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Bücher zum Thema „DJI“

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1

Hei-dji: Roman. Lomé, Togo: Editions Akpagnon/ACCT-BRAO, 1995.

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2

Hendri, Rifwan. Menanam karya menuai kesempurnaan: Kisah sukses 9 praktisi UKM pemenang Dji Sam Soe Award. Jakarta: Tim Info Tempo bekerja sama dengan PT. H.M. Sampoerna, Tbk., 2007.

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3

Guerrini, Mauro, und Giovanni Mari, Hrsg. Via verde e via d’oro. Florence: Firenze University Press, 2015. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-718-0.

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Via verde e via d’oro. Le politiche open access dell’Università di Firenze affronta il poliedrico tema dell’accesso libero e gratuito alla conoscenza. L’open access è un movimento nato nel secolo scorso con lo scopo di potenziare la diffusione dell’informazione scientifica. Negli ultimi dieci anni il movimento ha visto una crescita di interesse legata alle prese di posizioni dei più importanti istituti di ricerca mondiali e agli interventi legislativi di organi politici e accademici. Questa pubblicazione analizza la realtà dell’open access dai diversi punti di vista dei soggetti che la animano: autori, editori, mondo accademico, legislatori, fruitori del sapere, ecc. L’Università di Firenze, che è tra i maggiori protagonisti della promozione dell’accesso aperto in Italia, percorre da tempo la lunga marcia a favore dell’open access, attraverso la green road con FLORE, il suo repository istituzionale e la gold road con la Firenze University Press (FUP) che dai primi anni del 2000 realizza pubblicazioni ad accesso aperto.
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4

Rogari, Sandro, Hrsg. L'Università degli Studi di Firenze 1924-2004. Florence: Firenze University Press, 2005. http://dx.doi.org/10.36253/8884532892.

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Il volume raccoglie i testi degli interventi tenuti il 17 dicembre 2004 nell'Aula Magna dell'Università degli Studi di Firenze in occasione della presentazione dei due tomi del volume pubblicato dall'editore Olschki "L'Università degli Studi di Firenze 1924-2004". L'opera è stata discussa, dopo l'introduzione del Magnifico Rettore Augusto Marinelli, dagli storici Gian Paolo Brizzi e Paolo Prodi dell'Università di Bologna, Romano Paolo Coppini dell'Università di Pisa, e dai professori Francesco Gurrieri e Sandro Rogari. In appendice sono riportati una sintesi del significato della manifestazioni per gli ottant'anni, l'introduzione al volume del Rettore Augusto Marinelli e l'indice dei tomi.
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5

yin, Cui, und Huang ping. J. TEST shi yong ri ben yu jian ding kao shi quan zhen ti jing jie ji mo ni: A-Dji ting li shi ti. Bei jing: Bei jing yu yan ta xue chu ban she, 2009.

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6

Nigro, Giampiero, Hrsg. Il commercio al minuto. Domanda e offerta tra economia formale e informale. Secc. XIII-XVIII / Retail Trade. Supply and demand in the formal and informal economy from the 13th to the 18th century. Florence: Firenze University Press, 2015. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-751-7.

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La distribuzione dei beni di consumo nell’Europa medievale e moderna era multiforme e coinvolgeva spazi e attori diversi. Nelle fiere e nei mercati, nelle botteghe più o meno grandi delle città si vendeva ogni tipo di derrate alimentari e di oggetti necessari alla vita quotidiana. Erano anche innumerevoli i piccoli ambulanti che tenevano banco per strada, i contadini che raggiungevano la città per offrire i prodotti dei loro orti o del pollaio, della caccia o della raccolta spontanea, passando di casa in casa. Mercanti ambulanti percorrevano con le loro balle e casse anche le vie meno frequentate, raggiungendo villaggi e frazioni disperse. Una grande molteplicità di attori economici che concorrevano assieme a raggiungere ogni tipo di consumatore, dai più agiati ai più umili. L’obiettivo del progetto di ricerca è stato quello di comprendere l’organizzazione economica e l’evoluzione di queste diverse forme di commercio al minuto. Sul piano dei risultati, i contributi raccolti in questo volume costituiscono la risposta storiograficamente più aggiornata ad alcune delle questioni proposte, come l’analisi dei legami tra le diverse scale spaziali (dalla bottega alle reti europee di mercanti ambulanti), del commercio formale e informale tra regola e pratica, della circolazione dei beni fra città e campagna, delle tensioni fra gli attori di questi scambi, le loro rivalità e i loro accordi, ma anche le attese dei consumatori e le esigenze dello stato, e degli effetti sull’organizzazione istituzionale e dei mestieri della distribuzione nel periodo compreso fra il Medioevo e il XVIII secolo.
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Billio, Monica, Stefano Coronella, Chiara Mio und Ugo Sostero. Le discipline economiche e aziendali nei 150 anni di storia di Ca’ Foscari. Venice: Edizioni Ca' Foscari, 2018. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-255-0.

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Questo è il primo di una serie di quattro volumi pubblicati dai dipartimenti di Management, di Economia, di Studi Linguistici e Culturali Comparati e di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea dell’Università Ca’ Foscari per celebrare il 150° anniversario della fondazione della Scuola Superiore di Commercio in Venezia. Esso è dedicato al contributo apportato dalle discipline economiche e aziendali alle dinamiche storico-evolutive di Ca’ Foscari, con approfondimenti specifici sull’istituzione della Scuola Superiore, sugli studiosi che hanno insegnato nell’Ateneo e sull’evoluzione dei contenuti e delle modalità didattiche delle discipline economico-aziendali.
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Cipriani, Alberto, Alessio Gramolati und Giovanni Mari, Hrsg. Il lavoro 4.0. Florence: Firenze University Press, 2018. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-649-1.

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Le ricerche del presente volume si fondano sul nesso tra lavoro e Quarta Rivoluzione industriale. Su questo piano le domande sono numerose. Qual è la natura del lavoro 4.0? Qual è il rapporto tra rivoluzione tecnologica e occupazione? Quali sono i diritti del lavoro nell’epoca dei nuovi modelli di business? L’innovazione può essere implementata senza il superamento della subalternità novecentesca e l’approdo a nuove forme di libertà e responsabilità del lavoro? La digitalizzazione e le nuove forme di organizzazione dell’impresa mutano i rapporti di lavoro e favoriscono nuove forme di collaborazione e di conflitto? La formazione, la qualità e la libertà nel lavoro sono più importanti del salario? La progettazione e il design dell’impresa come si pongono nei confronti della tecnologia e del lavoro? La digitalizzazione spinge l’economia della conoscenza a determinare nuove forme di lavoro? Quali progetti da parte dei soggetti coinvolti, a cominciare dai lavoratori, perché queste trasformazioni siano un passo avanti nelle condizioni di lavoro e nelle relazioni industriali? Queste e molte altre domande sono alla base dei saggi raccolti nel volume cui hanno collaborato autori di diversa formazione ed esperienza: accademici, giornalisti, imprenditori, manager, operatori, sindacalisti e rappresentanti sindacali.
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Megale, Teresa, Hrsg. Contesti teatrali universitari. Florence: Firenze University Press, 2014. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-606-0.

