Bücher zum Thema „Coin presses“

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1

(Gallery), Workfortheeyetodo, Hrsg. Colin Sackett: Selected books ninetytwo to ninetysix, an exhibition at workfortheeyetodo. [Axminster, Devon?: Coracle Books?, 1996.

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Unger, Baskin Lisa, Franklin Colin, Baskin Hosea, Baskin Leonard 1922-, Bridwell Library, Gehenna Press und Press Collection (Library of Congress), Hrsg. The Gehenna Press: The work of fifty years, 1942-1992 : the catalogue of an exhibition curated by Lisa Unger Baskin, containing an assessment of the work of the Press by Colin Franklin, a bibliography of the books of the Gehenna Press by Hosea Baskin & notes on the books by the printer, Leonard Baskin. Dallas, Tex: The Bridwell Library, 1992.

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Suing the press. New York: Oxford University Press, 1986.

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Falfa, Alfred. The Head & The Hand Press's The Corn Belt almanac: Of matters curious, useful, and entertaining to farmers and food lovers far and wide! Philadelphia, Pennsylvania: The Head & The Hand Press, 2015.

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Guerrini, Mauro, und Giovanni Mari, Hrsg. Via verde e via d’oro. Florence: Firenze University Press, 2015. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-718-0.

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Via verde e via d’oro. Le politiche open access dell’Università di Firenze affronta il poliedrico tema dell’accesso libero e gratuito alla conoscenza. L’open access è un movimento nato nel secolo scorso con lo scopo di potenziare la diffusione dell’informazione scientifica. Negli ultimi dieci anni il movimento ha visto una crescita di interesse legata alle prese di posizioni dei più importanti istituti di ricerca mondiali e agli interventi legislativi di organi politici e accademici. Questa pubblicazione analizza la realtà dell’open access dai diversi punti di vista dei soggetti che la animano: autori, editori, mondo accademico, legislatori, fruitori del sapere, ecc. L’Università di Firenze, che è tra i maggiori protagonisti della promozione dell’accesso aperto in Italia, percorre da tempo la lunga marcia a favore dell’open access, attraverso la green road con FLORE, il suo repository istituzionale e la gold road con la Firenze University Press (FUP) che dai primi anni del 2000 realizza pubblicazioni ad accesso aperto.
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6

Isenburg, Teresa, und Renato Pasta, Hrsg. Immagini d'Italia e d'Europa nella letteratura e nella documentazione di viaggio nel XVIII e nel XIX secolo. Florence: Firenze University Press, 2004. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-028-3.

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Il libro raccoglie gli interventi al seminario 'Immagini d'Italia e d'Europa nella letteratura e nella documentazione di viaggio nel XVIII e XIX secolo, svoltosi presso il Dipartimento di Studi Storici e geografici dell'Università di Firenze nel 1999-2001. Viene affrontato il problema della costruzione dei confini (politici, amministrativi, linguistici, religiosi) in Europa e in Brasile dal Medioevo agli inizi del Novecento, con particolare riguardo al periodo tra XVII e XVIII secolo. Il tema della costituzione delle frontiere è un classico dei rapporti tra storia e geografia e coinvolge l'intera gamma delle scienze umane, offrendosi al confronto con i risultati internazionali della ricerca.
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Donadon, Marco. Per una dimensione imperiale. Venice: Edizioni Ca' Foscari, 2019. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-348-9.

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Con la conquista dei primi territori coloniali sul finire dell’Ottocento, la retorica imperiale prese a circolare non solo fra le calli veneziane ma anche tra i banchi di Ca’ Foscari. Il discorso pubblico così come quello scientifico-accademico, interagendo con il bagaglio storico-culturale dell’ex Dominante, contribuirono a ridefinire lo spazio urbano e quello universitario, lasciando tracce ancora oggi visibili. Proprio a partire da queste ultime, si tenterà di descrivere le vicende e individuare gli interpreti di una pagina di storia locale ancora poco conosciuta.
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Moretti, Anna, und Francesco Zirpoli. Osservatorio sulla componentistica automotive italiana 2020. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2020. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-482-0.

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Nell’anno 2020 l’Italia ha dovuto fare i conti con la crisi sanitaria ed economica determinata dalla diffusione del virus COVID-19. La straordinarietà della situazione, con l’Europa alle prese con lockdown e fermi produttivi, ha portato l’Osservatorio a far seguire alla tradizionale rilevazione avviata a fine Febbraio 2020 una seconda indagine di approfondimento mirata a raccogliere le prime reazioni delle imprese della filiera alla crisi da coronavirus. Questa edizione del volume è, quindi, particolarmente ricca di spunti in quanto collega la fotografia del 2019 alla situazione generata dalla pandemia nel 2020. Il quadro complessivo è quello di una filiera i cui risultati in termini di fatturato, produzione ed export erano già in contrazione nel 2019 e, di conseguenza, particolarmente esposta alla crisi del 2020, soprattutto per alcune categorie di imprese meno resilienti. Il superamento di questa situazione critica potrà giocarsi sulla capacità di sviluppare aggregazioni e reti per l’innovazione, con obiettivi importanti di competitività dell’intera filiera sullo scenario internazionale.
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De Bartolomeis, Paolo. Matematica. Passione e conoscenza. Herausgegeben von Fiammetta Battaglia, Antonella Nannicini und Adriano Tomassini. Florence: Firenze University Press, 2019. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-940-9.

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Quest’opera raccoglie gran parte delle pubblicazioni scientifiche di Paolo de Bartolomeis, Professore Ordinario di Geometria presso l’Università di Firenze dal 1980 fino alla prematura scomparsa, avvenuta il 29 novembre 2016. Gli articoli sono pubblicati in ordine cronologico. Dopo i primi lavori in Geometria Analitica Reale e, poi, in Analisi Complessa, lo sviluppo dei suoi interessi scientifici si intreccia con quello della Geometria Differenziale Complessa, con collaborazioni di altissimo livello internazionale. I due volumi di cui si compone quest’opera costituiscono così un prezioso riferimento per coloro che vorranno occuparsi dei temi di ricerca cari a Paolo de Bartolomeis, non solo per il contenuto scientifico, ma anche perché raccontano la storia di una grande passione e di una non comune apertura intellettuale; uno straordinario insegnamento per chi si avvicina o si dedica alla ricerca in Matematica e, in particolare, in Geometria.
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Hildner, Jeffrey. GARCHES 1234: Remembering the Mathematics of the Ideal Villa: An Essay on Le Corbusier's 1927 Villa de Monzie/Stein. Boston, USA: THE ARCHITECT PAINTER PRESS, 2005.

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Barletti, Luigi, und Giorgio Ottaviani, Hrsg. Il premio Laboratorio Matematico “Riccardo Ricci” 2014-2016. Florence: Firenze University Press, 2019. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-939-3.

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Si può comprendere la matematica con forbici, colla, spago e mattoncini da costruzione? Questo volume, che presenta quasi tutte le opere in concorso nelle edizioni 2014 e 2016 del Premio Laboratorio Matematico Riccardo Ricci, racconta come ciò sia possibile, anche attraverso le tecnologie più avanzate come il laser. I lavori presentati sono prodotti da gruppi di studenti della scuola superiore di secondo grado, con la supervisione dei docenti che ne hanno curato personalmente la stesura. Sono opere ricche di creatività e fantasia, la cui lettura è consigliata ai docenti interessati all’approccio laboratoriale alla matematica e a tutti gli appassionati e cultori della materia. Il Premio ricorda lo spirito didattico di Riccardo Ricci (1953-2013), docente di Sistemi dinamici presso l’Università di Firenze e punto di riferimento nella comunità matematica fiorentina, grazie anche al suo ruolo di referente del Progetto Lauree Scientifiche e di docente nei corsi di formazione per gli insegnanti.
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Becucci, Stefano, Hrsg. Oltre gli stereotipi. Florence: Firenze University Press, 2018. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-764-1.

