada con motivo del 20 Aniversario de la IACEP sobre la “Evaluación Dinámica: Desarrollo, Problemas y Perspectivas” cuyo propósito es la presentación de su propias reflexiones acerca del estado actual de la Evaluación Dinámica (DA). Los principales tópicos que se analizan son: qué evalúa realmente la Evaluación Dinámica, cómo la Evaluación Dinámica ilumina la instrucción y la intervención, y si la mediación debería basarse en la cultura de los estudiantes. Los autores también responden a algunos de los puntos críticos que emergen contra la Evaluación Dinámica, e igualmente discuten su desarrollo y las perspectivas. Gli autori a partire dalle presentazioni fatte in occasione del 20° Anniversario della Conferenza IACEP “Valutazione Dinamica: progressi, problemi e prospettive” continuano le loro riflessioni sulle principali questioni della Valutazione Dinamica (DA). Tra gli argomenti discussi vi sono: che cosa la DA in realt à valuta, come la DA fornisce istruzioni e modalit à di intervento, se la mediazione debba essere ancorata alla cultura dello studente. Gli autori rispondono anche ad alcuni punti critici sollevati contro la DA e discutono i progressi e le prospettive nel campo della DA.
APA, Harvard, Vancouver, ISO und andere Zitierweisen
36

Lombardi, Duccio. „Prospettive terapeutiche nella cura del morbo di Addison“. Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 25, Nr. 1 (03.07.2013): 2–5. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2013.993.

Der volle Inhalt der Quelle
Annotation:
In questo editoriale sono valutate e analizzate alcune applicazioni terapeutiche innovative che potrebbero permettere un nuovo e differente approccio alla cura del morbo di Addison. Sebbene le conoscenze relative a questa malattia siano ancora limitate, soprattutto a causa della sua rarità, i principali meccanismi patogenetici del morbo sono qui valutati nell'ottica di capire quali potrebbero essere le future strategie terapeutiche per la cura di questa patologia. Attraverso l'analisi delle questioni di natura genetica e immunologica che caratterizzano l'Addison e cercando di comprendere quale potrebbe essere il ruolo delle cellule staminali adrenocorticali nella rigenerazione delle funzioni ghiandolari, sono, infine, riportati due studi clinici e alcune possibilità terapeutiche che potrebbero cambiare profondamente l'approccio a tale patologia.
APA, Harvard, Vancouver, ISO und andere Zitierweisen
37

Caroppo, Emanuele, Giuseppina Del Basso und Patrizia Brogna. „Trauma e vulnerabilità nei migranti richiedenti protezione internazionale“. REMHU : Revista Interdisciplinar da Mobilidade Humana 22, Nr. 43 (Dezember 2014): 99–116. http://dx.doi.org/10.1590/1980-85852503880004307.

Der volle Inhalt der Quelle
Annotation:
INTRODUZIONE: I rifugiati richiedenti protezione internazionale mostrano un'alta vulnerabilità e Disturbo Post-Traumatico da Stress (PTSD). OBIETTIVI: abbiamo utilizzato un approccio integrato multidisciplinare per valutare la loro vulnerabilità e psicopatologia. METODI: sono stati valutati 180 rifugiati politici secondo i criteri del DSM-IV-TR. RISULTATI: in un'alta percentuale di rifugiati politici la diagnosi principale è stata di PTSD associata con disturbi di personalità e/o altri disturbi psichici. CONCLUSIONI: i rifugiati politici hanno più difficoltà nel gestire le proprie emozioni, questo probabilmente è dovuto alla propria storia personale intrisa di vissuti traumatici, tuttavia attraverso un lavoro sia psicoterapico che farmacologico è stato possibile migliorare le proprie condizioni.
APA, Harvard, Vancouver, ISO und andere Zitierweisen
38

De Corso, E., G. Bastanza, V. Di Donfrancesco, M. L. Guidi, G. Morelli Sbarra, G. Passali, A. Poscia, C. de Waure, G. Paludetti und J. Galli. „Riduzione volumetrica dei turbinati inferiori con radiofrequenze: risultati clinici a lungo termine“. Acta Otorhinolaryngologica Italica 36, Nr. 3 (Mai 2016): 199–205. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-964.