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Il volume è il rendiconto dell’attività teatrale della Compagnia universitaria e in specie del progetto di residenza artistica Ri_Nascite che, finanziato dal Dipartimento della Gioventù_Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall'Associazione Nazionale Comuni Italiani, realizzato in collaborazione con il Comune di Prato, ha esplorato nuove dinamiche e rinsaldato il rapporto tra l’istituzione universitaria e la città di Prato per il tramite della compagnia universitaria ‘Binario di Scambio’, che proprio agli ex-Macelli debuttò nel 2007. Il libro a più voci raccoglie contributi originali di autori, attori e registi e riflette sull’esperienza collettiva che ha portato ad Officina, spazio nodale per la creatività giovanile, un programma articolato in diverse attività, per ragionare sulla pluralità dei punti di vista, sulle aree di intervento e sugli obiettivi intorno ai quali si sviluppano le possibilità del linguaggio teatrale oggi. La residenza artistica della compagnia teatrale ‘Binario di Scambio’, estesa tra ottobre 2012 e marzo 2013, ha prodotto quattro nuove produzioni della giovane formazione universitaria, un cartellone di incontri, e tre laboratori di carattere più strettamente formativo, dai quali sono scaturite occasioni sicure di crescita e di consapevolezza collettiva. Premio nazionale 'Cultura di gestione' di Federculture
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Calvelli, Lorenzo, Giovannella Cresci Marrone und Alfredo Buonopane. Altera pars laboris. Venice: Edizioni Ca' Foscari, 2019. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-374-8.

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La ricerca nel campo dell'epigrafia si arricchisce continuamente con la scoperta di documenti inediti e vive oggi un radicale rinnovamento grazie alle tecnologie digitali. Una componente fondamentale del «mestiere di epigrafista» è però costituita anche dalla ricostruzione filologica e dall'indagine delle figure che si cimentarono nella collazione dei testimoni delle iscrizioni antiche. Il volume comprende sedici saggi di studiosi italiani e francesi, dedicati all'esame della tradizione manoscritta e a stampa dell'epigrafia, che Theodor Mommsen definì la «parte più difficile» della disciplina. Dai tesori ancora nascosti in numerose biblioteche d'Europa emerge un quadro di grande ricchezza documentaria, che presagisce un enorme potenziale di sviluppo per la ricerca futura.
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Eccheli, Maria Grazia, und Alberto Pireddu, Hrsg. Oltre l’Apocalisse. Florence: Firenze University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-920-7.

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L’immensità della tragedia umana che accompagna ogni catastrofe richiede sempre un momento di riflessione, che può condensarsi nell’istante di una fotografia, tradursi nel disincanto di un racconto oppure generare una nuova bellezza, attraverso l’arte e l’architettura. Dall’Interno perduto d’Emilia a L’Aquila, dai crinali d’Irpinia alla luminosa valle del Belice, dal paesaggio alpino di Longarone all’ormai irreale Messina di Antonello sono stati ripercorsi, in un viaggio a ritroso nel tempo, alcuni dei momenti più drammatici della storia recente del nostro Paese. Per L’Aquila, distrutta dal sisma del 2009, gli studenti della Scuola di Architettura di Firenze hanno immaginato una città in cui la vita, la musica e il ricordo siano ancora possibili, attraverso il progetto di un auditorium, uno spazio sacro e una piccola casa.
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Barbari, Matteo, und Francesco Sorbetti Guerri, Hrsg. L’edilizia rurale tra sviluppo tecnologico e tutela del territorio. Florence: Firenze University Press, 2013. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-394-6.

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La II Sezione dell’AIIA ha promosso un’occasione di incontro, confronto e riflessione sul tema “L’edilizia rurale tra sviluppo tecnologico e tutela del territorio” attraverso l’esposizione dei risultati delle più recenti ricerche condotte sull’argomento dai ricercatori del SSD “Costruzioni rurali e territorio agroforestale”. I lavori hanno previsto tre sessioni: nell’ambito della prima sono stati presentati i risultati del PRIN 2008 su “Integrazione di sistemi tecnologici innovativi per il monitoraggio a distanza di animali”, con interventi delle varie Unità Operative coinvolte. Nella seconda e terza sessione sono stati presentati i risultati scientifici di ricerche sui temi dell’Innovazione tecnologica negli edifici agricoli e delle Tendenze nella progettazione di edifici agricoli per un uso sostenibile del territorio.
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Roloff, Juliane. Mögliches Verhalten von Frauen in West- und Ostdeutschland bei einer ungewollten Schwangerschaft und die Akzeptanz des Schwangerschaftsabbruchs: Ein Zeitvergleich : Ergebnisse des deutschen FFS 1992 und des Familiensurveys des DJI 2000. Wiesbaden: Bundesinstitut für Bevölkerungsforschung, 2004.

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Alberti, Alberto, Stefano Garzonio, Nicoletta Marcialis und Bianca Sulpasso, Hrsg. Contributi italiani al XIV Congresso Internazionale degli Slavisti. Florence: Firenze University Press, 2008. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-8453-771-3.

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Il volume racchiude i contributi della delegazione italiana al XIV Congresso Internazionale degli Slavisti (Ocrida, 10-16 Settembre 2008). Suddivisi in tre macrosezioni (Filologia е Linguistica; Letteratura, cultura e folclore; Storia della slavistica) gli articoli appaiono rappresentativi delle principali direttrici della ricerca coltivata dalla slavistica: dalla linguistica tipologica alla paleografia, dai problemi dell'intertestualità e della multiculturalità alla storia della letteratura, dalla poetica storica all'analisi di testi poetici contemporanei. Chiudono il volume due saggi dedicati alla ricostruzione di alcune tappe fondamentali dei primi anni della Slavistica italiana e la Bibliografia della produzione slavistica italiana relativa al periodo 2003-2007 (a cura di Gabriele Mazzitelli), testimonianza eloquente della vivace diffusione e complessa ramificazione degli studi negli ultimi anni.
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Bertuccelli, Fulvio, Hrsg. Soggettività, identità nazionale, memorie. Florence: Firenze University Press, 2018. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-668-2.