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Il volume raccoglie una serie di scritti di Renzo Rastrelli (1948-2008), a lungo docente di Storia politica e diplomatica dell’Asia orientale presso la facoltà di Scienze Politiche “Cesare Alfieri” di Firenze. L’antologia di testi mette in evidenza alcuni aspetti salienti del lavoro scientifico dell’autore: l’analisi, di là da stereotipi di senso comune, sull’immigrazione cinese in Italia; le dinamiche interne circa le modalità associative e le forme di interlocuzione che le comunità cinesi hanno con la società italiana; infine, il contesto sociale più ampio nel quale si trovano i migranti cinesi, richiamando l’attenzione sull’intreccio fra normative restrittive all’ingresso e facilitazione di pratiche illegali, che coinvolgono sia cittadini cinesi che italiani.
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Vallortigara, Laura. Per sentiero e per foresta. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2020. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-420-2.

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Il volume raccoglie gli atti della Giornata di Studio dedicata a Giuliano Scabia e alla tetralogia narrativa di Nane Oca svoltasi presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca il 26 novembre 2019. La pubblicazione del Lato oscuro di Nane Oca (Einaudi, 2019), segmento conclusivo del ciclo che narra le avventure dell’eroe Giovanni, e della raccolta di scritti Una signora impressionante, edita da Casagrande nel settembre dello stesso anno, invita lettori e studiosi a nuove ricognizioni, offrendo nel contempo l’occasione per aggiornare la precedente cartografia critica e per tracciare altri sentieri dentro le foreste del racconto. Il volume è arricchito da un testo di Giuliano Scabia e da un’appendice iconografica con materiali d’archivio inediti.
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Graziani, Michela, Orietta Abbati und Barbara Gori, Hrsg. La spugna è la mia anima. Florence: Firenze University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-379-7.

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La spugna è la mia anima. Omaggio a Piero Ceccucci nasce dall’affetto e dalla stima sinceri di molti colleghi italiani e stranieri che hanno accolto con entusiasmo l’idea di rendere omaggio all’amico e collega Piero Ceccucci e alla sua lunga carriera di professore universitario di Lingua e Letteratura Portoghese e Brasiliana presso varie Università italiane, quali Perugia, Milano, “Bocconi” di Milano, Genova e Firenze. Questo volume vuole essere un giusto riconoscimento all’impegno e alla dedizione che il Prof. Piero Ceccucci ha rivolto all’insegnamento della Lingua e della Letteratura Portoghese in Italia, ma anche dargli modo di ricordare, nel tempo, la gratitudine che l’Università di Firenze ha sentito nei suoi confronti e alla quale, ne siamo certi, resterà sempre legato.
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Bongiorno, Giorgia, und Laura Toppan, Hrsg. Nel «melograno di lingue». Florence: Firenze University Press, 2018. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-629-3.

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Questo libro nasce da una constatazione e da un desiderio. Il riscontro di partenza è che la natura plurilinguistica della poesia di Andrea Zanzotto diventi quasi invisibile a forza di essere evidente agli occhi dei suoi lettori. Se l’ipersensibilità babelica del poeta del petèl non è certo assente negli studi critici, in questo volume viene affrontata per la prima volta in modo sistematico, con un’indagine sulle molteplici connessioni che intercorrono fra la scrittura poetica e le lingue. Il desiderio che ha accompagnato questa riflessione è stato quello di condurla con uno sguardo “prismatico”, incrociando multilinguismo della poesia e pratica traduttoria del poeta, e convocando, attorno alla multivocalità zanzottiana, le tante voci dei suoi traduttori. Particolarmente significativi, accanto a quelli dei migliori studiosi europei di Zanzotto, gli interventi anche di alcuni poeti (Cecchinel, Demarcq, Rueff) e l’offerta in appendice di documenti inediti. Intervento pronunciato il 26 giugno 2007 presso la Locanda da Lino di Solighetto (TV) in occasione della presentazione del libro F. Carbognin, L’«altro spazio». Scienza, paesaggio, corpo nella poesia di Andrea Zanzotto (Nuova Editrice Magenta, 2007) e del n. 230 de «l’immaginazione» (a. XXII, maggio 2007). Videoregistrato e apparso nel DVD Omaggio ad Andrea Zanzotto (produzione Viviafilm), che comprende anche gli interventi di Niva Lorenzini, Marco Antonio Bazzocchi e Silvana Tamiozzo Goldmann.
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Di Lorena, Cristina. Lettere alla figlia Caterina de' Medici Gonzaga duchessa di Mantova (1617-1629). Herausgegeben von Beatrice Biagioli und Elisabetta Stumpo. Florence: Firenze University Press, 2015. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-732-6.

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Il carteggio tra Cristina e sua figlia Caterina rappresenta un caso unico nel panorama epistolare conservato in casa Medici, per l’ampiezza, per la varietà dei temi trattati, per il tono intimo e confidenziale che traspare dalle lettere. Nei dieci anni trascorsi a Mantova da Caterina le due donne si scambiarono consigli, raccomandazioni e timori che ci permettono di seguire e delineare lo scenario più ampio in cui si muovevano entrambe. Con questa edizione abbiamo ricreato l’unità di un fitto scambio epistolare, costituitosi come unicum nella volontà della scrivente, ma separato poi in due nuclei distinti nelle vicende della sua trasmissione. Sono qui pubblicate le lettere inviate dalla granduchessa Cristina di Lorena alla figlia Caterina de’ Medici Gonzaga presenti nella filza 6110 del fondo Mediceo del Principato conservato nell’Archivio di Stato di Firenze e nelle buste 1095, 1096 e 1097 dell'Archivio Gonzaga presso l'Archivio di Stato di Mantova.
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Casalbuoni, Roberto, Daniele Dominici, Massimo Mazzoni und Giuseppe Pelosi, Hrsg. La Fisica ad Arcetri. Florence: Firenze University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-972-6.

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La Mostra La Fisica ad Arcetri. Dalla nascita della Regia Università alle leggi razziali è organizzata dal Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Firenze e dalla Sezione di Firenze dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, in collaborazione con l’Archivio Storico del Comune di Firenze, la Biblioteca di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell’Università di Firenze, la Fondazione Scienza e Tecnica ed il Museo Galileo di Firenze. Essa si tiene da maggio a settembre 2016 presso la Sala Espositiva dell’Archivio Storico comunale in via dell’Oriuolo a Firenze. Il periodo di interesse della Mostra va dalla nascita della Regia Università di Firenze (1924) alla promulgazione delle leggi razziali in Italia da parte del governo di Benito Mussolini (1938). Il materiale esposto proviene dall’Archivio Storico del Comune, dall’Archivio Garbasso, dal Fondo Della Corte, dal Dipartimento di Fisica e Astronomia, dalla Fondazione Scienza e Tecnica e da collezioni private. Il catalogo esce come terzo volume della serie di pubblicazioni associate alla rivista «Il Colle di Galileo».
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Urso, Elena, Hrsg. Le ragioni degli altri. Florence: Firenze University Press, 2014. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-324-3.