Der volle Inhalt der Quelle
Annotation:
Lo scopo del nostro studio è stato quello di valutare i risultati a lungo termine della procedura di riduzione volumetrica dei turbinati inferiori mediante radiofrequenze (RVTR). Abbiamo eseguito una valutazione prospettica longitudinale a lungo termine di 305 pazienti affetti da rinite (114 allergici e 191 non allergici) refrattari alla terapia medica e sottoposti a intervento di RVTR (gennaio 2004 - dicembre 2010). I pazienti sono stati seguiti per un Follow-up medio di 39,70±19,41 mesi (minimo-24, massimo-60 mesi) e sono stati valutati mediante la somministrazione del questionario NOSE-scale prima e dopo l’intervento a distanza di un mese e successivamente ogni anno per 5 anni. I pazienti sono stati considerati affetti da recidiva durante il periodo di follow-up in caso di ricomparsa dei sintomi con un aumento del punteggio totale del NOSE scale di almeno il 75% e necessità di riassumere trattamenti medici. La ricorrenza è stata valutata mediante analisi di sopravvivenza con il metodo di Kaplan-Meyer. Complessivamente abbiamo documentato una buona soddisfazione dei pazienti per quanto riguarda la procedura, con un elevato controllo del dolore e poche complicanze. Nel post-operatorio abbiamo avuto un significativo miglioramento di ostruzione nasale e respirazione orale vicariante (p < 0,05). Dopo 36 mesi abbiamo osservato un peggioramento dei sintomi, in particolare, dopo 36 mesi con un progressivo crescente tasso di recidive significativamente più elevato nei pazienti allergici rispetto a quelli non-allergici (p < 0,05). Abbiamo anche osservato una leggera diminuizione della soddisfazione generale dei pazienti. Il nostro studio conferma la buona tollerabilità da parte dei pazienti della procedura di decongestione dei turbinati inferiori con radiofrequenze con un basso rischio di complicanze. I nostri dati confermano inoltre una buona efficacia a lungo termine nella maggior parte dei pazienti per almeno 36 mesi dopo l’intervento con una probabilità di rimanere liberi da recidiva in questo periodo sempre superiore a 0,8. Nei mesi successivi si assiste a una progressiva riduzione del beneficio clinico in particolare nei pazienti allergici, con una differenza statisticamente significativa rispetto ai pazienti non allergici (p < 0,05).
APA, Harvard, Vancouver, ISO und andere Zitierweisen
39

Avarotti, E., und R. Gangitano. „L'osteoporosi in Italia oggi“. Rivista di Neuroradiologia 15, Nr. 4 (August 2002): 431–37. http://dx.doi.org/10.1177/197140090201500412.

Der volle Inhalt der Quelle
Annotation:
L'andamento e la diffusione della Osteoporosi assume sempre maggiore rilevanza dato l'aumento continuo della vita media della popolazione. Per tale motivo valutati gli eventi finali della malattia Osteoporosi rappresentati da fratture del femore prossimale, delle vertebre e del polso e valutate sia l'incidenza che i costi per il sistema sanitario, gli Autori vogliono porre il giusto accento sugli aspetti terapeutici più moderni quali la Vertebroplastica ed il Trattamento Ortopedico delle fratture, come anche sulla terapia farmacologica di prevenzione. La patologia osteoporotica stante la sempre maggiore presenza nella popolazione mondiale ed italiana in particolare di soggetti anziani con incremento della aspettative di vita media, non può più essere sottovalutata. Il gap fra la esatta conoscenza dei rischi del paziente osteoporotico e la giusta e tempestiva intrapresa di una terapia preventiva deve essere ancora compreso e colmato.
APA, Harvard, Vancouver, ISO und andere Zitierweisen
40

Cigala, Ada, und Arianna Mori. „Le competenze emotive in bambini con storia di maltrattamento: cosa ci dice la ricerca?“ MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, Nr. 1 (Mai 2012): 11–24. http://dx.doi.org/10.3280/mal2012-001002.