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Questo volume si propone di indagare le ragioni per cui in Turchia la memoria individuale e la costruzione della soggettività, intese in senso lato, debordino così spesso dai confini dell'individuo per inglobare le problematiche dell'identità nazionale. Le "scritture del sé", che siano confessioni, memorie, romanzi autobiografici e biografici, sono state scelte quali strumenti per giungere a comprendere i meccanismi di costruzione della memoria individuale e collettiva. Le problematiche relative alla costruzione della moderna nazione turca con i suoi eventi storici traumatici, gli approcci al tema della memoria da parte dei segmenti esclusi dal discorso dominante ed egemone, costituiscono i nuclei tematici centrali attorno a cui si sviluppa la riflessione degli autori.
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Dolfi, Anna, Hrsg. Il racconto e il romanzo filosofico nella modernità. Florence: Firenze University Press, 2013. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-380-9.

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Leopardi nelle prime pagine dello Zibaldone aveva osservato che l’«amore dei lumi» induce la passione per la filosofia, facendone un elemento fondante della cultura moderna. Nessun dubbio che in questa prospettiva un posto di rilievo spetti allora al Candide di Voltaire, o al Rousseau che unisce pensar filosofico, istanze educative, passione politica e schermata autobiografia. Ma per passare dal conte al romanzo, dall’apologo e dai trattati a personaggi complessi che pure mantengono una forte allure speculativa, bisognava lasciare il Settecento, sperimentare il Romanticismo, nutrire nel secolo successivo le rêveries dei nuovi promeneurs solitaires con l’inquietudine e gli interrogativi di Dostoevskij, Kafka, Sartre, Camus, e di Pirandello, Proust, Musil…, di quanti hanno accompagnato la passione per il racconto con lo smascheramento di ogni ingannevole teodicea. Riconducendo il romanzo, a partire dall’ironica pensosità cervantina, ai borgesiani intrecci, alle ansie esistenziali. Ma, in assenza di dichiarazioni, dove trovare la prova della presenza del philosophique nel romanzo, o come individuare testi a cui si addica la definizione di roman philosophique? Questo libro, progettato e curato da Anna Dolfi, non solo pone il problema, ma tenta di rispondervi, mentre intreccia le idee del/da romanzo con le teorie costruttive, e attiva il confronto tra insignificante e significanza, emblemi e codici mitici, semiosi e destino, osservando come il linguaggio, nello sfilare degli autori, modifichi se stesso fino ad arrivare alla figuratività del graphic-novel. Punto estremo d’arrivo per un percorso che – per campioni – fissa significativi frammenti nel caleidoscopio per altri versi infinito del narrare.
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Rogari, Sandro, Hrsg. Università e territorio: il decentramento dell'Ateneo nella Provincia di Firenze. Florence: Firenze University Press, 2007. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-149-6.

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Il volume raccoglie gli atti del convegno "Università e Territorio. Il decentramento dell'Ateneo nella Provincia di Firenze" tenutosi a Firenze il 23 gennaio 2004. Il convegno ha affrontato con ampia partecipazione d'interventi, di dibattito e di pubblico le questioni inerenti il decentramento delle attività formative e scientifiche nei comuni della Provincia, con particolare riferimento agli insediamenti universitari di Calenzano, Scandicci, Sesto Fiorentino, Vaglia, Figline Valdarno, San Casciano Val di Pesa e Circondario Empolese Valdelsa. Il convegno è stato pensato come momento d'incontro e di dialogo fra Sindaci, altri amministratori locali e Presidenti dei corsi di laurea ed ha evidenziato la molteplicità e differenziazione delle attività e la complessità dei problemi inerenti l'insediamento dei corsi di studio nelle diverse realtà economico-sociali dei comuni della Provincia di Firenze.
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Ferro, Maria Chiara, Laura Salmon und Giorgio Ziffer, Hrsg. Contributi italiani al XVI Congresso Internazionale degli Slavisti. Florence: Firenze University Press, 2018. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-723-8.

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I ventitré saggi contenuti nel volume rappresentano i contributi della delegazione italiana al XVI Congresso internazionale degli Slavisti, che si svolge a Belgrado nell’agosto del 2018. Scritti in italiano, inglese, russo e serbo, i saggi sono suddivisi in tre sezioni: linguistica, filologia e letterature slave. Come assai ampio è il ventaglio dei temi toccati, così è quantomai largo il loro arco cronologico, che dall’epoca pre- e protostorica arriva fino ai nostri giorni. Gli argomenti trattati si estendono in effetti dal protoslavo alle tradizioni scrittoria, linguistica e letteraria della civiltà slava ecclesiastica, dai rapporti linguistici e culturali fra Italia e Russia a un particolare dizionario illirico del Settecento. Nel settore della linguistica sincronica troviamo saggi in cui si approfondiscono questioni di dialettologia e sociolinguistica nell’area di confine tra Ucraina e Bielorussia, e poi i modi di esprimere il concetto di completezza in russo, alcuni costrutti concessivi del russo studiati con i metodi della ‘grammatica costruzionista’, un particolare aspetto dei sistemi verbali russo e bulgaro, e i diversi suffissi impiegati nella formazione delle coppie aspettuali nel dialetto resiano. In ambito letterario si spazia invece da Gumilev e Chlebnikov a saggi che parlano di letteratura ed ecologia, dagli scrittori armeni che scrivono in russo al poema neolatino Il canto del bisonte e ai riflessi umanistici e rinascimentali nella letteratura ucraina moderna, da una studiosa italiana di letteratura serba della prima metà del Novecento all’immagine della ‘donna forte’ nella letteratura serba dello stesso periodo. Con la loro varietà questi saggi offrono quindi nel loro insieme un’idea assai concreta di diversi degli attuali filoni di ricerca della slavistica italiana.
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Zorzi, Andrea, Hrsg. Storia di un dottorato: storia medievale nell'Università di Firenze. Florence: Firenze University Press, 2003. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-100-7.

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Il Dottorato di ricerca in Storia medievale dell'Università di Firenze è uno dei più antichi dell'università italiana. Fondato nel 1983 da Girolamo Arnaldi, Elio Conti e Raoul Manselli, ha attivato tutti i cicli dei corsi, conseguendo risultati di rilievo nell'attività di ricerca. Nel corso del tempo una sessantina di giovani studiosi e una ventina di docenti hanno dato corpo a un'esperienza umana e intellettuale basata sul confronto e sull'accettazione di punti di vista diversi. Ne è qui ripercorsa, in forma sintetica, la storia dei primi vent'anni, dando conto delle attività promosse e delle ricerche condotte, e raccogliendo i profili scientifici e la bibliografia di ciascun membro.
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L'Abate, Alberto, und Lorenzo Porta, Hrsg. L'Europa e i conflitti armati. Florence: Firenze University Press, 2008. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-8453-786-7.