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Il volume raccoglie diversi contributi, molti dei quali presentati in occasione di un ciclo biennale di incontri comparatistici, svoltisi presso l’Università degli Studi di Firenze ed organizzati dalla curatrice, con l’intento di proporre una visione critica ed interdisciplinare del tema della mediazione familiare. Dapprima, si affronta il tema della ‘giustizia mite’, grazie a una serie di saggi dedicati alla prospettiva filosofica, psicologica e formativa, nonché ai profili giuridici della materia. Si analizzano, inoltre, le esperienze dei principali ordinamenti di common law e di civil law, di cui si fornisce un esteso approfondimento, compiuto da vari esperti stranieri. Si prende in esame, quindi, un insieme di questioni attualmente oggetto di un acceso diabattito, in quanto correlate alla compresenza di modelli tradizionali ed innovativi, nell’ambito delle relazioni familiari. Infine, si dà spazio ad una riflessione incentrata sulle garanzie da apprestare a tutela dei soggetti coinvolti nel conflitto, non solo all’interno della famiglia, ma anche nel più ampio contesto educativo e sociale.
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Dolfi, Anna, Hrsg. L’ermetismo e Firenze. Florence: Firenze University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-979-5.

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Il secondo di due volumi dedicati all'ermetismo e Firenze editi da Firenze University Press (il primo dal titolo Critici, traduttori, maestri, modelli è acquistabile separatamente). Tra il 1930 e il 1945 un gruppo di giovani dette vita a Firenze a una delle più felici stagioni letterarie del nostro Novecento. Molti di loro si riconobbero in una dizione comune, marcata da un immaginario condiviso, e nel silenzioso dissenso dalla retorica del regime, alla quale venivano contrapposti la radicalità dell’istanza etica e il legame profondo con le radici giudaicocristiane, romanze, romantico-simboliste della civiltà europea. A cento anni dalla nascita dei suoi protagonisti (Mario Luzi, Piero Bigongiari, Alessandro Parronchi, Vittorio Bodini) ancora ci si chiede cosa sia stato l’ermetismo, come sia nato, cosa l’abbia contraddistinto. Cercare come si sia modificato, perché sia stato circondato da pregiudizi e avversione (come fanno i due imprescindibili volumi che raccolgono gli atti di un memorabile convegno nel quale Anna Dolfi ha coinvolto studiosi provenienti da ogni parte del mondo), porta a tracciare un quadro/ritratto degli autori dell’ermetismo, dei suoi critici (Bo, Macrí), amici (il compagno di generazione Vittorio Sereni), estimatori e/o detrattori, e a delimitare i confini di un complesso capitolo della storia italiana iniziata con il Fascismo e conclusa, di recente, con la caduta delle ideologie. Assieme ai suoi ‘attori’, in posizione di rilievo è Firenze, la città che fu risvegliata per qualche decennio alla grandezza del passato da una nuova passione, fatta di cultura, creatività ed intelligenza.
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Dolfi, Anna, Hrsg. L’ermetismo e Firenze. Florence: Firenze University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-963-4.

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Il primo di due volumi dedicati all'ermetismo e Firenze editi da Firenze University Press (il secondo dal titolo Luzi, Bigongiari, Parronchi, Bodini, Sereni è acquistabile separatamente). Tra il 1930 e il 1945 un gruppo di giovani dette vita, a Firenze, a una delle più felici stagioni letterarie del nostro Novecento, nota come ermetismo fiorentino (o ermetismo tout court). Gran parte dei partecipanti si riconobbe non solo in una dizione comune, marcata da un immaginario e da una sintassi condivisi, ma nel silenzioso dissenso dalla retorica del regime, alla quale venivano contrapposti la radicalità dell’istanza etica e il legame profondo con le radici giudaico-cristiane, romanze, romantico simboliste della civiltà europea. A cento anni dalla nascita dei suoi protagonisti ancora ci si chiede cosa sia stato l’ermetismo, come sia nato, cosa l’abbia contraddistinto, quali segni abbia subìto e lasciato. Cercare come si sia modificato, perché sia stato circondato da passione, pregiudizi e avversione (come fanno i due imprescindibili volumi che raccolgono gli atti di un memorabile convegno nel quale Anna Dolfi ha coinvolto studiosi provenienti da ogni parte del mondo), porta non solo a tracciare un quadro/ritratto degli autori dell’ermetismo, dei loro estimatori e/o detrattori, ma a delimitare le costanti e i confini di un complesso capitolo della storia italiana iniziata con il Fascismo e conclusa, di recente, con la caduta delle ideologie. Tra maestri, compagni, seguaci, le figure di Bo, Macrí, Luzi, Bigongiari, Parronchi, Bodini, dell’amico di generazione Sereni, spiccano e si impongono per la forza di una suggestiva esperienza di scrittura ad alto tasso meditativo, nella critica come in traduzione, in narrativa come in poesia.
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Alberti, Alberto, Marcello Garzaniti und Stefano Garzonio, Hrsg. Contributi italiani al XIII Congresso internazionale degli Slavisti. Florence: Firenze University Press, 2015. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-724-1.

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I Contributi italiani al XIII Congresso Internazionale degli Slavisti (Ljubljana, 15-21 agosto 2003) ebbero una circolazione molto limitata tra i partecipanti al congresso e la cerchia ristretta degli addetti ai lavori. Considerato l’alto valore scientifico dei singoli contributi, ai quali si continua a fare riferimento nella letteratura di ambito slavistico, si è deciso di pubblicare questi atti nella collana “Biblioteca di Studi Slavistici” anche per festeggiare i dieci anni della sua esistenza. Di fronte a una consolidata tradizione di studi in ambito filologico e letterario la slavistica italiana di inizio millennio si è trovata di fronte a nuove esigenze. Da una parte si è affermata una nuova generazione di linguisti, che hanno sviluppato una serie di ricerche innovative sulle lingue slave, soprattutto in ambito contrastivo. Dall’altra si sono sviluppate nuove piste di ricerca nella letteratura contemporanea, soprattutto in relazione alle più recenti circostanze storiche che hanno visto negli stessi paesi slavi profonde trasformazioni culturali con la necessità di ricostruire consolidati canoni letterari anche sulla base della letteratura dell’emigrazione. La stessa ricerca filologica ha saputo interrogarsi nuovamente sul proprio ruolo riprendendo in una forma diversa questioni tradizionali come la questione cirillo-metodiana, il problema delle citazioni bibliche o il dibattito sulla Slavia latina e la Slavia ortodossa, come pure le più tradizionali questioni di ecdotica manifestando una nuova sensibilità a cominciare dalle tematiche religiose. Alberto Alberti è ricercatore di Slavistica presso l’Università di Bologna.
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Nigro, Giampiero, Hrsg. Le crisi finanziarie. Gestione, implicazioni sociali e conseguenze nell’età preindustriale / The Financial Crises. Their Management, Their Social Implications and Their Consequences in Pre-Industrial Times. Florence: Firenze University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-949-8.