Der volle Inhalt der Quelle
Annotation:
I bambini piccoli trascurati possono essere a rischio di deficit nella competenza emotiva. Bambini con storie di trascuratezza o che non avevano subito alcun tipo di maltrattamento sono stati inizialmente visti a 4 anni e ad un anno di distanza per valutare la loro competenza emotiva. Un più alto QI è risultato essere associato con una migliore competenza emotiva, ma i bambini trascurati riportavano costantemente una peggiore competenza emotiva rispetto ai bambini non trascurati, avendo tenuto controllato l'effetto del QI. Poiché sia la trascuratezza sia il QI possono contribuire a deficit nella competenza emotiva, entrambi devono essere esaminati quando si valutano questi bambini per poter progettare e applicare in modo appropriato interventi per la competenza emotiva.
APA, Harvard, Vancouver, ISO und andere Zitierweisen
41

Loader, B., I. Linauer, S. Korkesch, I. Krammer-Effenberger, V. Zielinski, N. Schibany, A. Kaider, E. Vyskocil, D. Tscholakoff und P. Franz. „ACTA OTORHINOLARYNGOLOGICA ITALICA“. Acta Otorhinolaryngologica Italica 36, Nr. 5 (Oktober 2016): 421–27. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-766.

Der volle Inhalt der Quelle
Annotation:
Il presente studio retrospettivo a singolo cieco si pone come obbiettivo quello di valutare in che percentuale di casi di pazienti che si presentano con sintomatologia compatibile con neurite vestibolare acuta, con e senza perdita oggettiva della funzione vestibulare (VFL), sia presente un conflitto neurovascolare fra il nervo vestibolococleare e la arteria cerebellare anteroinferiore (AICA). 58 pazienti con sintomatologia suggestiva per neurite vestibolare acuta, valutati con RMN presso un centro di terzo livello, sono stati confrontati con 61 pazienti asintomatici. I radiologi hanno dato valutato la presenza di conflitto neurovascolare, in assenza di dati clinici, conferendo ai rilievi oggettivi una valutazione in una scala da 0 a 3 a seconda che il contatto fosse: nesuno; inferiore a 2 mm; superiore ai 2 mm; presenza di vacular loop. I reperti neurootologici sono stati quindi raccolti all’oscuro del risultato dell’imaging. La funzione vestibolare è stata testata con prova calorica bitermica. Alla prova calorica 26 casi (45%) hanno mostrato segni oggettivi di deficit vestibolare (Gruppo A), 32 casi (55%) non hanno invece mostrato alcun deficit labirintico (Gruppo B). Il gruppo A ha incluso 13 casi (50%) con evidenza di conflitto neurovascolare (NVC), il gruppo B ha incluso 26 casi con NVC (82%) (p = 0.012) mentre i controlli hanno incluso 16 casi con NVC (26%). La differenza fra i tre gruppi ha mostrato significatività statistica (p<0.001). Il Gruppo B ha mostrati un associazione con un grading di conflitto piu elevato rispetto al Gruppo A (p = 0.009). La presenza di NVC non ha avuto un associazione statisticamente significativa ne con la presenza di SNHL ne con la presenza di acufene (p > 0.05). I nostri dati indicano che la presenza di conflitti neurovascolari a livello dell’angolo pontocerebellare è superiore in quei pazienti che in presenza di una sintomatologia compatibile con neurite vestibolare acuta abbiano una funzionalità simmetrica alla prova calorica.
APA, Harvard, Vancouver, ISO und andere Zitierweisen
42

Lopriore, Lucilla. „Valutare l’apprendimento precoce di una seconda lingua: rilevanza degli studi longitudinali“. EuroAmerican Journal of Applied Linguistics and Languages 7, Nr. 1 (20.02.2020): 11–23. http://dx.doi.org/10.21283/2376905x.11.195.