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Frutto di uno dei più importanti convegni tenutisi in Italia sul ruolo dei Corpi civili di pace europei nella prevenzione dei conflitti armati, il volume raccoglie i contributi di alcuni tra i migliori studiosi italiani e stranieri che si sono occupati di peacekeeping e di peace building, costituendo uno strumento importante per la diffusione di questi temi nelle scuole superiori e all'Università secondo quanto previsto da un progetto ministeriale approvato. Due scritti introduttivi dei curatori, Alberto L'Abate e Lorenzo Porta, lo aggiornano agli avvenimenti più recenti e nel contempo illustrano indirizzi e contraddizioni delle politiche dell'UE in materia di prevenzione dei conflitti e di disarmo. Una particolare sezione è poi dedicata al conflitto serbo-albanese in Kossovo e al rischio di una nuova esplosione delle ostilità, analizzati attraverso le voci dialoganti di esponenti delle parti opposte. Sullo stesso tema pone l'accento anche la premessa di Antonio Cassese, ex presidente della Corte dell'Aia per i crimini di guerra in ex Jugoslavia e docente di Diritto internazionale all'Università di Firenze, che presenta delle interessanti proposte incentrate sul ruolo di mediazione dell'UE. Completano infine il volume le appendici che offrono un compendio della storia della nonviolenza indiana e delle Shanti Sena. Seguono documenti sugli esiti del più recente dibattito europeo su resistenza nonviolenta, difesa e intervento civile in zona di conflitto. Rassegna stampa: GAIA, giugno 2009: Una strategia vincente: costruire la pace dal basso
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Barucci, Piero, Piero Bini und Lucilla Conigliello, Hrsg. Il Corporativismo nell'Italia di Mussolini. Florence: Firenze University Press, 2019. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-793-1.

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Il volume raccoglie dieci saggi sul tema generale dell’ampliamento del governo pubblico dell’economia durante il corporativismo fascista. Alcuni scritti affrontano il problematico rapporto tra intellettuali (come Luigi Einaudi, Attilio Cabiati, Ugo Spirito, Nino Massimo Fovel) e dittatura mussoliniana. Altri saggi discutono criticamente le scelte di politica fiscale del periodo e i vari aspetti connessi alla riforma della finanza pubblica. Alcuni autori indagano poi sui rapporti tra diritto amministrativo e diritto corporativo, dedicando un commento puntuale alle due leggi del 1939 sulla tutela del paesaggio e dei beni artistici. Occupano un posto a sé all’interno del volume uno scritto sull’interscambio tra pensiero economico italiano e tedesco dal 1918 al 1945, e quello di cui è autore Sabino Cassese, che, partendo dai suoi numerosi studi, riflette sul senso generale della vicenda storica del fascismo.
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Ammannati, Francesco, Hrsg. Assistenza e solidarietà in Europa Secc. XIII-XVIII / Social assistance and solidarity in Europe from the 13th to the 18th Centuries. Florence: Firenze University Press, 2013. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-367-0.

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Il periodo compreso fra Medioevo ed Età Moderna registra una significativa evoluzione del welfare, attraverso il consolidamento e la specializzazione di istituzioni nate o trasformatesi con la precisa funzione di fare attività di solidarietà e assistenza. È attorno a queste istituzioni che si sono concentrate le ricerche raccolte in questo volume, con l’obiettivo di delinearne la nascita e l’evoluzione, ma anche le fonti di finanziamento e autofinanziamento, le strategie e le modalità di acquisizione delle risorse, la gestione e la evoluzione dei patrimoni, l’organizzazione funzionale e i costi interni di sostegno ai bisognosi e di gestione del personale. Quelle istituzioni giocarono spesso un ruolo significativo nel territorio in cui operavano e numerosi contributi si soffermano sugli effetti economici e sociali prodotti dalla loro azione, non solo in termini di redistribuzione del reddito e mantenimento della pace sociale, ma anche in relazione all’eventuale rapporto con la realtà produttiva, grazie all’immissione sul mercato di prodotti e servizi svolti dagli assistititi o dal personale dell’istituzione. Un’ultima sezione è infine dedicata alle reti di assistenza non formali (solidarietà e forme di credito in seno alle famiglie, ai gruppi di indigenti, alle comunità), attraverso le quali gli individui, le comunità e l’intera società, in assenza o carenza di strutture formalizzate, tentarono di proteggersi dai rischi legati all’indigenza e alla incapacità fisica.
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Giannini, Raffaello, Hrsg. Il vino nel legno. Florence: Firenze University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-897-2.

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I boschi hanno fornito e forniscono prodotti e servigi essenziali per la sopravvivenza della popolazione umana che possono identificarsi in valori di uso diretto e indiretto. Il volume presenta le strategie di gestione tese ad associare l’uso sostenibile degli ecosistemi forestali con la valorizzazione dei prodotti della filiera foresta-legno attraverso informazioni puntuali sulle caratteristiche e sulla ‘disponibilità’ reale della produzione della massa legnosa dei boschi presenti nel territorio del Chianti Classico, con interesse per quella dei soprasuoli di castagno e di quelli a prevalenza di roverella. Particolare attenzione è stata dedicata alla produzione di doghe per vasi vinari volendo riproporre una tradizione antica di specificità del territorio chiantigiano.
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Guerrini, Mauro, Hrsg. Nessuno poteva aprire il libro... Florence: Firenze University Press, 2019. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-927-0.

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L’iniziativa di offrire una Festschrift a fr. Silvano M. Danieli per il suo settantesimo compleanno rende omaggio a un uomo, a un professionista che con la sua attività ha lasciato un segno profondo nelle relazioni umane e nel mondo delle biblioteche. Fr. Silvano, bibliotecario della Pontificia Facoltà teologica “Marianum” e dal 2014 priore della comunità di Studio Marianum di Roma, ha, infatti, svolto un ruolo strategico nello sviluppo di URBE, l’associazione che riunisce le biblioteche dei pontifici atenei romani in un’unica rete di servizi. Il qualificato elenco dei partecipanti, italiani ed europei, testimonia l’ampiezza dei gradimenti ottenuti nei suoi trent’anni d’attività bibliotecaria e di curatore della Bibliografia dell’Ordine dei Servi e della Bibliografia mariana. Le parole di Aelredo di Rievaulx (1109-1167), la figura di maggior spicco del monachesimo cistercense anglosassone, esprimono il senso del dono: «Un uomo, in virtù dell’amicizia che ha verso un altro uomo, diventa amico di Dio, secondo quanto dice il Signore nel Vangelo: Non vi chiamo più servi, ma amici miei» (De spirituali amicitia, II, 14).
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Federighi, Paolo, und Francesca Torlone, Hrsg. La formazione al rispetto dei diritti umani nel sistema penale. Florence: Firenze University Press, 2015. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-854-5.