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L'attuale crisi finanziaria e la crisi monetaria dell'Unione Europea degli ultimi anni hanno condotto a una serie di studi analitici e altre pubblicazioni con un quadro di riferimento storico che, tuttavia, raramente va oltre il XIX e il XX secolo. Studi analoghi che si occupano di crisi finanziarie in tempi premoderni sono rari, tanto più quando si tratta di strategie di gestione delle crisi, delle conseguenze sociali e dello sfondo di queste crisi. Il volume si articola dunque intorno a questi temi principali: l’analisi delle crisi finanziarie, il ruolo dei (re)attori, la gestione delle crisi e il ruolo delle istituzioni. Sono qui presentati i risultati di ricerca del progetto bandito dalla Fondazione Istituto di Storia Economica “F. Datini” nel 2013 che si era posto come obiettivo, partendo da un approccio teorico sulle cause e i percorsi delle crisi finanziarie e le loro conseguenze economiche e sociali nel contesto dello sviluppo economico, quello di dimostrare o negare la significatività delle "teorie sulle crisi" del periodo pre-industriale. Se le conseguenze economiche delle crisi finanziarie sono ben note (i fallimenti delle imprese, le crisi commerciali e la depressione, le inadempienze e i crolli nelle reti dei pagamenti senza contanti, e la loro influenza sull’intero ciclo economico delle economie prese in considerazione), più sfumata risulta la visione del comportamento dell'individuo, o dell’intera società, che agisce economicamente in tempi di crisi finanziaria. Negli ultimi anni, il dibattito scientifico si è concentrato sulla questione di come agiscono o reagiscono gli homines oeconomici durante le crisi finanziarie. Dal punto di vista di casi studio del periodo pre-industriale, diventa chiaro che il ruolo dell'individuo è sostanzialmente più importante e grave sia per l’occorrenza della crisi sia per i tentativi di superarla, più di quanto appaia (ammesso che appaia) da ricerche precedenti. Infine, i contributi hanno indagato sulla gestione delle crisi in tempi di turbolenze finanziarie. L'analisi della gestione delle crisi in epoca pre-industriale può costituire infatti un essenziale passo avanti nella nostra comprensione della gestione della crisi attuale.
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Publishers, Museum. Notebook: Side View of the Presses in Matthew Boulton's Soho New Mint, 1799, Side View of Coin Press, from Album of John Phillp Drawings and Watercolours of Handsworth and Soho, Social History, Drawing, Ink, Coin, Science and Industry. Independently Published, 2020.

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Smolla, Rodney A. Suing the Press: Libel, the Media, and Power. Oxford University Press, USA, 1987.

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Repede, Doina. El español hablado en Sevilla Corpus PRESEEA-Sevilla. Vol III Hablantes de instrucción media. 2019. Aufl. Editorial Universidad de Sevilla, 2019. http://dx.doi.org/10.12795/9788447221936.

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Los textos que aquí se incluyen, correspondientes al nivel de instrucción media, cierran la publicación del corpus El español hablado en Sevilla. Corpus PRESEEA-Sevilla, iniciada con el volumen I dedicado al nivel de instrucción superior y el volumen II que recoge las transcripciones de las encuestas a hablantes de instrucción baja. Las 24 grabaciones que conforman estos materiales se han realizado entre 2009- 2018. Se trata de entrevistas semidirigidas en las que el entrevistador, a partir de una serie de temas generales -formas de tratamiento, descripción de la casa, del barrio, viajes realizados, fiestas, costumbres, etc.-, intenta mantener con el informante una conversación que se vaya acercando progresivamente a los registros más espontáneos1. Con este fin, el entrevistador procura no someter la conversación a un guion rígido, sino dar prioridad a los temas con los que el informante se siente más cómodo.
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Brummer, Chris, Hrsg. Cryptoassets. Oxford University Press, 2019. http://dx.doi.org/10.1093/oso/9780190077310.001.0001.

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Cryptoassets represent one of the most high-profile financial products in the world, and fastest growing financial products in history. From Bitcoin, Etherium, and Ripple’s XRP—so-called “utility tokens” used to access financial services—to initial coin offerings that in 2017 rivaled venture capital in money raised for startups, with an estimated $5.6 billion (USD) raised worldwide across 435 Initial Coin Offerings (ICOs). All the while, technologists have hailed the underlying blockchain technology for these assets as potentially game-changing applications for financial payments and record-keeping. At the same time, cryptoassets have produced considerable controversy. Many have turned out to be lackluster investments for investors. Others, especially ICOs, have also attracted noticeable fraud, failing firms, and alarming lapses in information sharing with investors. Consequently, many commentators around the world have pressed that ICO tokens be considered securities, and that concomitant registration and disclosure requirements attach to their sales to the public.
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Romualdi, Giuliana. L'oggetto del giudizio di opposizione all'esecuzione. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/alph12.

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"Con formula ampia, l’art. 615 del codice di rito dichiara che con l’opposizione all’esecuzione si contesta «il diritto della parte istante di procedere ad esecuzione forzata». Secondo l’interpretazione offertane dalla dottrina, il diritto di procedere ad esecuzione forzata altro non è se non l’azione esecutiva stessa, insieme di poteri processuali, coordinati e diretti all’avvio e allo svolgimento dell’esecuzione. Nel caso dell’opposizione c.d. di forma (con cui il debitore contesta il difetto originario o sopravvenuto del titolo esecutivo e l’impignorabilità dei beni soggetti ad esecuzione), non sembra dubbio che l’oggetto del giudizio di opposizione coincida con il diritto processuale di agire in esecuzione forzata; altrettanto non può dirsi nel caso dell’opposizione per motivi di merito, dove la contestazione del debitore investe il diritto sostanziale, ossia il credito rappresentato nel titolo esecutivo. In questo caso, ritenere che il diritto di procedere ad esecuzione coincida con un diritto meramente processuale appare quanto meno limitato. Giuliana Romualdi è avvocato e professore incaricato presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Siena, dove tiene il corso di Mediazione e Procedure ADR. È autrice della monografia Dall’abuso del processo all’abuso del sistema giustizia (2013), con Giovanni Cosi del manuale La mediazione dei conflitti (2010, 2012) e di saggi e articoli in materia di procedimenti stragiudiziali."
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GARCHES 1234. THE ARCHITECT PAINTER PRESS, 2015.

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GARCHES 1234: Remembering the Mathematics of the Ideal Villa--An Essay on Le Corbusier's 1927 Villa de Monzie/Stein [Third Edition]. Boston, USA: THE ARCHITECT PAINTER PRESS, 2010.

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Parisini, Laura. Notus in arte sua. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/disciant7.

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Il saggio approfondisce alcuni aspetti peculiari della documentazione epigrafica urbana relativa ai mestieri del lusso, che, soprattutto nell’ultimo ventennio, si è rivelata una fonte preziosa per ricostruire la fisionomia del mercato esclusivo di Roma tra la fine della Repubblica e l’Alto Impero. Tuttavia, a prescindere dal suo significato economico e prosopografico, l’epigrafia dei professionisti del lusso è innanzitutto un segno rivelatore della psicologia sociale di questa vastissima categoria di lavoratori urbani. Dalle iscrizioni, che ricordano principalmente artifices e negotiatores di estrazione libertina, ma anche alcuni individui liberi di nascita, accanto all’irrinunciabile orgoglio di classe emergono infatti evidenti tracce di un condizionamento mentale derivato dai contatti con l’ideologia aristocratica, ostile e diffidente, se non addirittura sprezzante, nei confronti delle occupazioni e di chi le praticava. L’epigrafia dei mestieri del lusso si conferma dunque un efficace strumento per indagare la forma mentis dei ceti subalterni benestanti dell’antica Roma e il loro modo di rapportarsi alla società. Laura Parisini ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Storia Culture Civiltà presso l’Università di Bologna. I suoi interessi di studio riguardano principalmente la storia sociale e la storia delle professioni nel mondo romano, con particolare attenzione alle tematiche del lavoro femminile e del lavoro infantile. Ha inoltre collaborato con il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa e con il Museo Civico di Modena per attività di ricerca in ambito epigrafico.
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Tordini Cagli, Silvia. Principio di autodeterminazione e consenso dell'avente diritto. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg238.