Der volle Inhalt der Quelle
Annotation:
L’apprendimento precoce delle lingue straniere – in particolare nella scuola primaria – è un processo affascinante ma complesso, fortemente condizionato dall’età degli allievi, dal contesto, dagli obiettivi specifici del ciclo scolastico e dalla didattica proposta. La fascia d’età è di fatto una delle variabili che più incide sullo sviluppo e sul sostegno delle competenze linguistiche, e richiede da parte dei docenti l’adattamento degli approcci adottati, delle attività proposte e dei materiali utilizzati per rispondere allo sviluppo cognitivo e emotivo degli allievi. Valutare i risultati dell’apprendimento in uno scenario di questo tipo è un processo delicato che deve essere monitorato con strumenti idonei che consentano di utilizzare la valutazione sia per comprenderne il valore aggiunto sia per sostenere l’apprendimento nel tempo. Questo contributo introduce le implicazioni dei risultati di alcuni studi longitudinali che hanno monitorato e valutato lo sviluppo delle competenze degli allievi e offerto spunti di riflessione sui processi di apprendimento.
APA, Harvard, Vancouver, ISO und andere Zitierweisen
43

Pallaver, Karin. „Dal «baratto» al mobile money: limiti e pregiudizi di un'interpretazione evoluzionistica dei sistemi monetari africani“. CHEIRON, Nr. 1 (April 2021): 225–48. http://dx.doi.org/10.3280/che2019-001010.

Der volle Inhalt der Quelle
Annotation:
Questo saggio analizza le principali interpretazioni storiografiche dei sistemi monetari africani. Esaminando alcuni casi studio specifici esso si propone di decostruire i principali pregiudizi che hanno caratterizzato queste interpretazioni. La prima parte analizza il concetto di «baratto» e la sua applicabilità al contesto africano. La seconda si concentra sulle valute precoloniali, in gran parte valute-merce, e decostruisce il cosiddetto «mito della paccottiglia». La terza parte esamina il processo di transizione dalle valute precoloniali a quelle europee durante il periodo coloniale. L'ultima parte, infine, evidenzia alcuni aspetti del forte valore simbolico attribuito alle valute del periodo post-indipendenza e conclude con una breve disamina del mobile money che negli ultimi anni si è sviluppato in maniera esponenziale in diverse aree del continente. L'approccio di lunga durata impiegato dal saggio permette di dimostrare la dinamicità delle pratiche monetarie delle società africane e la loro capacità di adattamento e innovazione.
APA, Harvard, Vancouver, ISO und andere Zitierweisen
44

Caputo, N., C. Chiurulla und E. Signorini. „Studio TC delle biforcazioni carotidee“. Rivista di Neuroradiologia 2, Nr. 2 (Juni 1989): 105–12. http://dx.doi.org/10.1177/197140098900200202.

Der volle Inhalt der Quelle
Annotation:
Per verificare le possibilità diagnostiche della TC nella definizione della patologia dei vasi del collo e per mettere a punto un protocollo di studio di agevole impiego clinico in grado di fornire risultati costanti e diagnosticamente validi sono stati valutati 132 pazienti affetti da disturbi cerebrovascolari, candidati all'intervento di tromboendoarteriectomia. Lo studio della regione cervicale è stato effettuato utilizzando un pacchetto di scansioni rapide a strato sottile eseguite durante infusione e.v. di mezzo di contrasto (circa 100 ml) a goccia ravvicinata. Nel presente contributo viene descritta la metodica di studio utilizzata ed analizzati e commentati i risultati ottenuti. Viene sottolineata l'importanza della TC nel dimostrare direttamente sul piano assiale le placche ateromasiche, la loro composizione e morfologia. Viene anche sottolineata l'accuratezza della TC nell'individuare le ulcerazioni nelle placche e nel valutare il grado di stenosi vascolare. Infine vengono commentate le caratteristiche tecniche della metodica proposta sottolineandone la maneggevolezza nella pratica clinica.
APA, Harvard, Vancouver, ISO und andere Zitierweisen
45

Bufalino, L., G. Rizzo, D. Rinaldo, E. Romanini, H. Valensise, D. Arduini und C. Romanini. „Previsione della Preeclampsia nella Gravidanza Gemellare Mediante Velocimetria Doppler Uterina“. Acta geneticae medicae et gemellologiae: twin research 43, Nr. 1-2 (April 1994): 115. http://dx.doi.org/10.1017/s0001566000003056.