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I principi fondamentali di libertà, sicurezza, democrazia, i dispositivi normativi dell’Unione Europea e le pronunce della Convenzione Europea per la tutela dei Diritti dell’Uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) possono essere oggetto di pericolose violazioni nei sistemi di giustizia penale. Quando tali violazioni sono perpetrate dagli attori chiamati alla tutela dei medesimi diritti e libertà le istituzioni devono predisporre dispositivi anche formativi necessari per la loro prevenzione. Il volume intende indagare la complessità di azioni formative – in primis di tipo informale – che accompagnano la costruzione delle conoscenze degli operatori dei sistemi in esame e le modalità del loro accrescimento. I contenuti sono trattati partendo dalle ipotesi di ricerca e sulla base della sperimentazione dell’embedded learning nel carcere di Chieti (con la supervisione del Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia dell’Università di Firenze).
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Giometti, Cristiano, und Donatella Pegazzano, Hrsg. Capolavori a Villa La Quiete. Florence: Firenze University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-318-6.

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La mostra e il relativo catalogo illustrano uno dei più importanti nuclei di dipinti, oggi facenti parte del patrimonio artistico dell’Università degli Studi di Firenze, ospitati all’interno di Villa La Quiete, l’antico conservatorio fiorentino delle Montalve. Di queste opere d’arte, di Ridolfo del Ghirlandaio, di Botticelli, dei Della Robbia, si indagano in maniera approfondita, anche grazie all’apporto di nuove acquisizioni documentarie e attributive, le complesse vicende storico-artistiche e gli originari contesti di provenienza: il fiorentino monastero domenicano di San Jacopo di Ripoli e la chiesa di San Francesco a Montevarchi.
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Eusebi, Mario, und Eugenio Burgio. Marco Polo. Le Devisement dou monde. Venice: Edizioni Ca' Foscari, 2018. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-223-9.

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Il testo del Devisement dou monde (o Milione, secondo la tradizione italiana) trasmesso dal codice parigino fr. 1116 rappresenta la forma linguisticamente più vicina alla superficie discorsiva originale dell’opera poliana. Dopo l’edizione del 2010 Mario Eusebi ne ha rivisto la lezione: il frutto di tale revisione (già disponibile al lettore nell’edizione digitale di Dei viaggi di Messer Marco Polo di Giovanni Battista Ramusio, in questa collana, vol. 5) torna alla tradizionale forma-libro, accompagnato dal glossario integrale e dagli indici dei nomi e dei toponimi, curati da Eugenio Burgio.
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Dessì, Giuseppe, und Enrico Falqui. Lettere 1935-1972. Herausgegeben von Alberto Baldi. Florence: Firenze University Press, 2015. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-771-5.

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Poco più di 150 pezzi epistolari, provenienti dagli archivi novecenteschi di Firenze e di Roma, pubblicati per la prima volta grazie all’attenta trascrizione di Alberto Baldi, consentono non solo di ricostruire la storia di un’amicizia nata intorno alle pagine dei giornali e consolidatasi nel tempo fino a coinvolgere le compagne dei due interlocutori (Gianna Manzini, Lina Baraldi e Luisa Babini), ma di seguire la presenza di Giuseppe Dessí su uno dei quotidiani più letti nella capitale. La corrispondenza editoriale (precocemente avviata da un Falqui animatore di cultura) si trasforma ben presto – tramite picchi di frequenza: dal ’48 al ’58 – nella consulenza di un lettore solidale a cui va il merito di avere fatto proseguire, nonostante i dissensi politici per la linea conservatrice del «Tempo», una collaborazione che avrebbe nutrito alcune delle più significative raccolte di racconti dello scrittore. Chiudono il libro trentotto testi narrativi di Dessí dispersi sulla «terza pagina», mai prima d’ora recuperati in volume.
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Urso, Elena, Hrsg. Le ragioni degli altri. Florence: Firenze University Press, 2014. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-324-3.

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Il volume raccoglie diversi contributi, molti dei quali presentati in occasione di un ciclo biennale di incontri comparatistici, svoltisi presso l’Università degli Studi di Firenze ed organizzati dalla curatrice, con l’intento di proporre una visione critica ed interdisciplinare del tema della mediazione familiare. Dapprima, si affronta il tema della ‘giustizia mite’, grazie a una serie di saggi dedicati alla prospettiva filosofica, psicologica e formativa, nonché ai profili giuridici della materia. Si analizzano, inoltre, le esperienze dei principali ordinamenti di common law e di civil law, di cui si fornisce un esteso approfondimento, compiuto da vari esperti stranieri. Si prende in esame, quindi, un insieme di questioni attualmente oggetto di un acceso diabattito, in quanto correlate alla compresenza di modelli tradizionali ed innovativi, nell’ambito delle relazioni familiari. Infine, si dà spazio ad una riflessione incentrata sulle garanzie da apprestare a tutela dei soggetti coinvolti nel conflitto, non solo all’interno della famiglia, ma anche nel più ampio contesto educativo e sociale.
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Ricci, Riccardo. Lezioni di Sistemi Dinamici. Herausgegeben von Luigi Barletti, Angiolo Farina, Lorenzo Fusi und Federico Talamucci. Florence: Firenze University Press, 2017. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-401-5.

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Quest'opera si basa sugli Appunti per il corso di sistemi dinamici scritti dal professor Riccardo Ricci nel 2005 e successivamente rielaborati fino all'anno della sua scomparsa, avvenuta nel 2013. Partendo dall'ultima versione, i curatori hanno intrapreso un'opera di rivisitazione e ampliamento che ha portato al presente manuale. Il testo si rivolge agli studenti triennali dei corsi di Matematica, Fisica e Ingegneria e intende presentare gli argomenti fondamentali della meccanica Lagrangiana, della dinamica dei corpi rigidi e dei principi variazionali, con qualche cenno alla meccanica Hamiltoniana.
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Garrino, Lorenza, Hrsg. Strumenti per una medicina del nostro tempo. Florence: Firenze University Press, 2015. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-837-8.

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Il contributo fornito da questa pubblicazione rappresenta una iniziativa innovativa nell’ambito della formazione per i progetti di miglioramento della qualità delle cure. Nei contesti sempre più si delinea la necessità di modelli teorici, di strumenti e metodologie che favoriscano la compartecipazione della persona e della sua famiglia alle cure. La sinergia tra Medicina narrativa, Metodologia Pedagogia dei Genitori e ICF permette di dare valore alle storie ed alle esperienze dei pazienti, alle competenze educative genitoriali all’interno del patto educativo scuola, sanità e famiglia con un focus sul grado di funzionamento della persona sia essa in condizione di salute o di malattia. In questa nuova prospettiva le azioni di cura mirano a stabilire un rapporto di fiducia che non è più basato su un’adesione acritica a saperi o interventi dati per acquisiti e indiscussi, ma su una concertazione che tiene conto delle competenze situate, concrete e quotidiane del cittadino e delle competenze formalizzate, generali e specifiche dei curanti.
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Fanfani, David, Francesco Berni und Alessandro Tirinnanzi, Hrsg. Tra territorio e città. Florence: Firenze University Press, 2014. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-613-8.