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La tematica del consenso dell’avente diritto viene affrontata con particolare riferimento al fondamento, alla collocazione sistematica e ai limiti di efficacia di questo istituto, attraverso un percorso che coinvolge profili di diritto costituzionale, di filosofia morale e di criminologia, oltre, che, naturalmente, più prettamente penalistici. Il riconoscimento di una rilevanza alla volontà della vittima nell’ambito dell’ordinamento penale non è un dato di immediata evidenza, essendo il diritto penale ramo del diritto pubblico caratterizzato da un rapporto di subordinazione del singolo allo Stato; ciononostante il consenso ha sempre avuto un ruolo nella determinazione della responsabilità penale. Negli attuali ordinamenti democratici, soprattutto con l’entrata in vigore delle Costituzioni repubblicane, si riscontra una tendenza ad una sempre maggiore valorizzazione della libertà di autodeterminazione del soggetto in relazione alla gestione dei propri beni e/o diritti. Affrontare la questione del fondamento del consenso dell’avente diritto e della sua efficacia nell’ambito del diritto penale significa interrogarsi sul fondamento e sui limiti del diritto di autodeterminazione, essenza del consenso stesso. Poter individuare un fondamento costituzionale del diritto di autodeterminazione significa, oggi, garantire la massima estensione al consenso dell’avente diritto. È in questa ottica che si snoda il percorso di approfondimento seguito dall’autrice, al fine di ampliare l’alveo dei diritti disponibili, con un rifiuto netto del principio del c.d. paternalismo (forte) quale criterio di legittimazione dell’intervento penale e negazione, dunque, della legittimità di una tutela (penale) dell’individuo "da se stesso". Silvia Tordini Cagli è attualmente ricercatore di Diritto penale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Bologna. È altresì titolare dell’insegnamento di Diritto penale generale e del lavoro nell’ambito del corso di laurea per Consulente del lavoro. Ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Diritto penale presso l’Università degli Studi di Parma ed è stata titolare di assegno di ricerca in Diritto penale presso l’Università degli Studi di Bologna. Tra le sue pubblicazioni si segnala: "Peculato e malversazione", voce in Digesto delle discipline penalistiche , vol. IX, Torino, 1995, 334 ss.; Condotta della vittima ed analisi del reato , in "Rivista italiana di diritto e procedura penale", 2000, 3, 1148 ss.; "La rilevanza penale dell’eutanasia tra indisponibilità della vita e principio di autodeterminazione", in Nuove esigenze di tutela nell’ambito dei reati contro la persona , a cura di S. Canestrari e G. Fornasari, Bologna, 2001; "Delitto preterintenzionale e principio di colpevolezza", in Casi e materiali di diritto penale , Parte generale, vol. I, a cura di A. Cadoppi, S. Canestrari, Milano, 2002; "Accanimento terapeutico o eutanasia neonatale?", in Medicina, bioetica e diritto , a cura di P. Funghi e F. Giunta, Pisa, 2005, 265 ss.; "Consenso dell’avente diritto", voce in Il Diritto , Enc. Giur. del Sole 24 ore, 2007, vol. III.
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Gallio, Nicolò. Framing Death. Bononia University Press, 2020. http://dx.doi.org/10.30682/alph02.

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"Perché siamo affascinati dalla rappresentazione della morte? Che cosa ci attrae dei contenuti audiovisivi ritenuti inaccettabili e morbosi? Partendo dalle origini del cinematografo, il volume analizza le strategie promozionali e la ricezione critica di film che in passato sono stati censurati e al tempo stesso avidamente collezionati, oggetti proibiti che sono ormai considerati prodotti di culto presso specifiche nicchie di pubblico. Uno studio che si intreccia con l’impatto che la tecnologia ha avuto sulla diffusione delle immagini di morte: dal filmato Zapruder alla nascita degli shock sites, dal fenomeno del War Porn ai killer che utilizzano ingegnosamente i social media. Dai cosiddetti snuff movies e shockumentaries a certe manifestazioni dell’arte contemporanea, dalla “necrocultura” al terrorismo, quello proposto è un percorso all’interno del caos della morte dall’era analogica a quella digitale. Nicolò Gallio è Dottore di ricerca in Studi teatrali e cinematografici e si interessa in particolare della relazione tra prodotti audiovisivi e media digitali. Ha tenuto corsi e seminari presso l’Università di Bologna, University of Brighton, Middlesex University e Birmingham City University. Ha scritto articoli e saggi pubblicati su libri e riviste italiane e internazionali, ed è co-autore de Lo spettacolo del cibo. I cooking show nella televisione italiana. È consulente di marketing e comunicazione per agenzie creative, festival e programmi di sviluppo di film indipendenti."
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Martelloni, Federico. Lavoro coordinato e subordinazione. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg264.

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A dieci anni dall’introduzione di un istituto molto controverso come il lavoro a progetto, e all’indomani della sua recente rivisitazione, questo studio monografico prova a fornire risposta agli interrogativi che hanno percorso e diviso la dottrina e la giurisprudenza lavoristica alle prese con un nuovo assetto delle forme di lavoro. Dopo aver tracciato una «genealogia» del lavoro autonomo coordinato, l’Autore ne indaga natura e funzione, approfondendo come sua variante oggi dominante le collaborazioni a progetto. All’esito della ricerca, ricca di riscontri comparatistici e applicativi, il coordinamento attivo del collaboratore si presenta non solo come la cifra identificativa di una specifica tipologia di lavoro, ma assume anche un più generale valore paradigmatico. Il lavoro coordinato viene, così, ad interferire con le nozioni archetipiche di autonomia e subordinazione, fino a ridisegnare i contorni della «grande dicotomia» del diritto del lavoro, innovandone nel profondo l’assetto sistemico, in termini più adeguati alle trasformazione intervenute nel quadro economico-produttivo.
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Vissicchio, Florencia. Historias de vida de mujeres encarceladas. Teseo, 2022. http://dx.doi.org/10.55778/ts878840833.

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<p>En las últimas décadas hubo un incremento significativo de la tasa de encarcelamiento, en particular de la población femenina. Se trata de mujeres con varios hijos a cargo, que no accedieron nunca a trabajos formales y que se involucraron en delitos relacionados con drogas. El objetivo general de la tesis sobre la que se basa este texto fue analizar desde una perspectiva de género las afectaciones subjetivas vinculadas al proceso de criminalización que sufren estas mujeres. Se trató de un estudio cualitativo exploratorio-descriptivo. Se incluyeron diez historias de vida de mujeres que estuvieron presas por causas vinculadas a las drogas. Se distinguieron tres formas diferentes de involucrarse: por necesidades económicas, por haber sido engañadas y por el uso de sustancias ilegales. En términos de género, se identificaron la maternidad y el amor romántico como elementos centrales en tanto son categorías estructurantes de la identidad femenina en una sociedad patriarcal y capitalista. Así, la imposibilidad del ejercicio pleno de la maternidad durante el encarcelamiento, la percepción que las mujeres tienen sobre su responsabilidad en los acontecimientos, las características propias del encierro y el estigma emergen como las principales afectaciones subjetivas.</p>
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Bolzonella, Marco. Oltre i confini del dogado. L’espansione patrimoniale degli enti ecclesiastici veneziani nel Padovano (secoli IX-XIV). Viella, 2022. http://dx.doi.org/10.52056/9788833139753.

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Già a partire dal IX secolo gli enti ecclesiastici veneziani – come del resto le famiglie patrizie, legate ad essi da complessi rapporti – acquisirono beni fondiari in terraferma: il Padovano iniziò, quindi, a configurarsi come un’area di vitale importanza per la produzione e il rifornimento (attraverso il Brenta e altre vie d’acqua) di derrate agricole per la città lagunare. Fu in particolare nei secoli XII-XIV (quelli della crescita e della crisi, per Venezia come per Padova) che il fenomeno prese consistenza; ed è allora, soprattutto, che fu prodotta una documentazione molto ricca e varia. Monaci, monache, badesse, amministratori veneziani instaurarono relazioni strette, e dai mille risvolti, con la società rurale del territorio padovano (da Monselice a Bagnoli, da Piove di Sacco a Vigodarzere, da Teolo a Vigonza) ma anche con la città, ove acquisirono case e magazzini, e il suo ceto dirigente. La formazione e la secolare presenza di questo ‘contado invisibile’ di Venezia, già illustrate da molti studi, costituisce uno sfondo cruciale sul quale si imposta sino al Trecento il controverso, molto spesso apertamente conflittuale, rapporto di coesistenza tra Venezia e Padova conclusosi con la guerra di conquista del 1405 e l’inclusione della città antoniana nello stato da Terra.
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De Nigris, Maria Teresa, Gloria Ludovisi und Matteo Paoletti, Hrsg. La Società Teatrale Internazionale 1908-1931. Archivio e storia di una grande impresa teatrale. Viella editrice, 2016. http://dx.doi.org/10.52056/9788867288236.