Der volle Inhalt der Quelle
Annotation:
AbstractL'incidenza di pre-eclampsia nella gravidanza gemellare è aumentata di circa 5 volte rispetto alle gravidanze singole. La velocimetria Doppler a livello uterino si è dimostrato in popolazioni a rischio, un metodo efficace per identificare precocemente le pazienti a rischio di pre-eclampsia. Non sono disponibili dati a questo riguardo nella gravidanza gemellare.Obiettivi: 1) valutare le differenze negli indici di resistenza delle arterie uterine tra gravidanze singole e gemellari, 2) valutare eventuali differenze in gravidanze gemellari complicate da pre-eclampsia, 3) valutare il valore predittivo della velocimetria Doppler uterina sulla pre-eclampsia in gravidanze gemellari esaminate a 20-24 settimane di gestazione e poi seguite prospettivamente.Disegno dello studio: l'indice di resistenza RI a livello di entrambe le arterie uterine è stato calcolato mediante Doppler colore-pulsato (Ansaldo Hitachi AU590A) nelle seguenti popolazioni: a) 315 gravidanze singole non complicate, b) 96 gravidanze gemellari non complicate, c) 53 gravidanze gemellari complicate da pre-eclampsia, d) 63 gravidanze gemellari valutate a 20-24 settimane di gestazione e non complicate al momento della osservazione.Risultati: 1) sia nelle gravidanze singole che in quelle gemellari i valori di RI decrescono nel corso della gravidanza e i valori presenti nelle gravidanze gemellari a decorso normale sono significativamente inferiori (Anova p < 0.001). 2) le gravidanze gemellari complicate da preeclampsia dimostrano valori di RI lievemente superiori alle gravidanze gemellari non complicate (p <0.05). 3) il valore predittivo sulla preeclampsia delle arterie uterine a 20-24 settimane è risultato inadeguato (k = 0.24).Conclusioni: la velocimetria Doppler delle arterie uterine è risultata di scarsa utilità clinica nel prevedere la preeclampsia nelle gravidanze gemellari.
APA, Harvard, Vancouver, ISO und andere Zitierweisen
46

De Stasio, Simona, Caterina Fiorilli, Carlo Di Chiacchio und Maria Cristina Rappazzo. „Comprendere e descrivere l'altro: uno studio sulla comprensione delle emozioni e sul lessico psicologico del bambino“. PSICOLOGIA DELLA SALUTE, Nr. 1 (Mai 2011): 149–60. http://dx.doi.org/10.3280/pds2011-001011.

Der volle Inhalt der Quelle
Annotation:
Un rilevante numero di studi mostra una relazione tra l'utilizzo nel bambino di termini psicologici nelle conversazioni e la comprensione di stati interni. Sono stati oggetto di studio in un gruppo di 120 bambini tra i 6 e i 9 anni l'utilizzo di linguaggio sugli stati interni e la comprensione emotiva. La comprensione emotiva č stata valutata con il Test sulla Comprensione delle Emozioni, mentre l'uso del linguaggio riferito a stati interni č stato valutato con il compito di Mind-Mindedness. I risultati hanno evidenziato delle differenze significative in bambini di etŕ diverse rispetto alla comprensione delle emozioni e all'uso di termini psicologici nella descrizione del miglior amico. Il linguaggio sugli stati interni non č risultato correlato al livello di comprensione delle emozioni. Agli autori sembra possibile ipotizzare che l'utilizzo del linguaggio sugli stati interni possa essere indipendente dalle capacitŕ dei bambini di rappresentare gli aspetti psicologici propri ed altrui.
APA, Harvard, Vancouver, ISO und andere Zitierweisen
47

Martini, Angela, und Roberto Ricci. „Un esperimento di misurazione del valore aggiunto delle scuole sulla base dei dati PISA 2006 del Veneto“. RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, Nr. 3 (November 2010): 80–107. http://dx.doi.org/10.3280/rest2010-003004.