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Il volume restituisce, attraverso le sintesi di alcune tesi triennali e magistrali selezionate, un quadro di insieme delle attività di studio condotte nell’ambito dei Corsi di Laurea in Pianificazione dell’Università di Firenze con sede ad Empoli. Le diverse sezioni che compongono il lavoro evidenziano una metodologia di lavoro multiscalare e multidisciplinare che si alimenta di una approccio prevalentemente centrato sul rilievo attribuito al valore dei luoghi e degli specifici contesti territoriali. Ne risulta una quadro originale di contributi che rappresentano un modo potenzialmente innovativo di mettere a confronto gli studi territoriali ed urbani con i vari dilemmi operativi che si generano all’incrocio fra definizione delle politiche, costruzione di progetti durevoli di territorio ed indirizzi di sviluppo locale.
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Nicoletti, Paola. 1957-2007: Dai Trattati di Roma all'Europa dei cittadini. Milano: FrancoAngeli, 2007.

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Baldissera, Alberto. La svolta dei quarantamila: Dai quadri Fiat ai Cobas. Milano: Edizioni Comunità, 1988.

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McCaughrean, Geraldine. Il lago dei cigni e altre storie dai balletti. San Dorligo della Valle (TS): EL, 2004.

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Dolara, Piero, und Graziana Fiorini, Hrsg. La collezione storica di farmaci dell'Università di Firenze. Florence: Firenze University Press, 2004. http://dx.doi.org/10.36253/88-8453-218-3.

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Il libro illustra con un repertorio fotografico corredato di testi in italiano e in inglese la raccolta di farmaci e di droghe vegetali delle collezioni storiche dei dipartimenti di Farmacologia e di Biologia Vegetale dell'Università di Firenze. La raccolta comprende farmaci di interesse storico ancora importanti (chinino, digitale, aspirina, ecc.), accanto ad altri caduti in disuso per scarsa attività o elevata tossicità ed è un interessante esempio delle variazioni della terapia medica nel corso del '900. Le immagini fotografiche evidenziano l'alta qualità artistica dei contenitori in vetro e delle etichette e sottolineano il valore museale, oltre che scientifico, delle collezioni.
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Cestone, Giovanna, und Lucilla Conigliello, Hrsg. La conservazione di interi nuclei documentali. Un diverso approccio alla conservazione e al restauro. Il caso della Biblioteca di scienze sociali di Firenze. Florence: Firenze University Press, 2018. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-728-3.

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Nel 2012 i libri del fondo antico della Biblioteca di scienze sociali di Firenze presentano i primi segnali di deterioramento delle legature, a causa delle forti escursioni di temperatura e umidità dell’ambiente di conservazione. Mentre l’Ateneo realizza un nuovo impianto di climatizzazione, la Regione Toscana e i funzionari della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze elaborano un progetto per la messa in sicurezza dell’intero fondo, per rallentare il processo di deterioramento dei materiali e prevenire o stabilizzare i danni già presenti. L’innovativa metodica messa in atto nella Biblioteca è stata illustrata in un seminario tenuto il 24 novembre 2016 presso il Polo di scienze sociali dell’Università di Firenze e il presente volume raccoglie gli interventi dei partecipanti.
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Barbara, Sibilio, Hrsg. Linee guida per l’utilizzo della Piattaforma Tecnologica PO.MA. Museo. Florence: Firenze University Press, 2013. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-472-1.

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Il Progetto “PO.MA. Museo” si è posto come obiettivo quello di creare un modello di misurazione della performance e di comunicazione dei suoi esiti a numerosi stakeholder e di costruire una Piattaforma Tecnologica che accoglie il suddetto modello nella sua più semplice formulazione e lo esprime in un linguaggio informatico in modo da renderlo concretamente utilizzabile. In sintesi, la Piattaforma mira a “conoscere e far conoscere il museo”. Queste “Linee Guida” costituiscono uno strumento finalizzato ad agevolare la sua applicazione da parte dei musei e a diffondere fra di essi una cultura di accountability cercando di vincere gli atteggiamenti di diffidenza nei confronti dell’analisi della performance.
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Dolfi, Anna, Hrsg. Biblioteche reali, biblioteche immaginarie. Florence: Firenze University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-865-1.

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In uno degli scritti teorici di Calvino troviamo la suggestiva e borgesiana proposta della biblioteca non solo come raccolta di opere, ma come sistema incrociato di combinazioni. La stessa letteratura altro non sarebbe che una biblioteca continuamente soggetta a mutamenti tesi a scalzare gli autori canonici per fare emergere gli apocrifi . Giacché, se la letteratura nasce e si nutre di desiderio, non può accontentarsi del dato, ma proiettarsi nel luogo di quello che non c’è, o che, se anche c’è, è nascosto, ancora invisibile e lontano. Le biblioteche allora non solo sono infinite, ma cambiano il senso di un libro a seconda della sezione in cui lo dispongono, della collocazione, delle modalità di consultazione e utilizzo, del modo di giocare gli spazi, di aprire/chiudere alla luce, all’ombra (in grattacieli, in sotterranei), facendo della biblioteca un luogo dove libri e lettori interagiscono in spazi talvolta mitici. Raccolta come sono, le biblioteche, per interposto racconto, non solo dei libri sopravvissuti alle catastrofi della storia, ma di quelli bruciati, perduti, inventati, che, per il solo fatto di essere stati almeno una volta scritti o pensati, hanno lasciato traccia. In questo libro, di grande ricchezza e suggestione, ideato e curato da Anna Dolfi , si riflette, con esemplificazioni dalla grande letteratura moderna, sul rapporto tra ombre di carta e di celluloide, tra inconturnables e marginalia, alla ricerca dei libri dentro le biblioteche e delle biblioteche dentro i libri. Sullo sfondo la musica, la geniale recitazione di Carmelo Bene, le strisce dei graphic, i progetti architettonici, gli schermi dei computer, e le pagine di un romanzo incompiuto di Giuseppe Dessí che parla di una biblioteca murata e di una cascata di libri all’origine di un immaginario romanzesco.
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Federighi, Paolo, Hrsg. Educazione in età adulta. Florence: Firenze University Press, 2018. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-752-8.