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La Società Teatrale Internazionale (STIn) rappresenta un caso di studio eccezionale nel panorama italiano. Fondata nel 1908 da un gruppo di speculatori convinti di risolvere la crisi del teatro attraverso i mezzi propri della grande industria, la STIn è nazionalizzata nel 1926 dal Governatorato fascista di Roma e liquidata nel 1931. Nei suoi 23 anni di vita la STIn gestisce i maggiori teatri italiani, dal Costanzi di Roma al Regio di Torino, stringe accordi con numerose sale internazionali e coinvolge i principali artisti, impresari e compositori della sua epoca, da Mascagni, che della società sarà azionista e direttore, all’editore Sonzogno. La complessa ed entusiasmante parabola della STIn può essere ricostruita attingendo ai numerosi fascicoli dell’archivio societario che, conservato presso l’Archivio Storico Capitolino di Roma, rappresenta uno dei pochi archivi di società teatrale giunto a noi integralmente per ampi tratti della sua storia. Dell’Archivio STIn, recentemente riordinato, questo volume pubblica l’inventario.
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Mordden, Ethan. The Second Movie. Oxford University Press, 2018. http://dx.doi.org/10.1093/oso/9780190651794.003.0007.

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This chapter discusses the history of the second Chicago movie, Roxie Hart (1942). This film is a notable deviation from how the various Chicagos look at Roxie’s character, because here, for the first and only time, she is not a sociopath. True, she is still brusque and insolent, and especially contemptuous of Amos. But she is not a walking con job. Previously, Roxies wanted to get off even though they were guilty. This Roxie wants to get off because she is innocent; she has agreed to let the press and the law paint her as a murderess only to become notorious and thus break into show business. And there lies Roxie Hart’s most significant deviation, the first linking of crime and show biz that will prove so potent in the musical Chicago.
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Grieve, Victoria M. Little Cold Warriors. Oxford University Press, 2018. http://dx.doi.org/10.1093/oso/9780190675684.001.0001.

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American children’s experiences during the Cold War were complex. Both conservative and liberal Baby Boomers have romanticized the 1950s as an age of innocence, but these nostalgic narratives obscure many other histories of postwar childhood, one of which has more in common with the war years and the Sixties, when children were mobilized and politicized by the US government, private corporations, and individual adults to fight the Cold War both at home and abroad. Children battled communism in its various guises on television, in the movies, and in comic books; they practiced safety drills, joined civil preparedness groups, and helped to build and stock bomb shelters in the backyard. Children collected coins for UNICEF, exchanged art with other children around the world, prepared for nuclear war through the Boy and Girl Scouts, raised funds for Radio Free Europe, sent clothing to refugee children, and donated books to restock the diminished library shelves of war-torn Europe. Rather than rationing and saving, American children were encouraged to spend and consume in order to maintain the engine of American prosperity. In these capacities, American children functioned as ambassadors, cultural diplomats, and representatives of the United States. This book is about politicized childhood at the peak of the Cold War and the many ways that children and ideas about childhood were pressed into political service. It combines approaches from childhood studies and diplomatic history to understand the cultural Cold War through the activities and experiences of young Americans.
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Amícola, José. El poder-femme. Editorial de la Universidad Nacional de La Plata (EDULP), 2019. http://dx.doi.org/10.35537/10915/80598.

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El presente trabajo intenta poner en relación tres polos culturales: Londres (especialmente entre las décadas 1920-1940), París (entre 1944 y 1950) y Buenos Aires (entre 1930 y 1960), mediante el nexo de tres figuras femeninas que, cada una a su modo, produjeron un cambio significativo a nivel de la cultura en la que obraron; a saber: Virginia Woolf, Simone de Beauvoir y Victoria Ocampo. Estas personalidades descollantes de la primera mitad del siglo XX se interconectan a través de vasos comunicantes que son las empresas editoriales y las publicaciones periódicas ligadas a ellas. En este sentido, operan las casas editoriales de, por un lado, Leonard Woolf con The Hogarth Press para Londres; y, por otro, la revista Les Temps Modernes para París, bajo la dirección de Sartre. El triángulo se completa, en este caso, con la labor de la revista, y luego casa editorial, Sur para Buenos Aires. Se sostiene en esta investigación que los casos a analizar se conforman como “comunidades interpretativas excluyentes”, dado que lo que interesa enfatizar en esos procesos sociales es su poder de exclusión de aquellos otros miembros que no merecen pertenecer al grupo. Entre los excluidos se encontrarán tres varones de renombre: Cyrill Connolly, Albert Camus y Witold Gombrovicz.
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Liscia, Sergio Oscar, María Mercedes Del Blanco und Juan Manuel Galíndez. Simulación de operación de embalse y despacho de potencia y energía del aprovechamiento del río Santa Cruz. Facultad de Ingeniería (UNLP), 2024. http://dx.doi.org/10.35537/10915/164912.

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En esta publicación se expone la metodología y resultados de la simulación de la operación de embalse y de despacho de potencia y energía de los embalses de los Aprovechamientos Hidroeléctricos del río Santa Cruz, Presidente Dr. Néstor Carlos Kirchner (Condor Cliff) y Gobernador Jorge Cepernic (La Barrancosa). Este estudio responde a una iniciativa de la Universidad Nacional de La Plata cuyo fin es proveer información del principal propósito de la obra, la generación de energía hidroeléctrica, fundamental para los futuros contratos de abastecimiento de energía al sistema interconectado nacional. A tal fin, se analizan los modos de operación de las centrales en términos de la potencia generada y los despachos de energía provistos. El análisis abarca también la operación conjunta de ambas centrales frente a diferentes escenarios y el modo en que esta incide en las matrices de operación que vinculan los diagramas de explotación de las turbinas con las condiciones de generación de las presas. Además, este estudio introduce una metodología innovadora que ofrece información valiosa sobre la operación de las turbinas aun en una etapa previa a su diseño.
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Gosine, Andil. Nature's Wild. Duke University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.1215/9781478021889.

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In Nature's Wild, Andil Gosine engages with questions of humanism, queer theory, and animality to examine and revise understandings of queer desire in the Caribbean. Surveying colonial law, visual art practices, and contemporary activism, Gosine shows how the very concept of homosexuality in the Caribbean (and in the Americas more broadly) has been overdetermined by a colonially influenced human/animal divide. Gosine refutes this presupposed binary and embraces animality through a series of case studies: a homoerotic game called puhngah, the institution of gender-based dress codes in Guyana, and efforts toward the decriminalization of sodomy in Trinidad and Tobago—including the work of famed activist Colin Robinson, paintings of human animality by Guadeloupean artist Kelly Sinnapah Mary, and Gosine's own artistic practice. In so doing, he troubles the ways in which individual and collective anxieties about “wild natures” have shaped the existence of Caribbean people while calling for a reassessment of what political liberation might look like. &gt;Duke University Press Scholars of Color First Book Award recipient
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WASH PRESS: Soluciones de agua, saneamiento e higiene y medidas de prevención y control de infecciones para la preparación y respuesta de los establecimientos de salud en casos de emergencias de salud y desastres. Pan American Health Organization, 2021. http://dx.doi.org/10.37774/9789275323489.