Der volle Inhalt der Quelle
Annotation:
Il principale obiettivo di questo lavoro č di misurare il valore aggiunto della scuola utilizzando i dati del campione PISA 2006 del Veneto. Le graduatorie di 45 istituti superiori basate sui punteggi grezzi sulla scala di scienze e su indicatori di valore aggiunto sono state poste a confronto per valutare in che misura esse differiscano e per identificare le scuole che si collocano significativamente al di sopra o al di sotto della media in base all'uno e all'altro criterio. Per realizzare l'obiettivo della ricerca si č fatto ricorso a un modello di regressione lineare gerarchica a due livelli. Le variabili considerate per giungere a una stima del valore aggiunto sono le caratteristiche di sfondo degli studenti e il loro livello cognitivo iniziale, valutato sintetizzando in un unico indicatore i voti conseguiti dagli alunni al termine del primo quadrimestre del primo anno di scuola secondaria superiore e il giudizio finale ottenuto all'esame di licenza media. Il confronto tra i punteggi grezzi delle scuole e i punteggi di valore aggiunto mostra l'esistenza di una notevole differenza tra di essi e che i migliori risultati in termini di valore aggiunto sono nel Veneto ottenuti non dai licei ma dagli istituti tecnici. Questo lavoro indica che una valutazione dei risultati delle scuole che si limiti ai soli risultati grezzi porta a conclusioni fuorvianti. L'articolo mostra che il livello cognitivo iniziale degli studenti che frequentano una scuola č particolarmente importante e che di esso si deve tener conto nel valutare i risultati degli istituti.
APA, Harvard, Vancouver, ISO und andere Zitierweisen
48

Ostinelli, Giorgio. „Concezione e realizzazione del Questionario per la valutazione della didattica e della relazione con l’insegnante“. Swiss Journal of Educational Research 34, Nr. 3 (26.09.2018): 533–50. http://dx.doi.org/10.24452/sjer.34.3.4895.

Der volle Inhalt der Quelle
Annotation:
La valutazione dell’insegnamento è sempre stata ed è tuttora un tema allo stesso tempo importante e di difficile attuazione. Benché chi insegna valuti in continuazione, si constata tuttavia che, nella maggior parte dei casi, le/gli insegnanti non amano essere valutati. Come fare per introdurre delle forme di valutazione «sostenibili», che aiutino a meglio mettere a fuoco aspetti importanti dell’insegnamento e che siano allo stesso tempo rigorose e rispettose della professionalità e della personalità delle/dei docenti? La creazione di un contesto orientato al miglioramento nelle scuole può essere un’occasione importante per sviluppare approcci dotati di tali caratteristiche, ed è, in poche parole, quanto è avvenuto presso la Scuola professionale e artigianale (SPAI) di Mendrisio negli ultimi anni. Nei fatti, nell’ambito del progetto DAAP1, sorto a partire da un’iniziativa federale volta a introdurre forme di autovalutazione negli istituti scolatici, un gruppo di lavoro a cui prendevano parte rappresentanti delle varie categorie di attori presenti nella scuola (insegnanti, allievi, direzione, ecc.) ha sviluppato, con l’assistenza di uno School Improvement Advisor/researcher (SIA), un questionario per la valutazione della didattica e della relazione con l’insegnante. Il presente articolo descrive le tappe che hanno condotto alla creazione di tale strumento e le procedure che hanno permesso di affinarne la validità e l’affidabilità, nell’ottica di una sua utilizzazione su più larga scala da parte dei docenti ticinesi e di madrelingua italiana.
APA, Harvard, Vancouver, ISO und andere Zitierweisen
49

Palumbo, Mauro, und Valeria Pandolfini. „Valutare per migliorare tra retorica e ricerca“. RIV Rassegna Italiana di Valutazione, Nr. 60 (September 2015): 85–101. http://dx.doi.org/10.3280/riv2014-060006.

Der volle Inhalt der Quelle
APA, Harvard, Vancouver, ISO und andere Zitierweisen
50

Baldissera, Alberto. „Valutare la ricerca sociale: problemi e definizioni“. Quaderni di Sociologia, Nr. 74 (01.12.2017): 153–60. http://dx.doi.org/10.4000/qds.1716.

Der volle Inhalt der Quelle
APA, Harvard, Vancouver, ISO und andere Zitierweisen
Wir bieten Rabatte auf alle Premium-Pläne für Autoren, deren Werke in thematische Literatursammlungen aufgenommen wurden. Kontaktieren Sie uns, um einen einzigartigen Promo-Code zu erhalten!

Zur Bibliographie