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Il volume presenta l’esito di una serie di incontri e seminari che, a più livelli, hanno contribuito alla costruzione del Convegno Internazionale La ricerca sull’Educazione in età Adulta nelle università italiane tenutosi all’Università di Firenze il 23 e 24 novembre 2017. I vari contributi hanno provato a dare risposta alla domanda sull’origine e lo sviluppo dell’educazione degli adulti in Italia all’interno dei contesti accademici. Cosa significa occuparsi di tale ambito di ricerca? Le direttrici indagate hanno riflettuto su una molteplicità di approcci di ricerca e hanno ricostruito la varietà delle teorie, dei modelli, degli autori che hanno tratteggiato lo sviluppo della disciplina in Italia negli ultimi cinquant’anni. Tra i temi trattati: accrescimento della qualità educativa dei luoghi di lavoro, comprensione dell’educazione incorporata nei luoghi di lavoro, studio delle finalità dell’educazione nei luoghi formali e informali. Si è giunti così a un tema originalmente rilevato, ma non toccato dalla letteratura nazionale, ovvero la questione delle diseguaglianze e la povertà relativa, fenomeni importanti per comprendere lo sviluppo delle società del futuro.
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Dolfi, Anna, Hrsg. Notturni e musica nella poesia moderna. Florence: Firenze University Press, 2019. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-803-7.

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Che cos’è la notte? Come definirla e segnarne i limiti? È più o è meno mobile lo sguardo di chi la fissa; persiste nella notte la funzione cornice? In che modo la difficoltà di vedere favorisce l’invenzione artistica, l’interrogazione sull’infinito e la morte, i quesiti sull’immaginario, il sogno, il ricordo, l’oblio? Da domande come queste è partita Anna Dolfi nell’ideare un libro di grande novità e suggestione che, tra notturni e musica, si chiede come la letteratura, la pittura, il cinema, l’opera lirica, le tradizioni popolari, le canzoni, abbiano parlato di cecità e di visione, di ossessione e paura, di notti «tenere», disperate, sublimi, misteriose, mistiche, di notti di ‘malattia’, di notti riparatrici, di notti bianche e di notti insonni, quando il tentativo è resistere creando, per sfidare l’approssimarsi dell’alba. L’icona della mozartiana Regina della notte, assieme a quella di un Pierrot schönberghiano, ha accompagnato come in controluce una cinquantina di studiosi e giovani ricercatori italiani e stranieri che, partendo dal Settecento, dai canti di Ossian, lungo un percorso notturno europeo sostenuto da teorici (Nietzsche, Bachelard, Jankélévitch…) e musica (Mozart, Chopin, Schubert, Schumann, Fauré, Debussy, Britten…), hanno lavorato su Novalis, Hölderlin, il Romanticismo tedesco, Rilke, Celan, Müller, Hugo, Chenier, Baudelaire, Proust, Cocteau, Bonnefoy…, declinando i notturni italiani dalle elegie cimiteriali di Pindemonte a Leopardi, Di Giacomo, D’Annunzio, Onofri, Campana, Saba, Ungaretti, Sbarbaro, Montale, Penna, Pavese, Gatto, Caproni, Luzi, Bigongiari, Fortini, Jacobbi, Ripellino, Pasolini, Giudici, Rosselli, Sanguineti, De Signoribus, la Anedda, Magrelli… Aperto da testi inediti portoghesi di Ruggero Jacobbi, da versi e traduzioni di De Signoribus e di Vegliante, il volume, dalla notte di Donizetti arriva a quella dei cantautori (De Gregori, Dalla…), spingendosi al limite di notturni elettrici che rivelano in poesia gli squarci urbani di una tormentata società tra fi ne secolo e inizio millennio.
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Morisi, Massimo, Hrsg. 'Guardare' il paesaggio. Florence: Firenze University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-976-4.

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Il volume è frutto di una ricognizione delle esperienze e delle avvertenze utili alla creazione di un osservatorio del paesaggio in Toscana e alle definizioni delle modalità reticolari e interattive che questo può assumere ai fini della propria efficacia operativa. L’analisi si è svolta nell’ambito del processo di formazione del Piano Paesaggistico della Regione Toscana e della collaborazione che questa ha promosso con il Centro interuniversitario di Scienze del territorio. Partendo dall’esame dei modelli organizzativi e funzionali che caratterizzano le principali esperienze europee e italiane, nella pluralità dei contesti normativi, delle forme di pianificazione e regolazione paesaggistica e delle pratiche di mobilitazione culturale e associativa delle popolazioni di riferimento, vengono formulate alcune ipotesi di lavoro calibrate sulla situazione toscana.
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Moracci, Giovanna, und Alberto Alberti, Hrsg. Linee di confine. Florence: Firenze University Press, 2014. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-557-5.

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Il titolo di questo volume rimanda a una realtà presente, spesso drammaticamente, in tutti i territori in cui le culture slave, in diverse fasi storiche, si sono trovate a vivere a contatto con altre etnie. Al di là dei problemi di convivenza, complicati oggi da fenomeni quali globalizzazione e multiculturalismo che dissimulano i conflitti identitari, la storia degli slavi si è sempre intrecciata a quella di altri popoli. È sembrato opportuno dunque proporre il tema, non inedito, dei ‘confini’, che offre ampio spazio di riflessione su una molteplicità di aspetti delle culture slave. Ancora oggi dall’Italia si guarda ai paesi dell’Europa centro-orientale con un certo scetticismo. Le lingue e le tradizioni di quest’area restano poco o niente affatto note. I flussi migratori dei popoli di questi ultimi vent’anni hanno contribuito a creare l’immagine di un’Europa di secondaria importanza, arretrata, che vuole imporsi alla prima. Questo volume collettivo vuole invece mostrare come la nostra identità di europei si riesca a mettere a fuoco, e con difficoltà, solo allargando lo sguardo ad est e imparando la lezione dei territori dell’Europa centro-orientale. Anche se gli slavi occidentali e parte degli slavi meridionali hanno partecipato alla storia occidentale sin dal medioevo e ne sono stati poi divisi dagli eventi storici, si potrà forse forgiare una nuova identità europea solo riflettendo sulle vicende dell’intero mondo slavo, e sperimentando le stesse difficoltà di convivenza (quale è ora anche l’esperienza dell’Europa occidentale) fra residenti e immigrati, culture maggioritarie e minoritarie, identità e alterità.
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Bisutti, Francesca, und Elisabetta Molteni. La corte della Niobe. Venice: Edizioni Ca' Foscari, 2018. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-281-9.