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WASH PRESS se centra en la provisión de soluciones técnicas dirigidas a cubrir las necesidades de agua, saneamiento e higiene de los establecimientos de salud durante las actividades de preparación para situaciones de emergencias de salud y desastres o en contextos con recursos limitados. El documento es el resultado de una revisión sistemática de numerosas guías, prácticas y herramientas técnicas de la Organización Mundial de la Salud y de otras instituciones y universidades de relevancia en el sector. En una sola herramienta, combina las normas mínimas y los indicadores que se deben cumplir con soluciones técnicas para lograrlos, haciendo hincapié en el qué se debe hacer (algoritmos), en el cómo hacerlo (fichas técnicas) y en el cuánto se necesita (herramientas de cálculo). Mediante la publicación de este documento, la Organización Panamericana de la Salud aspira a facilitar la toma de decisiones de los responsables de los establecimientos de salud y de la planificación y ejecución de medidas de agua, saneamiento e higiene; así como la acción inmediata y oportuna del personal de salud y auxiliar y, en general, de los profesionales del sector. Esta publicación complementa las orientaciones proporcionadas en el Instrumento de mejora del agua, el saneamiento y la higiene en los establecimientos de salud “WASH FIT”, elaborado por la Organización Mundial de la Salud y el Fondo de las Naciones Unidas para la Infancia en el 2018.
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Asseraf, Arthur. Electric News in Colonial Algeria. Oxford University Press, 2019. http://dx.doi.org/10.1093/oso/9780198844044.001.0001.

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How do the things which connect us divide us at the same time? This book tells a different history of globalization by tracing how news circulated in a divided society: Algeria under French rule in the late nineteenth and early twentieth centuries. The years between 1881 and 1940 were those of maximum colonial power in North Africa, a period of intense technological revolution, global high imperialism, and the expansion of settler colonialism. Algerians became connected to international networks of news, and local people followed distant events with great interest. But once news reached Algeria, accounts of recent events often provoked conflict as they moved between different social groups. In a society split between its native majority and a substantial settler minority, distant wars led to riots. Circulation and polarization were two sides of the same coin. Looking at a range of sources in multiple languages across colonial society, this book offers a new understanding of what news is. News was a whole ecosystem in which new technologies such as the printing press, the telegraph, the cinema and the radio interacted with older media like songs, rumours, letters, and manuscripts. The French government watched anxiously over these developments, monitoring Algerians’ reactions to news through an extensive network of surveillance that often ended up spreading news rather than controlling its flow. By tracking what different people thought was new, this history of news helps us reconsider the relationship between time, media, and historical change.
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Gustapane, Antonello. Il ruolo del pubblico ministero nella Costituzione italiana. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg259.

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La Costituzione italiana ha trasformato in maniera innovativa il ruolo del pubblico ministero: da rappresentante del potere esecutivo presso l’autorità giurisdizionale, gerarchicamente sottoposto al Ministro della giustizia, che è tipico dei paesi di civil law , ad autonomo potere pubblico, titolare della pretesa punitiva dello Stato da esercitare obbligatoriamente nei casi stabiliti dalla legge e secondo le forme del giusto processo, e inserito nell’ambito dell’ordine giudiziario governato dal Csm. Nel volume, i principi costituzionali in tema di funzione requirente vengono quindi sviluppati sino a sostenere che, per rispettare appieno il ruolo che la Costituzione attribuisce al pubblico ministero di promotore a fini di giustizia dell’intervento decisorio del giudice, i poteri direttivi, che la riforma Castelli/Mastella conferisce al procuratore della Repubblica, devono essere interpretati in modo da rispettare la posizione di esclusiva sottoposizione alla legge costituzionalmente conforme, che è propria di ogni magistrato ordinario, compreso quello addetto alle funzioni requirenti. La ricerca si chiude difendendo i sempre attuali principi costituzionali sul pubblico ministero dai tentativi di stravolgimento operati con il disegno di legge costituzionale sulla giustizia presentato il 7 aprile 2011 dalle forze politiche di centro-destra.
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Arevalo, Miguel Ángel, Ceila de Jesús Concepción Pérez, Francisco Osvaldo Arceo Dzib, Misael Sosa Ávila und Yassir Edén Torres Rojas. Otoliths a way to identify fish. LM editores, 2021. http://dx.doi.org/10.26359/epomex05221.

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El objetivo principal por el cual surge este libro, es debido a que existen una gran cantidad de estudios enfocados a la ecología trófica, específicamente al análisis de contenido estomacal, donde muchas veces el estado de digestión que presentan algunas presas es muy avanzado y no se logran identificar los organismos utilizando caracteres externos, como son los radios de las aletas, la pigmentación o alguna otra ornamentación, por lo que se requieren de otras estructuras más resistentes como el esqueleto u otolitos. Los otolitos en este caso son materiales muy importantes debido a la gran información que proporcionan acerca de los organismos, desde la identificación del mismo gracias a la topografía única que presenta cada especie, hasta la determinación de edad y comportamiento a lo largo de toda su vida mediante el estudio de anillos de crecimiento. Dentro del contenido de este libro encontraras una descripción detallada de los otolitos pertenecientes a 23 especies que habitan la Laguna de Términos, entre las cuales destacan: Eucinostomus gula, Archosargus rhomboidalis, Bairdiella chrysoura, Ariopsis felis, por ser las más abundantes. Con esto se espera proporcionar una herramienta de apoyo para aquellas investigaciones que requieren de la identificación de ictiofauna por medio de las estructuras.
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Botti, Federica. Manipolazioni del corpo e mutilazioni genitali femminili. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg244.

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Le mutilazioni genitali femminili costituiscono nei paesi d’origine una pratica identitaria di carattere culturale o rispondono a prescrizioni di carattere religioso? Hanno un’origine unica o non, piuttosto, un’origine policentrica? Esse vengono riscoperte in Occidente nelle comunità migranti come una forma di rispetto delle tradizioni e riproposte come pratiche attraverso le quali mantenere l’identità? In che misura le Mgf sono (o sono state) solo un fenomeno afro-asiatico e non piuttosto una pratica anche occidentale di controllo della sessualità della donna? Quale rapporto c’è tra la tendenza della componente maschile a stabilire delle forme di controllo del corpo femminile, della sua sessualità e queste pratiche? Qual è il rapporto tra le Mgf e le moderne pratiche di manipolazione del corpo femminile? Quale efficacia ha avuto la lotta delle donne negli organismi internazionali e nei paesi africani? Di quale legislazione e di quali strumenti giuridici si sono dotati questi ultimi per contrastare la pratica delle Mgf? Quali sono l’efficacia e le caratteristiche della legge italiana sulle Mgf e i rapporti con la legislazione generale relativa all’emigrazione? A tali domande risponde in modo documentato e puntuale questo volume. Federica Botti è assegnista di ricerca presso la cattedra Diritto Ecclesiastico della Facoltà di Giurisprudenza, Alma Mater Studiorum, Università di Bologna e Dottore di ricerca in Bioetica.
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Cernadas, Jorge, und María Laura Lenci, Hrsg. Futuros en pugna. Facultad de Humanidades y Ciencias de la Educación (UNLP), 2021. http://dx.doi.org/10.35537/10915/134295.

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Una multitud cambia la dinámica y el sentido de la asunción presidencial. Otra rodea la cárcel de Villa Devoto para “liberar” a los presos políticos. Otra, en la República de los Niños, reclama la democratización y la gestión social del predio. Un proyecto para la universidad que va más allá de las políticas del peronismo y de las del propio gobierno, con el que se identifica. Un ministro suprime los autos oficiales; otro promueve la sanción de una nueva ley de inversiones extranjeras que limite a los capitales trasnacionales. Militantes obreros de base toman la palabra y ejercen la democracia, más allá de los límites de la representación. Una vertiente de la “izquierda tradicional” y su dificultad para dar respuestas en una coyuntura que desafía sus parámetros políticos. Imágenes de una Argentina que pareció tener otro futuro posible y que sin embargo terminaría sumergida en la vorágine del terrorismo de Estado. Este libro es el fruto de la investigación y debate sobre el tercer gobierno peronista (1973-1976), llevado adelante por docentes-investigadores de las universidades nacionales de La Plata, General Sarmiento, La Pampa y Buenos Aires, aunados en la discusión horizontal. Nos propusimos ampliar el conocimiento sobre este período escasamente abordado y revisitar la política como dimensión central para entender ese intenso pasado y devolverle su carácter histórico, necesariamente relacional, situado y dinámico.
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Puente Arroyo, Anita del Carmen, Nube Johanna Pacurucu Avila, Prissila Banesa Calderon Guaraca, Fanny Isabel Zhunio Bermeo, Cristina Elisabeth Urgilés Barahona, Jenniffer Nataly Quito Peralta, Karla Johanna Criollo Peralta und Edison Gustavo Moyano Brito. Estándares de cuidados paliativos en enfermería. Mawil Publicaciones de Ecuador, 2020, 2020. http://dx.doi.org/10.26820/978-9942-826-34-3.

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Desde los inicios de la actividad hospitalaria, en la Edad Media, ha sido necesario el establecimiento de cuidados particularizados para aquellos enfermos que enfrentan alguna enfermedad de la cual no tienenposibilidades con los medios existentes. Dicha necesidad llevó a la creación de los primeros hospicios, dirigidos generalmente por órdenes de religiosas católicas, quienes fueron las primeras enfermeras, antes de desarrollarse la profesión como tal en su sentido moderno. Esta tarea había sido relegada a un segundo plano hasta que resurgió a mediados del siglo XX en el Reino Unido en un movimiento vigente aún hoy y que lleva precisamente el nombre Hospice, este resurgir sentaría las bases de los Cuidados Paliativos modernos, y que vienen cobrando cada vez más importancia dado el cambio del patrón epidemiológico hacia enfermedades no trasmisibles, degenerativas y asociadas al envejecimiento poblacional. En América Latina la preocupación tardaría un poco más en aparecer, sin embargo ya para finales de siglo comenzó una serie de iniciativas por incorporar los cuidados paliativos en nuestra región, a pesar de que no existiera una cultura favorable al respecto, ni una legislación que facilitara tal adopción y mucho menos una infraestructura adecuada del sistema sanitario con profesionales acordes e idóneamente formados para tales fines. En el caso de Ecuador sería a mediados de la década de los noventa que se iniciaría el proceso de incorporación de los Cuidados Paliativos en el Sistema de Salud, los primeros intentos llevarían a la conformación de FACUPAL, y desde esa experiencia se iniciaría el establecimiento de las primeras instituciones dedicadas a los cuidados paliativos, como el Hospice San Camilo. El trayecto que los Cuidados Paliativos ha tenido que recorrer para su establecimiento definitivo como una especialidad y servicio específico dentro del ámbito sanitario nacional ecuatoriano cuenta ya con más de 30 años de experiencias y desarrollo, a lo largo de este período se han enfrentado dificultades, pero finalmente se ha venido instalando de manera que hoy en día no sólo forma parte del derecho a la salud, con el debido reconocimiento y garantías del Estado sino que existen una serie de directrices que le dan carácter sistémico, profesional y legítimo al ejercicio de los mismos. Todavía resta mucho por recorrer y avanzar, sin embargo para ello se hace necesario reforzar la formación de los profesionales ya existentes y contribuir por supuesto a la formación de una nueva generación de profesionales en estos cuidados, especialmente en el área de enfermería, para darle continuidad a un proceso que no ha hecho sino favorecer la salud de la población ecuatoriana. En tal sentido, obras como la que se presenta a continuación están revestidas de un valor y una importancia primordial para la continuidad del desarrollo de los Cuidados Paliativos y los profesionales que presten tal servicio en nuestro país. Estamos seguros de que no sólo será una herramienta práctica para los estudiantes universitarios sino para quienes ya ejerzan tan encomiable labor.
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Hincapié Rojas, Sebastián. De acusados a acusadores: una historia de los Consejos de Guerra Verbales en Colombia, 1969 - 1982. Fondo Editorial FCSH, 2016. http://dx.doi.org/10.17533/978-958-5596-38-2.

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La discusión sobre el delito político parece nunca haber cesado a lo largo de la historia de nuestra nación. La guerra y la paz han contribuido, de maneras diferentes, a que en todos los periodos se discuta con pasión sobre su significado. En tiempos de guerra los presos se reivindican como delincuentes políticos y rechazan las acusaciones que los ubica como delincuentes comunes, terroristas o narcotraficantes; en los tiempos de paz, las palabras amnistía, indulto y, en estos últimos años, justicia transicional, comienzan a aparecer reiteradamente en los discursos de políticos, guerrilleros, militares y líderes sociales. La coyuntura actual sobre la Jurisdicción Especial para la Paz (jep) ha traído, nuevamente, la discusión sobre el delito político: los militares retirados se han atrincherado en sus escritorios y han criticado la amplia conexidad que pretende dársele al delito político; los guerrilleros han asegurado que es necesaria pues todos sus actos han perseguido el fin último de la rebelión, mientras el gobierno ha dejado en manos de la Corte Constitucional un pronunciamiento de fondo sobre el tema. La importancia que ha tenido el delito político en Colombia ha sido señalada constantemente para resaltar el rol que ha cumplido en la solución de los conflictos armados desde el siglo xix. No obstante, se han hecho pocos esfuerzos para comprender el rol que jugaron los actores políticos en la definición de un concepto que permanece lejos de tener un significado unívoco.
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Pellegrini, Stefania. Da 25 anni "La mafia restituisce il maltolto". Bologna University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/979-12-5477-133-4.

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La strategia di intervento patrimoniale da parte dello Stato nei confronti delle risorse illecitamente accumulate si conferma essere lo strumento di maggiore incisività nella lotta alla criminalità organizzata di stampo mafioso e non solo. Il riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati rappresenta il mezzo attraverso il quale lo Stato realizza i valori della giustizia sociale e restituisce ai territori una ricchezza depurata che diventa fonte di opportunità e presidio di legalità. Il testo, prodotto nell’ambito della collaborazione fra la Regione Emilia-Romagna in attuazione del T.U. Legalità e Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Bologna, si propone di offrire uno spaccato su storie, procedure, buone prassi e modelli progettuali sperimentati con successo sui beni sequestrati e confiscati. L’analisi è tratta dalle tesi di cinque diplomati al Master universitario di II livello in “Gestione e riutilizzo di beni sequestrati e confiscati. Pio La Torre”, che da dieci anni realizza una formazione altamente specializzata rivolta ai soggetti che a vario titolo si occupano di una delle fasi che conduce alla valorizzazione dei beni confiscati. Stefania Pellegrini è Professore Ordinario presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Bologna, docente di corsi di Sociologia del diritto, Mafie e Antimafia, Etica delle professioni e Sociologia dei processi economici e dinamiche del lavoro. Direttore del Master Universitario di II livello in “Gestione e riutilizzo di beni sequestrati e confiscati. Pio la Torre” e della Summer School “Lavoro e Legalità”.
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