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La coincidenza delle ricorrenze – l’Università Ca’ Foscari compie 150 anni dalla fondazione e sono passati 100 anni dalla fine della Grande guerra – invita a ricordare la coraggiosa, allora ancora giovane, Scuola Superiore di Commercio, che, alla fine del primo conflitto, è costretta a contare i suoi allievi caduti. Dopo due decenni, nel 1943, il Regio Istituto di Economia e Commercio stabilisce di dedicare la corte minore del palazzo Giustinian dei Vescovi alla memoria di tutti gli studenti, i docenti e i dipendenti caduti nei conflitti che fino ad allora avevano insanguinato il secolo. Monumenti, memorie e lapidi sono, in senso figurato, ricomposti nella statua di Niobe, Mater Studiorum che piange la morte violenta dei propri allievi. La corte della Niobe è abitata dalla potente scultura di Napoleone Martinuzzi, suo fulcro visivo ed emotivo, e da tanti, tanti nomi. Il tentativo è stato quindi di cominciare a restituire non solo la storia di quello spazio ma anche delle esistenze e del pensiero di coloro i cui nomi hanno qui trovato dimora. Questi aspetti della memoria sono stati al centro del lavoro di molti e sottotraccia nel lavoro di tutti: di chi si è occupato di delineare un profilo esistenziale dei caduti, di chi ha studiato le ideologie e le politiche che hanno animato i periodi tribolati delle guerre e dei dopoguerra o ha analizzato i processi istituzionali e la mentalità in tempo di guerra, di chi ha indagato sull’assetto e le trasformazioni architettoniche della corte. Ma il problema del tempo passato, delle tracce che lascia e di come conservarle si è posto anche a chi ha compiuto ricerche sui documenti e a chi ha studiato le pietre del sacrario e ne ha avuto cura.
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Cresci Marrone, Giovannella, Giovanna Gambacurta und Anna Marinetti. Il dono di Altino. Venice: Edizioni Ca' Foscari, 2020. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-380-9.

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In questo volume colleghi e amici rendono omaggio a Margherita Tirelli, archeologa, curiosa e vivace interprete di un metodo archeologico che ha improntato una stagione particolarmente florida di scavi, scoperte, studi e iniziative non superficiali di valorizzazione. Ad Altino, quale progenitrice di Venezia, Margherita Tirelli ha dedicato e dedica la sua attenzione ininterrotta, dagli scavi fino alla delicata transizione verso la nuova prestigiosa sede museale. In questa prospettiva, la studiosa ha sviluppato una proficua collaborazione con il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Ca’ Foscari Venezia, concretizzata in una convenzione di studi e ricerche e in sei convegni di studi altinati, volti ad approfondire svariate tematiche: dal funerario, al sociale, al sacro. Lo spettro diacronico dei suoi interessi archeologici, storici ed epigrafici trova riscontro nell’articolazione dei contributi che le sono qui dedicati: dalla cultura dei Veneti antichi alle tematiche della romanità, fino a una specifica attenzione sulla produzione vetraria. Il volume si chiude con un lavoro sul vetro di età ‘storica’, argomento che vede ancora oggi in lei una figura di riferimento nella realtà veneziana, e uno dedicato alle scelte dell’allestimento museale, un tema di comunicazione in cui ha saputo coniugare con i suoi collaboratori eleganza ed efficacia.
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Azzari, Margherita, Hrsg. Beni ambientali e culturali e Geographic Information Systems. III Workshop (Firenze, giugno 2002). Florence: Firenze University Press, 2003. http://dx.doi.org/10.36253/88-8453-117-9.

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Il CD-ROM raccoglie i contributi del terzo incontro fiorentino Beni ambientali e culturali e Geographical Information Systems (giugno 2002) che, come quelli degli anni passati, hanno come oggetto applicazioni basate su GIS e relative a beni archeologici, culturali, ambientali. Verranno proposte metodologie di acquisizione delle fonti, di gestione delle informazioni e di analisi dei dati idonee alla tipologia dei beni studiati. Ad unire i contributi è stato scelto, quest'anno, il tema GIS e Internet. ______________________________________________
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Andrei, Chiara, Hrsg. Le corrispondenze familiari nell'archivio Dessí. Florence: Firenze University Press, 2003. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-268-4.

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Il volume consente di ricostruire, in un preciso contesto storico-geografico (quello della Sardegna degli anni Trenta e Quaranta, della Pisa della Scuola Normale, della Ferrara del primo dopo-guerra) la formazione di una personalità e il suo avviarsi verso la scrittura. Intorno alla figura di Giuseppe Dessí, uno dei narratori più raffinati e appartati del nostro secondo Novecento, si profilano quelle del padre, del fratello, delle compagne, degli amici. Un mondo da scoprire nella complessità dei rapporti, grazie alle oltre 1400 lettere conservate all'Archivio Contemporaneo del Gabinetto Vieusseux di Firenze, di cui qui si offre la schedatura ed un ampio regesto di contenuti.
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Cingari, Salvatore, Hrsg. Cultura democratica e istituzioni rappresentative. Florence: Firenze University Press, 2007. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-8453-561-0.

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Il volume è un testo interdisciplinare a più autori che effettua una comparazione fra le due differenti vie novecentesche alla modernizzazione di Italia e Romania - variamente ispirate da modelli esterni di riferimento -, dal punto di vista politologico, culturale-politico, politico-istituzionale e politico-economico, con particolare riferimento al problema della rappresentanza. Il volume si compone di sei saggi di diversa ispirazione metodologica ed ideologica ma accomunati dalla tematizzazione dei contesti culturali e giuridico-politici dei due paesi, intesi come sistemi in "transizione", sospesi fra ricerca delle proprie caratteristiche storiche e l'attenzione ai modelli più avanzati del mondo occidentale.
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Masini, Emanuela, Laura Mugnai und Sergio Boncinelli, Hrsg. Gestione della Continuità Operativa delle Strutture Ospedaliere in Condizione di Maxi-emergenza. Florence: Firenze University Press, 2015. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-744-9.

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Il presente volume si propone di eseguire uno studio che, attraverso un set di indicatori da applicare a tre parametri (appropriatezza, efficienza e qualità dei servizi sanitari), valuti le eventuali debolezze dei servizi assistenziali, territoriali e ospedalieri in caso di disastri con ripercussioni sul medio-lungo periodo. Il progetto vuole identificare la vulnerabilità degli ospedali fiorentini nel caso in cui l’area del Comune di Firenze e le aree limitrofe siano interessate da una maxi-emergenza con parziale o totale compromissione della continuità assistenziale delle strutture ospedaliere. Si propongono, inoltre, strategie e piani per mantenere la continuità operativa anche in caso di maxi-emergenza.
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Borri, Claudio, Luca Facchini, Giorgio Federici und Mario Primicerio, Hrsg. AIMETA 2005. Atti del XVII Congresso dell'Associazione italiana di meccanica teorica e applicata. Firenze, 11-15 settembre 2005. Florence: Firenze University Press, 2005. http://dx.doi.org/10.36253/88-8453-313-9.

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Il volume pubblica i contributi presentati al XVII congresso nazionale dell'AIMETA raggruppati nei vari settori della meccanica teorica ed applicata, e provenienti da una vastissima comunità scientifica. Ai settori classici si sono inoltre aggiunti temi di valenza interdisciplinare di notevole interesse e di alto contenuto innovativo per l'analisi dei quali sono stati proposti dei piccoli simposi di scambio. Articolato secondo le 52 sessioni (plenarie e parallele) il volume contiene così 290 lavori scientifici che spesso sono frutto di una cooperazione internazionale. In questo modo viene a porsi come un valido quadro della situazione attuale e delle prospettive future per la Meccanica.
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